Con Faces si vuol organizzare una mostra che sia una panoramica di volti anonimi o famosi, imperturbabili o emozionati, sorridenti o arrabbiati, addolorati o felici, femminili o maschili, ambigui e sfuggenti o chiari e sinceri.
Comunicato stampa
Dalla fisiognomica antica, disciplina pseudoscientifica che pretendeva di dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, alla fisiognomica moderna che affermava che nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra anima, fino agli studi del celebre antropologo e criminologo italiano Cesare Lombroso, il quale ne trasse ipotesi di applicazioni pratiche nella criminologia forense, i tratti del volto umano hanno dato vita a studi e riflessioni influenzando sia i campi scientifici che letterari.
Da recenti studi neurolinguistici sappiamo che siamo prima "visti" che ascoltati. Ed ecco l’importanza del volto: ogni giorno infatti, mille volti ci sfilano davanti, li incontriamo in metro, in treno, per la strada, nei negozi. Qualcuno lascia una traccia del suo passaggio che s’imprime nella nostra memoria. Ne cogliamo alcune caratteristiche: gli zigomi, gli occhi, i capelli, la risata. Ogni faccia racconta la sua storia, ogni volto porta con se un vissuto fatto di paure, sofferenze, bellezza alienazione, gioia. Una carrellata di volti ci sfila davanti in ogni momento raccontandoci nuove e diverse culture, che spesso conquistano il nostro sguardo, con curiosità o indifferenza.
Con FACES si vuol organizzare una mostra che sia una panoramica di volti anonimi o famosi, imperturbabili o emozionati, sorridenti o arrabbiati, addolorati o felici, femminili o maschili, ambigui e sfuggenti o chiari e sinceri.