das Cubo 2019 – Fantomologia
Nell’ottica di proseguire nel tracciato virtuoso segnato da das – dialoghi artistici sperimentali, CUBO presenta per il 2019 il progetto Fantomologia, a cura di Marco Mancuso, Daniela Tozzi e Ilaria Bignotti.
Comunicato stampa
Nell’ottica di proseguire nel tracciato virtuoso segnato da das - dialoghi artistici sperimentali, CUBO presenta per il 2019 il progetto Fantomologia, a cura di Marco Mancuso, Daniela Tozzi e Ilaria Bignotti. Gli spazi di CUBO saranno trasformati in un universo in costante mutamento, un luogo che sia al contempo contenitore dell’opera e parte attiva dell’opera stessa, in cui il pubblico viene chiamato a riflettere sulla potenza dei cambiamenti tecnologici e l’impatto che questi hanno sulla vita di ogni giorno dal punto di vista sociale, architettonico e delle comunicazioni; al contempo indaga anche la potenza espressiva della natura e la sua spontanea capacità di composizione formale, estetica e percettiva.
Fantomologia è il lemma coniato dallo scrittore e futurologo polacco Stanislaw Lem nel suo Summa Technologiae del 1964. L’intera rassegna vuole osservare l’ambiente secondo 4 punti di vista diversi:
L’ambiente Tecnologico e il flusso di dati sopra di noi, che ci sovrasta
L’ambiente Sub-Atomico che ci sottende, ciò di cui ogni cosa è costituita
L’ambiente Fenomenologico che ci circonda, il livello invisibile in cui siamo immersi
L’ambiente Urbano e Architettonico, che cresce intorno a noi, la sua complessità strutturale e sociale
Gli artisti chiamati a interpretare questi 4 concetti sono il media artist Stanza, il duo di science artist Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand in dialogo con Ugo La Pietra, storico protagonista dei linguaggi radicali, della cultura architettonica, urbana e del design italiani. Le immersioni e Il Commutatore di Ugo La Pietra dialogano puntualmente con l’ambiente tecnologico di The Nemesis Machine di Stanza e con quello subatomico Force Field del duo formato da Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand, offrendo una proposta ante-litteram, pionieristica e calzante delle tematiche affrontate dagli artisti e dai performer contemporanei: immersione / interattività, isolamento digitale / esperienza condivisa, messa in rete del potenziale esperito / relazione e osmosi tra fisica e tecnologia, ritorno all’uomo nel superamento dei suoi confini biologici, in direzione di una compenetrazione tra energia, specie, emozione, spazio.
Mostra collettiva a cura di Marco Mancuso, Daniele Tozzi e Ilaria Bignotti in collaborazione con l’Archivio Ugo La Pietra
Orari di apertura:
lunedì ore 14-19, martedì ore 9.30-23.30, mercoledì-venerdì ore 9.30-20 e sabato ore 14.30-20
Orari di apertura ART CITY Bologna:
venerdì 1 febbraio ore 9-20, sabato 2 febbraio ore 14-24 e domenica 3 febbraio ore 14-20