Fano Jazz By The Sea 2017 – Arte & Jazz
Anche quest’anno Fano Jazz By The Sea dedica particolare attenzione all’arte contemporanea, gettando un ponte fra arte della visione e arte del suono con l’apposita sezione “Arte & Jazz”. In occasione della XXV edizione del Festival due sono le mostre allestite in altrettanti spazi.
Comunicato stampa
Fano Jazz By The Sea 2017
COMUNICATO STAMPA
ARTE & JAZZ
da domenica 23 luglio
The Chicken
personale di Davide Mancini Zanchi
a Palazzo Bracci Pagani
e
carboni neri spinosi
tri-personale di Luigi Carboni, Marco Neri e Graziano Spinosi
alla Rocca Malatestiana
Anche quest’anno Fano Jazz By The Sea dedica particolare attenzione all’arte contemporanea, gettando un ponte fra arte della visione e arte del suono con l’apposita sezione “Arte & Jazz”. In occasione della XXV edizione del Festival due sono le mostre allestite in altrettanti spazi, con inaugurazione per entrambe domenica 23 luglio: alle ore 18 si inaugurerà a Palazzo Bracci Pagani (piano sotterraneo) The Chicken, personale di Davide Mancini Zanchi a cura di Enzo Boddi, mentre alle ore 19, all’interno della Rocca Malatestiana, sede dei concerti principali di Fano Jazz by the Sea 2017, aprirà i battenti carboni neri spinosi, tri-personale degli artisti Luigi Carboni, Marco Neri e Graziano Spinosi, allestita su progetto di Michele Alberto Sereni e a cura di Milena Becci.
Le mostre sono organizzate da Fano Jazz Network con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano. The Chicken è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e sarà aperta fino al 30 luglio, tutti i giorni ore 17-20. carboni neri spinosi sarà invece visitabile fino al 30 agosto 2017, tutti i giorni ore 17-20 fino al 30 luglio, dal 31 luglio al 30 agosto ore 19-22, chiusa il lunedì. Entrambe le mostre sono ad ingresso libero.
La personale di Davide Mancini Zanchi, The Chicken, analizza parte del percorso del giovane artista marchigiano, provando ad estrapolarne alcuni degli aspetti che possono essere accostabili al contesto di Fano Jazz By The Sea. Le sue opere, quadri ed installazioni, gli hanno suggerito una via diversa che lo porta per l’occasione a collaborare con una figura esterna, distante dal mondo delle arti visive: Enzo Boddi, critico musicale che da anni segue Fano Jazz By The Sea per conto della testata francese Jazz Hot. Boddi va quindi a sostituire la figura del curatore e crea un dialogo con l’artista, confrontandosi con lui e selezionando una serie di lavori che per varie ragioni attirano la sua attenzione. Le empatie con i più svariati aspetti della storia della musica jazz e non solo emergeranno dall’avvicinamento tra l’esperto di musica e l’artista, andando a costruire un percorso visivo ed emozionale che occuperà il piano sotterraneo di Palazzo Bracci Pagani, prima sede delle jam session fanesi.
La seconda mostra ospitata nell’ambito di Fano Jazz By The Sea 2017, carboni neri spinosi, nasce dall’idea di mettere in dialogo tre artisti, anche docenti all’Accademia di Belle Arti, che si contraddistinguono per poetiche estremamente diverse tra loro e variegate anche nell’utilizzo di media differenti. Luigi Carboni, Marco Neri e Graziano Spinosi occuperanno con le loro opere tre vani accessibili dal cortile interno della Rocca Malatestiana, come a formare una sequenza ritmica che ritroviamo nel titolo della mostra divenuto gioco di parole, più esattamente di nomi, che si incontrano in un contesto ben preciso, pur trovandosi in tre spazi diversi. Le tre porte creano ritmo e musicalità. La cadenza, il tempo e lo spazio, coordinate imprescindibili delle melodie, e i protagonisti della musica, miti indiscussi, si manifestano nelle opere in mostra, ricollegandosi all’evento che le ospita. Si svelano materialmente come una battuta con un tempo di ¾ all’interno della partitura musicale del Festival.
Le tele di Luigi Carboni, appartenenti all'ultima serie realizzata dall'artista, si presentano con un'ampia porzione di bianco che separa l'immagine dal bordo del quadro. La superficie pittorica è animata da forme circolari, geometrie concentriche, vibrazioni sonore che si stratificano tra loro velando le immagini sottostanti: motivi della natura, ritratti di corpi e luoghi coabitano fondendosi in un unico sistema d'archiviazione che tende verso una sorta di grafia criptata dove concetto e ornamento sono indissolubilmente legati. Su queste immagini si aprono fessure lattiginose, fondi di tamburi, cerchi come lenti, fori circolari perfettamente intagliati scompongono e ricompongono le forme, aggredite e mutilate.
Marco Neri presenta il suo ultimo progetto 20 minuti interminabili, letteralmente un dono alle Marche che recentemente son state colpite dal terremoto. Ha riportato su tela gli orari dei 20 minuti interminabili di durata delle scosse avvertite tra Marche e Abruzzo tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017, fissando il tempo che diventa spazio sul supporto. Una composizione musicale è ritmo, andamento e velocità; qui il tempo si ferma, è interminabile come la scossa che sembra non finire mai creando terrore. In mostra anche il ritratto di Gonjasufi, musicista molto amato da Neri. Le Shoes di Graziano Spinosi occuperanno la terza ed ultima stanza della Rocca Malatestiana. Le scarpe realizzate dall’artista di due grandi della musica, George Gershwin, compositore, pianista e direttore d’orchestra statunitense, e Wolfgang Amadeus Mozart, compositore austriaco, vengono accostate in mostra a quelle di Diane Arbus, fotografa statunitense di origine russa. Musica e arte si incontrano attraverso tali splendidi manufatti rielaborati secondo la sensibilità di Spinosi e l’evocazione che questi personaggi provocano in lui. La forza del materiale erompe dall’opera, quasi come in un gioco, ricordo dell’infanzia passata a costruire oggetti con materiali di scarto.
Info:
Fano Jazz Network
Tel. 0721 584321, 388 6464241
[email protected] www.fanojazznetwork.it
Ufficio Stampa:
Roberto Valentino
Tel. 335 5201930
[email protected]
The Chicken
Titolo: The Chicken
Artista: Davide Mancini Zanchi
A cura di: Enzo Boddi
Luogo: Palazzo Bracci Pagani
Corso Matteotti 97, Fano (PU)
Opening: 23 luglio 2017, ore 18
Periodo: 23 luglio – 30 luglio 2017
Orari di apertura: tutti i giorni ore 17-20
(ingresso libero)
Organizzata da: Fano Jazz Network
Con il patrocinio di: Assessorato alla Cultura del Comune di Fano
Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Fano
Info: [email protected] / 0721 803043 – 329 4969275
Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986)
Dopo aver frequentato l’Istituto statale d’Arte decide di immatricolarsi presso la locale Accademia delle Belle Arti; avendo una passione per la pittura si iscrive proprio a quell’indirizzo. Durante gli studi comincia ad esporre in mostre organizzate dall’istituzione che lo ospita; nel 2011 viene premiato in occasione del Premio Pescheria e da quel momento viene invitato a diversi eventi. Nel 2012 inaugura la sua prima mostra personale. Finito il periodo studentesco la sua pratica si infittisce di mostre in gallerie e musei, continua a candidarsi a premi d’arte e ne vince anche qualcuno; nel settembre del 2014 Davide è ospitato per un periodo di cinque mesi di residenza a Parigi dalla Dena Foundation for Contemporary Art. Da quell’anno il suo lavoro entra a far parte di importanti collezione pubbliche e private. Oggi vive nei dintorni di Urbino, a Fermignano, dove si trova il suo studio.
carboni neri spinosi
Titolo: carboni neri spinosi
Artisti: Luigi Carboni, Marco Neri, Graziano Spinosi
A cura di: Milena Becci
Un progetto di: Michele Alberto Sereni
Luogo: Rocca Malatestiana
Piazzale Malatesta, Fano (PU)
Opening: 23 luglio 2017, ore 19
Periodo: 23 luglio – 30 agosto 2017
Orari di apertura: fino al 30 luglio tutti i giorni ore 17-20
dal 31 luglio al 30 agosto ore 19-22, chiusa il lunedì
(ingresso libero)
Organizzata da: Fano Jazz Network
Con il patrocinio di: Assessorato alla Cultura del Comune di Fano
Info: [email protected] / 0721 803043 – 329 4969275
Luigi Carboni (Pesaro, 1957)
Ha tenuto la sua prima personale nel 1983 alla Galleria Spazia di Bologna; da quel momento seguono numerose esposizioni personali, le principali: Galleria G7, Bologna; Jack Shainman Gallery New York; Jack Shainman Gallery Washington; Galleria Lumen Travo, Amesterdam; Galleria Alberto Weber, Torino; Studio Scalise, Napoli; Studio La Città, Verona; Galleria Barnabò, Venezia; Galleria Franca Mancini, Pesaro; Galleria Giò Marconi, Milano; Otto Gallery, Bologna, Galleria Patricia Faure, Los Angeles, nel 2006 viene realizzata una sua mostra nella Sala del Castellare Palazzo Ducale di Urbino, seguono nel 2009 l’esposizione al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, nel 2010 la mostra MACROwall: Eighties are Back al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma e nel 2016 la mostra al MAC, Museo d'Arte Contemporanea di Lissone. Ha partecipato a numerose collettive sull’arte italiana.
Nel 1988 la Galleria d’Arte Moderna di Bologna acquista una sua opera; seguono nel 1990 le
acquisizioni del Palazzo Reale, Museo d’arte contemporanea di Milano, della Comit, che lo inserisce nella Collezione della Banca Commerciale Italiana con tre opere, della Banca Intesa con un quadro e due sculture della serie “grate”, della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che lo inserisce nella Collezione d’Arte del ‘900, nel 2004 viene inserita una sua opera nella Collezione della Farnesina, e nel 2005 due sue grandi opere, una della serie delle “mappe” l’altra della serie “bianchi ombrati” vengono acquistate e inserite nella collezione della Banca Unicredit, è presente con una serie di opere alla Schaufler Foundation.
Marco Neri (Forlì,1968)
Diplomato all'Istituto d'Arte di Forlì e all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1992, inizia ad esporre alla fine degli anni '80. Fin dagli esordi l'atteggiamento dell'artista è marcatamente improntato al recupero della pittura.
Nel 1987, superate le selezioni mentre ancora frequenta l'Istituto d'Arte, debutta tra i giovani artisti italiani di "Indagine '87" a Palazzo Re Enzo, Bologna. Partecipa successivamente a numerose esposizioni in Italia e all'estero, tra le quali "Intercity Uno" alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (1990), "Cambio di guardia" allo Studio d'Arte Cannaviello di Milano (1995), "Martiri e Santi" alla Galleria L'Attico di Roma (1996) e "Pittura" al Castello di Rivara di Torino (1997). Seguono "Figuration" al Rupertinum Museum di Salisburgo e al Museion di Bolzano (1999/2000), "Futurama" al Centro per l'Arte Contemporanea L.Pecci di Prato (2000) e "Premio Michetti - Differenti prospettive in Pittura" al Museo F.P.Michetti di Francavilla (2000). Nel 2001 tiene una personale (con A.Salvino) allo "Spazio Aperto" della Galleria d'Arte Moderna di Bologna e nello stesso anno, su invito di Harald Szeemann, partecipa alla 49° Edizione della Biennale di Venezia "Platea dell' Umanità". Dal 2001 unisce all'attività artistica quella di docente di Pittura, prima all'Accademia di Belle Arti di Ravenna e attualmente di Cromatologia e Tecniche e Tecnologie della Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia. Vive e lavora a Torriana (Rimini), Italia.
Graziano Spinosi (Bologna, 1958)
Trascorre l’infanzia in Romagna. Nel 1979 tiene la sua prima esposizione personale presso la Chiesa sconsacrata di Santa Lucia, a Bologna, oggi sede dell’Aula Magna dell’Università. Nel 1980 si diploma presso l’Accademia di belle Arti di Bologna. Fin da questi anni alterna, a quella pittorica, un’intensa ricerca legata alla scultura, dove utilizza resine acriliche, vetroresina, poliuretanici e siliconici. Nel 1992 si trasferisce a Roma, in Via degli Ausoni, dove ha sede un ex pastificio (Cerere) sede di numerosi atelier di artisti. Qui comincia una ricerca che prevede l’impiego dei più svariati materiali, soprattutto poveri e di scarto industriale. A Roma inizia un rapporto di lavoro con la galleria Il Segno, dove tiene una personale nel 1994. Nel 2001 la città di Cesena ospita una sua ampia esposizione personale, allestita in gallerie comunali e in vie e piazze della città. L’anno successivo un’ampia personale alle Logge dei Balestrieri della Repubblica di San Marino. Numerose presenze a Miart, Artissima e Arte Fiera Bologna. È presente a A Onor del Falso, curata da Omar Calabrese, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, e Ipermercati dell’Arte, alle Papesse di Siena, a cura di Omar Calabrese e Achille Bonito Oliva. Nel 2007 NOWHEREMEN, a cura di Maurizio Bettini e Omar Calabrese, alle Acciaierie di Bergamo. Numerose esposizioni personali a Berna, Giinevra e Basilea. Dal 12 settembre 2015 al 13 gennaio del 2016 si tiene la prima esposizione antologica presso la galleria Augeo Space di Rimini. Dal 1994 insegna scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Vive e lavora a Londra e Santarcangelo di Romagna.