Fake – Don’t be square

Informazioni Evento

Luogo
EXCLUSIVE URBAN ART GALLERY
Via della Reginella 1A, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì-Venerdì dalle 12.00 alle 18.30; Sabato dalle 11.30 alle 18.00

Vernissage
07/05/2023
Artisti
Fake
Curatori
Federico Veneziani, Nicole Calò
Generi
personale, urban art

In mostra diciannove opere che affrontano varie tematiche: alcune di queste hanno come soggetto principale immagini iconiche dell’artista, mentre altre presenteranno dei motivi nuovi che vanno ad unire la sua satira tagliente con uno stile legato all’universo della street e urban art.

Comunicato stampa

La galleria d’arte Exclusive Urban Art è lieta di presentare l’esposizione personale dell’artista FAKE “DON’T BE SQUARE”, visitabile dal 7 maggio al 1° giugno 2023 a Roma, in Via della Reginella 1A.
L’esposizione sarà curata da Federico Veneziani e Nicole Calò, titolari della galleria, mentre la comunicazione sarà a cura di Gaia Campoli.

FAKE, nome d'arte di Manuel Seikritt, è nato nel 1980 ad Amsterdam ed è uno dei più famosi street artists olandesi.
Ha iniziato a fare dell’arte il suo lavoro nel 2005 e, ad oggi, ha viaggiato per il mondo realizzando i suoi murales in città come New York, Londra, Parigi, Berlino, Los Angeles, Madrid, Copenaghen, Oslo, Bangkok e molte altre.

Utilizza gli stencil per creare uno stile unico, cercando di far sorridere gli osservatori con la sua acuta ironia, firma tipica delle sue opere. Queste, colorate e con messaggi potenti, spaziano dai graffiti di strada fino alle tele e sono conosciute in tutto il mondo, affascinando tutte le persone che vi si interfacciano. Nel corso del tempo, ha collaborato con molte gallerie e marchi famosi come Diesel, Bavaria, Philips e Vans.

FAKE è diventato molto noto al grande pubblico e ai collezionisti per la sua opera d'arte più importante e suggestiva: "Super Nurse". Questa, prima realizzata come murales e poi riprodotta in svariati modi, è una celebrazione di tutti gli operatori sanitari che hanno lavorato durante il periodo del Covid-19.

All’esposizione “Don’t Be Square” si avrà la possibilità di osservare diciannove opere dell’artista, divise in quindici tele e quattro stampe.
Alcune di queste opere hanno come soggetto principale immagini iconiche dell’artista, mentre altre presenteranno dei motivi totalmente nuovi che andranno ad unire la sua satira tagliente con uno stile legato all’universo della street e urban art.

Dalle tele spicca “Code Black”, utilizzata anche per la locandina del solo-show. In questa canvas viene proposto, su uno sfondo multicolore, il murales molto noto dello street artist: una dottoressa si porta le mani al volto, sopraffatta dal lavoro e dalla disperazione causata dalla quarta ondata di Covid-19. La figura diviene così simbolo di tutti gli operatori sanitari che hanno svolto il loro servizio durante la pandemia mondiale, permettendoci di cogliere la loro vulnerabilità e la fatica contro cui hanno dovuto “combattere” durante questo periodo storico così difficile.
La stessa immagine, con sfondi diversi e glitterati, è stata riproposta dall’artista nelle quattro stampe che saranno disponibili all’esposizione, come, per esempio, in “Code Black (Pink Edition)”. Le stampe, nonostante l’immagine ormai inconfondibile e conosciuta in tutto il mondo, saranno edizioni uniche e PP, cioè prints proofs.
Molto interessante è anche “Sing Sing (Snow White)” nella quale il personaggio di Biancaneve viene dipinto mentre punta una pistola contro un uccellino per costringerlo a cantare. Il paradosso che viene emanato da questa opera ci permette di cogliere perfettamente lo stile ironico dell’artista. È proprio questa sorta di ossimoro tra l’immagine pacifica e dolce della principessa Disney e il suo gesto a sorprenderci e ad attrarci così tanto.

Seguono anche quattro opere che fanno parte della serie “Fake Love”: le sagome di due bambini innamorati ci mostrano i lati oscuri e malvagi dell’amore, in particolare dell’“amore falso”. Per esempio, nella tela “Fake Love” su di uno sfondo ricoperto da graffiti spiccano i due giovani personaggi che nascondono dietro di loro qualcosa: la bambina una mazza con dei chiodi e il bambino un mazzo di fiori. Con la sua tipica semplicità tecnica e coloristica, l’artista riesce, con chiarezza, ad esprimerci questo messaggio in maniera diretta.

Saranno presenti all’esposizione anche quattro tele di dimensioni minori con sfondo bianco. Tra queste, una che ci permette di riconoscere da subito le caratteriste peculiari di FAKE è “I Hate Street Art”, in cui viene inserito il personaggio di Puffo Brontolone che si lamenta, dicendo di odiare la street art. Anche qui, emerge una connotazione quasi “pop” dell’artista che viene automaticamente investita dall’humor bizzarro che ne denota la sua bellezza principale.