Federico Fusi – Altolocato
L’arte di Federico Fusi è da tempo in questo senso una riflessione personale, al di fuori di contesti strutturati e complessi. Una riflessione metafisica, che riporta l’artista alle radici meditative e radicali, così sentite oggi nelle società opulente, alla ricerca di nuovi traguardi.
Comunicato stampa
Federico Fusi “Altolocato”
lo spazio, la luce, il colore, la profondità
Dopo il 900...
Terminato il secolo con la grande rivoluzione dell'arte collettiva, ideologica, con-fusa con la imprenditoria della critica e dei mercanti, in un momento di quotazioni vertiginose;
la crisi economica ha resettato l'arte sulla ricerca personale e artigianale del primo 900.
L'arte di Federico Fusi è da tempo in questo senso una riflessione personale, al di fuori di contesti strutturati e complessi.
Una riflessione metafisica, che riporta l'artista alle radici meditative e radicali, così sentite oggi nelle società opulente, alla ricerca di nuovi traguardi.
Il tutto avverrà in un appartamento in edificio storico restaurato con la direzione degli architetti Luciano Grassi e Gastone del Greco nel 1970 ed in procinto di ristrutturazione.
L'occasione diventa l'incontro con l'arte in una casa presentata da Fusi come “città interna”.
Un luogo cioè formato da un'urbanistica di stanze in cui ogni singola opera diventa interiormente monumentale. L’abitazione vista quindi non come luogo del deposito delle quotidianità ma come locus nel quale ogni membro della famiglia chiamato poi ad occuparla incontrerà o svilupperà in essa e per un tempo, il proprio talento ed il proprio destino.
L’orario preciso è stato scelto dall’artista dopo un attento studio della luce solare che permea i volumi affinché le opere siano viste in un particolare equilibrio cromatico che si ottiene in quello spazio solo in quella fascia oraria.
Federico Fusi (Siena, 1967), artista Scultore. Le sue opere sono esposte in gallerie e musei in Italia e all’estero e sono presenti in collezioni pubbliche e private di recente una sua opera è entrata nella collezione della celebre Pinacoteca Nazionale di Siena. Fusi è conosciuto per aver realizzato opere monumentali come ultimamente la lastra per il 150° dell’Unità d’Italia e di piccolo formato come quelle presenti nella collezione del Museo Smak di Gent (Belgio) proponendo un linguaggio immediato-non mediato che nel panorama dell’arte contemporanea si pone come novità. Fusi ha anche introdotto nella pratica artistica il mezzo radiofonico con la creazione del modulo “radioarte” - www.federicofusi.com
inner room© fedele alla sua attenzione al gioiello d’artista presenta un gioiello ispirato all’opera di Federico Fusi realizzato da fusi&fusi, Siena
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Notizia:
8 dicembre 2013 ore 10.30-14.00
per una sola mattina
Via dei Serragli, 66- Firenze (suonare Altolocato)
Da una proposta degli architetti Federico Curletto, Stefano Baldi, Arianna Sardone
Coordinamento teoretico: a cura del Dott. Romeo Giuli
info e contatti
inner room©
sede / hq :
via G.di Mannaia, 15
53100 Siena
www.inner-room.org
[email protected]
+39 0577 43160/7
Orario lun|sab 10.00|13.00 e 15.30|19.30
inner room© è una etichetta di produzione artistica nata in Siena originariamente come spazio underground di 7 metri quadrati letteralmente sotto il livello stradale all’interno dello storico negozio fusi&fusi.
Per la sua natura si adatta al dialogo con realtà operative di vario indirizzo: commerciale, alberghiero, imprenditoriale ed altro, apparentemente lontane all’arte contemporanea, riuscendo secondo il suo scopo ad individuare il potenziale di dialogo spazio/opera e favorirne la nascita ed il suo sviluppo coniugando il linguaggio dell’arte alla valorizzazione di senso della realtà che lo ospita. inner room presenta per ogni mostra un gioiello d’artista.
inner room organizza ciclicamente ed in differenti luoghi mostre ed incontri coinvolgendo i talenti dell’arte contemporanea nelle molteplici realtà di ricerca e produzione dell’azienda stessa, il tutto per la crescita spirituale, sociale ed economica delle persone che sono e che passano da Siena. Inner room nasce in continuazione e in discontinuità con la vicenda artistica italiana: l’aspetto continuativo si riferisce soprattutto al carattere performativo della iniziativa; tutti i dettagli sono caratterizzanti un atteggiamento artistico compartecipativo degli autori. L’aspetto discontinuativo è rappresentato dal fatto che gli autori non sono sotto la tutela di colui che li presenta e rappresenta: non più artisti che delegano. In questo senso si rivaluta la tradizione da quella performativa a quella riflessiva ed eremitica. Siamo ovviamente lontani da ogni intendimento di vuota celebrazione rituale: l’umano e il transcendente ritrovano un equilibrio antico.