Fabrizio Segaricci – Tra le pieghe dei padri
Comunicato stampa
Sabato 15 luglio alle 18:30, presso il Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi (Pg), inaugura Tra le pieghe dei padri, mostra personale di Fabrizio Segaricci. L’impegno civile, il mondo del lavoro e i rischi per la democrazia sono da sempre temi centrali per l’artista umbro. Questa mostra è l’occasione per verificare l’estrema coerenza della sua ricerca, pur nell’evoluzione del linguaggio artistico. Versatile ma attento all’approfondimento storico e sociale, Segaricci - mediante video, foto e installazioni multimedia - propone infine una sorta di ritratto morale dell’Italia dal II dopoguerra a oggi, più interessato al racconto dei fatti che al giudizio su essi.
Ma non solo. Con lo sguardo partecipante di un etnografo, Segaricci ricostruisce anche le “vite esemplari” di perfetti sconosciuti. Oggetti personali, foto, pellicole in super 8 appartenuti a personaggi anonimi, e spesso rintracciati nei negozi di antiquariato, sfilano sotto l’occhio vigile dell’artista. Ispirato alla pietas e al rispetto, infatti, egli ricompone una mappatura, soggettiva ma lucida, delle vicende umane di coloro che, per nascita, fatalità o scelta, sono sempre stati sconfitti dalla Storia.
Tra le pieghe dei padri è un titolo che allude non solo alla memoria personale e collettiva, meglio ancora nazionale, ma si riferisce anche alla ventennale frequentazione di Segaricci con le sale di Palazzo Lucarini. Questo lungo legame biografico e artistico, infatti, proprio in occasione del trentesimo anniversario di Palazzo Lucarini, viene raccontato tramite un’inedita soluzione installativa che crea un toccante cortocircuito visivo tra spazio e tempo, luoghi e ricordo.
Parallelamente alla mostra Tra le pieghe dei padri inaugura, presso la Cappella di Palazzo Lucarini, Del paradiso il paradiso, installazione di Cristiano Corbucci e sesto episodio della serie Boys don’t cry, parte di un progetto collaterale che accompagnerà ogni nuova inaugurazione di Palazzo Lucarini, in collaborazione con le Accademie di Belle Arti dell’Aquila e di Perugia, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio.