Federico Lombardo – Monade
Mostra personale di Federico Lombardo, dal titolo “Monade”, in cui verranno presentate 15 tele e 15 opere su carta realizzate appositamente per la mostra.
Comunicato stampa
Si inaugura LUNEDI 7 MAGGIO 2018 la personale di Federico Lombardo, dal titolo “Monade”, in cui verranno presentate 15 tele e 15 opere su carta realizzate appositamente per la mostra.
A distanza di oltre dieci anni dall'ultima personale milanese, tenutasi proprio nella galleria Pittura Italiana diretta da Federico Rui, dopo aver esposto al Pac di Milano, nella Basilica Palladiana di Vicenza, al Parlamento Europeo di Strasburgo, nelle Biennali di Venezia e Sharjah e alla Quadriennale di Roma, l'artista si interroga sul valore della pittura oggi. Alla fine degli anni Novanta, la sua ricerca si concentra sul volto e sulla figura, ritratti a olio dai fondi monocromi dai contorni imperfetti e decontestualizzati. Parallelamente e in maniera quasi ossessiva, lavora sui visi, utilizzando l'acquerello, un medium adatto ad esprimere la fragilità umana, una condizione esistenziale di bellezza, sensualità, di morte. Anche in questo caso le figure sono astratte dalla realtà contingente e sono caratterizzate da una sorta di casualità: il colore che si espande sulla carta crea dei risultati imprevedibili che ben possono richiamare il concetto di fisicità e volontà dell'uomo. Poi viene la pittura digitale, che parte allo stesso modo da un foglio bianco e da una penna, ma attraverso una tavoletta grafica: la sensazione è quella di disegnare nel vuoto, nello spazio, un lavoro che si avvicina quasi alla scultura, fatto di luce e volumi.
Nell'ultimo ciclo di ricerca, Federico Lombardo si riappropria della materia, della carnalità della pittura, delle scene quotidiane, degli scorci di vita. Tutto quello che lo circonda viene vissuto, interiorizzato e analizzato. Facendo propria la crudità di Munch, il realismo di Hopper, ci restituisce la vita che lo circonda. In contrapposizione alla freddezza di un monitor, e della velocità di comunicazione, si sofferma su scene di vita vissuta, come cartoline o immagini di ricordi.
Monade è un termine usato da Pitagora e poi da Aristotele per indicare il principio da cui derivano i numeri, le entità e i quattro elementi. Nei Dialoghi di Platone viene usato come sinonimo di idee. Nella filosofia di G. W. Leibniz (1696) la monade non è altro che sostanza semplice che entra nei composti, semplice cioè senza parti: ogni monade è indipendente rispetto alle altre e in ciascuna si rispecchia tutto l’universo che essa esprime secondo la propria posizione. Più in generale si può affermare che, mentre il termine atomo sia nel suo significato fisico che in quello metafisico implica soltanto un aspetto corporale, o materiale, la monade, di regola, implica sempre qualcosa di incorporeo, spirituale, o, al limite, vitale. In questo senso la ricerca di Federico Lombardo è monade, solitaria, riflessiva, parte inconsapevole di un tutto più grande.
In questa mostra, l'artista si riappropria fondamentalmente della pittura, anche se – afferma - nel senso tradizionale del termine, la pittura non esiste più. Non esiste se viene intesa esclusivamente come mezzo, come semplice metodo di rappresentazione del reale. Ritrova la sua ragion d'essere invece se si accosta a una riflessione concettuale sul mondo e sull'uomo: l'atto stesso del dipingere è un metodo di conoscenza della realtà, cioè come disse Picasso rivoluzionando la storia dell'arte figurativa, “la pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto.”
Federico Lombardo è nato a Castellammare di Stabia nel 1970, vive e lavora a Ciampino. Si è diplomato in scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.