Fabula Docet – The Bounty KillArt

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO TOSIO - ATENEO DI BRESCIA
Via Tosio, 12, 25121, Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
15/06/2024
Artisti
The Bounty KillART
Curatori
Albano Morandi
Generi
arte contemporanea, personale

Le eleganti sculture del collettivo torinese The Bounty KillArt giungono nelle splendide sale di Palazzo Tosio, beffeggiando e tessendo una fine parodia della nostra epoca.

Comunicato stampa

Le eleganti sculture del collettivo torinese The Bounty KillArt giungono nelle splendide sale di Palazzo Tosio, beffeggiando e tessendo una fine parodia della nostra epoca. Con raffinata ironia e leggerezza espressiva, le loro opere rielaborano in chiave contemporanea l’iconografia classica e rinascimentale: gli antichi eroi, le immortali divinità, i vari santi e i celebri letterati dei secoli passati vengono infatti richiamati in vita dagli artisti, divenendo pedine di un gioco tutto nuovo e attuale.

Proprio come in una fabula, ogni singola creazione è un lungo racconto che inizia nel passato e, dettaglio dopo dettaglio, minuzia dopo minuzia, arriva al contemporaneo narrando una storia, un intrigo o un'affascinante vicenda. Ogni lavoro è ricco, a volte straripante, di fini e divertenti peculiarità che, oltre a dimostrare la loro maestria tecnica, lo rendono una continua esplorazione e scoperta da cui lo spettatore non può che esserne rapito e ammaliato.

L’intreccio inaspettato tra l’estetica antica e le tematiche moderne diventa veicolo di sottili denunce o pungenti rappresentazioni della nostra contemporaneità, palesando come ogni opera sia in realtà figlia del nostro tempo e del nostro mondo.

 
  Fabula Docet rientra nella rassegna di mostre monografiche di arte contemporanea Meccaniche della Meraviglia, che quest'anno inaugura la sua diciottesima edizione, con la regia di Albano Morandi.

 

La rassegna vede la partecipazione di artisti internazionali la cui opera è allestita nel periodo da maggio a settembre in spazi architettonici di particolare pregio, quali palazzi storici, castelli, chiese e siti di archeologia industriale, e contesti naturalistici situati nel territorio della provincia di Brescia e del Lago di Garda.

 

Questa edizione conta sei mostre personali caratterizzate da grandi nomi dell’arte italiana: ci sarà la presenza di un rinomato scultore italiano, pienamente storicizzato, quale Antonio Violetta negli spazi di Palazzo Averoldi (Brescia); l’ingresso delle ultime frontiere del digitale e del virtuale, con un progetto site-specific firmato da Giuliana Cunéaz (Museo di Scienze Naturali, Brescia) in collaborazione con Gotham Studio; azioni di guerriglia iconica e multimedialità con la mostra realizzata dal collettivo The Bounty Killart (Palazzo Tosio, Brescia); interazioni tra natura, ambiente e arte, grazie all’installazionevegetale monumentale di Fabio Racheli (Parco del Castello di Moniga del Garda); una grande mostra dedicata a Michele Zaza (Leonesia - Fondazione Vittorio Leonesio, Puegnago del Garda) e una mostra poetica di Marco Pellizzola (Chiesa del Cimitero storico di San Felice del Benaco).

 

Nata nel 2003 e riconosciuta come una delle più continue e stabili realtà interamente dedicate alle arti visive contemporanee a Brescia, Meccaniche della Meraviglia si caratterizza per una forte fidelizzazione del pubblico che vede nel progetto una solida iniziativa indipendente in grado di portare sul territorio artisti nazionali e internazionali e, al tempo stesso, per una diversificazione del target raggiunta grazie a strategie innovative di audience development ed engagement messe in atto dall'organizzazione.

 

Il pensiero principale che sta alla base del progetto fin dalla sua prima edizione è proprio il voler mettere in stretto rapporto i luoghi fisici, con la storia e la poesia che li caratterizza, e l’opera degli artisti. Artisti che io scelgo, non in base ai miei gusti personali, ma pensando proprio a quale tipologia d’intervento possa essere realizzata in quello specifico luogo. Quindi la mia è una vera e propria attività registica, che usa gli artisti e i luoghi per farli interagire. Ho sempre pensato a questo mio intervento come a una vera e propria attività artistica che amo chiamare “Plastica Sociale”. (Albano Morandi)

Come ogni anno, successivamente verrà pubblicato il catalogo dell’iniziativa corredato dai testi critici dei curatori e dalle immagini delle opere inserite negli ambienti in modo da evidenziare, oltre alle opere, anche i contesti architettonici e naturalistici che ospitano l’iniziativa.