Federico Guerri – Frammenti
L’arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l’arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti.
Comunicato stampa
L’arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l’arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano.
È quanto accade nell’opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l’annuncio dell’enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo.
Presenza e venire-alla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza.