Federico Crisa / Noemi Didu – Tracce. Asia 1562
Opere di Federico Crisa e Noemi Didu.
Comunicato stampa
Centro comunale d’arte e cultura Castello di San Michele
Musei Civici di Cagliari – Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu
Inverno 2019. Partiamo per un viaggio nel Sud-Est Asiatico. Missione speciale: ritrovare le tracce, in Thailandia, di un fantomatico marinaio sardo, naufragato in Malesia e approdato in Siam alla fine dell’Ottocento. Diventato costruttore poi architetto al soldo del re del Siam Rama V e quindi collezionista d’arte orientale (…) Missione parallela. Lasciare delle tracce lungo il percorso di viaggio, documentarle e renderle pubbliche. Senza un itinerario prestabilito, né un piano d’azione preciso. Interagire. Con i luoghi, con gli spazi visibili e invisibili. Con la gente. Dipingere. (Federico Crisa e Noemi Didu)
Dal 18 luglio al 29 settembre il Castello di San Michele e il Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu ospitano la mostra Tracce – Asia 2562 che espone le opere di Federico Crisa e Noemi Didu. La mostra sarà inaugurata giovedì 18 luglio alle ore 19 nel Castello di San Michele alla presenza degli artisti e della curatrice e Direttrice dei Musei Civici Paola Mura e della Dirigente del Servizio Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari Antonella Delle Donne.
Tracce – Asia 2562 è una esposizione-installazione che prende la forma di una cartografia del percorso fatto nei primi mesi del 2019 dai due artisti durante il loro viaggio di quaranta giorni nel Sud Est asiatico e in particolare in Thailandia, paese che per vent’anni ha ospitato il grande viaggiatore e collezionista cagliaritano dell’Ottocento, Stefano Cardu. Il progetto, prodotto e promosso dal Comune di Cagliari/Musei Civici di Cagliari e organizzato con la collaborazione del Consorzio Camù, ha visto la realizzazione di opere site specific lungo il percorso di viaggio, con interventi realizzati in ambiente urbano, periurbano e rurale, in cooperazione con abitanti e associazioni locali.
Le “Tracce” di Federico Crisa e Noemi Didu sono gli appunti del viaggio in tre paesi del Sud Est asiatico, Thailandia, Vietnam e Laos, da loro percorsi nei primi mesi di quest’anno, il 2562 secondo il calendario buddhista.
Una mostra che si dipana tra le sale del Centro comunale d’arte e cultura Castello di San Michele, che ospita il nucleo centrale del progetto, con un percorso fotografico di circa 70 immagini scattate fra Thailandia, Vietnam e Laos cui si affianca una selezione di tele di grande formato e mattonelle dipinte e il Museo d’arte Siamese Stefano Cardu che ospita a sua volta una serie di mattonelle dipinte e una proiezione su video di una selezione di immagini fotografiche.
“Federico Carta e Noemi Didu - scrive Paola Mura, curatrice della mostra - volevano che questo viaggio fosse un percorso di ricerca che, attraverso la street art, la fotografia e il video, li portasse a stabilire una relazione con la cultura e le genti dei luoghi che avrebbero attraversato.
Il progetto è stato accolto dai Musei Civici di Cagliari fin dalle sue fasi iniziali: Federico e Noemi avrebbero seguito anche le tracce del percorso di Stefano Cardu, il fondatore della collezione d’Arte Siamese, a 150 anni dalla sua esperienza di vita e conoscenza delle culture del Siam. Per questo il loro viaggio è stato documentato fra febbraio e aprile attraverso le Instagram Stories dei Musei Civici e per questo la restituzione di queste tracce, oltre che al Castello di San Michele, prevede una sezione dedicata all’interno del Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu”.
Condotto a quattro mani dagli autori, il progetto è ora restituito in una sorta di diario di viaggio fatto di opere pittoriche, su tela e ceramica, e immagini fotografiche: il “materiale di ispirazione” è lo stesso delle opere site specific realizzate lungo il viaggio da Crisa, con interventi minimali e poco impattanti, realizzati in cooperazione con abitanti e associazioni locali, e documentate nel reportage fotografico di Noemi Didu, che ha registrato ad ogni tappa le interazioni fra i due artisti, il territorio e le comunità.
Nella mostra le opere dei due artisti sono poste in dialogo fra loro e con il Castello di San Michele, architettura medievale evolutasi nel corso dei secoli e altamente rappresentativa della nostra cultura: l’allestimento è stato completato da Crisa con interventi site specific, sua espressione d’elezione direttamente ispirata dai luoghi, che idealmente chiudono un cerchio di ricerche e relazioni fra Occidente e Oriente.