Federica D’Ambrosio – Viaggio lunare
Come dei teatrini fantastici, delle finestre che spostano lo sguardo verso visioni gioiose e giocose, i lavori proposti da Federica D’Ambrosio (Salerno, 1984) mostrano un viaggio tra le magie chiare dell’infanzia.
Comunicato stampa
Come dei teatrini fantastici, delle finestre che spostano lo sguardo verso visioni gioiose e giocose, i lavori proposti da Federica D'Ambrosio (Salerno, 1984) mostrano un viaggio tra le magie chiare dell'infanzia con lo scopo di orientare la bussola della creatività lungo coordinate visive che prendono per la coda il sogno e permettono una serie di fioriture primaverili, di croccanti raccordi cromatici, di morbide combinazioni linguistiche. Dalla ceramica al collage, dal disegno alla decorazione, dall'illustrazione alla scrittura, D'Ambrosio mette in relazione tecniche e materiali di differente natura per fonderle in un unico ambiente, in un'atmosfera che invita lo spettatore a perdersi tra forme e figure della puerizia (in cui tutto è singolare e maraviglioso), tra scommesse estetiche che si pongono come riflessioni fantastiche, come lapsus educati, come dislessie visive e calembour che rendono più accattivanti gli spazi di lavoro, i piccoli ma incisivi teatri pensili da attraversare con il pensiero, con un caro immaginar (Leopardi) elegante e a tratti tangibile con il solo balocco dello sguardo. I suoi sono preziosi esercizi d'immaginazione, unità creative che si sviluppano secondo uno schema che reagisce al visibile con un pensiero a piede libero mosso dal desiderio di trasformare il banale quotidiano in impegno costruttivo, in dinamica progettuale, in congegno che sollecita la creatività.
Seguendo queste traiettorie D'Ambrosio presenta via via un mondo incantato che se da una parte mostra il calore dell'intimità e una gustosa maglia creativa tesa a cucire in uno stesso habitat analogie, significati e sogni personali, dall'altra presenta una leggerezza narrativa aperta alle contrade della letteratura per l'infanzia, a trovate semiotiche che deragliano dai sentieri della ragione con lo scopo di ridare potere e valore alla funzione esperienziale dell'immaginazione.
Una mano rossa legata ad alcuni aquiloni e a fragili simboli d'inchiostro (Viaggio tra le linee di una mano, 2014), tre pesci spaziali in ceramica e carta che viaggiano attorno alla luna (Viaggio lunare, 2014), quattro scalette che spingono lo sguardo verso forme infantili – una nuvola, una casetta rossa, una capretta, la coda di un pesce – avvitate all'estremità superiore degli staggi (Viaggio fatto a scale, «c'è chi scende c'è chi sale», 2014), dieci seggiole solitarie e pazienti (Sala d'attesa, 2014), la sagoma di un uovo montata sotto un cielo argentino (Cosmoviaggio, 2014). Assieme ad una Cometa ISON C/2012 s1 (2014) che si presenta come un tenero astro e che richiama alla memoria le dinamiche silenziose del piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry (di un racconto nostalgico in cui la morte si appiccica delicatamente alle cose per far precipitare il lettore nella vertigine d'una incantata realtà), rappresentano il ricettario di un nuovo e avventuroso viaggio nell'immaginario quotidiano, di un racconto tenue, di un itinerario linguistico che interrompe lo spettacolo della vita per proiettare tra le distanze diverse di una barchetta di carta bagnata dalla tenerezza azzurra della nostalgia.
Biografia dell'artista
Federica D’Ambrosio è nata a Salerno nel 1982, vive e lavora a Salerno. Artista interdisciplinare, è laureata in Arredo Urbano all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2001 ha lavorato con Ugo Marano ad un progetto artistico di intervento urbano a Stio Cilento. Nel 2002 ha preso parte alla campagna di catalogazione dei decori urbani che hanno interessato i centri storici presenti nell’area di Giffoni Sei Casali. Numerose sono le sue esperienze nel campo dell’illustrazione grafica, dove nel 2007 progetta l’immagine del manifesto dal titolo Confini e del sito web del Giffoni Film Festival manifestazione internazionale del cinema per ragazzi; l’immagine grafica della rassegna teatrale Dioscuri, e del premio internazionale di narrativa Lo Stellato, cura il progetto di allestimento della personale di Gelsomino D’Ambrosio presso il Giardino della Minerva (archivio storico della botanica salernitana) a cura di Paola Capone. Nel 2008 progetta l’immagine del convegno Oltre la Vita tenutosi al teatro delle Arti di Salerno, e l’immagine del manifesto del Giffoni Film Festival dal titolo Miti e Maestri. Nello stesso anno cura il progetto d’allestimento della mostra Olga Napoli – Dipinti tenuta negli spazi del Palazzo Sant’Agostino di Salerno a cura di Massimo Bignardi. Realizza l’immagine di copertina del libro Confini per Associazione Aura in collaborazione con Giffoni Film Festival, è presente con una illustrazione nel libro L’Officina del Marinaio dell’artista Sergio Vecchio, collabora come illustratrice per il periodico sul benessere Arbor. Nel 2009 cura il progetto d’allestimento del ciclo di mostre Apollonia Ateliers a cura di Marco Alfano e della mostra Divina Vasaia per Monica Amendola; cura e collabora nella realizzazione della mostra evento Lo Sguardo dei Giorni per Gelsomino D’Ambrosio, progetta l’immagine dei Dioscuri e della rassegna teatrale Cento Gatti centenario della nascita di Alfonso Gatto, ha partecipato al comitato scientifico per la mostra Artabù. È presente con delle illustrazioni nel libro Lettere ai Campagnesi, lì oltre il Ponte a cura Vito Maggio con la prefazione di Betty Williams premio nobel per la pace, cura la progettazione degli allestimenti e la nuova veste grafica del secondo e terzo ciclo di mostre di Apollonia Ateliers a cura di Marco Alfano. È presente con una illustrazione nel Calendario Gutenberg 2013. Tra le personali Abracadabra (Cava de’ Tirreni, 2013), Cosmogonia (Salerno, 2012), Cartomantica (Salerno, 2010) e Io sono Terra (Salerno, 2009). Tra le collettive Approdi e partenze (Maiori, 2014), Aspettando la cometa (Roma, 2013), Divine Artiste (Salerno, 2013), Eros tra Argille e Colori (Salerno, 2013), Pandora Ritrovata (Nocera Inferiore, 2012), Green Dreams. Sguardi della giovane Arte Campana (Salerno, 2012), Italia 151 Italianicontemponeranei (Sala Consilina, 2011), Stella Summer Night (Stella Cilento, 2010), Mascherata (Scala di Ravello, 2010), Nuove Argille – linguaggio delle nuova ceramica d’arte italiana (Baronissi, 2008), Manualità ed Alchimia della ceramica (Salerno, 2007).