Federico Zanzi – A Voi che mi proteggete
Con A Voi che mi proteggete Federico Zanzi ci conduce all’interno del suo mondo più intimo con una visione fortemente contemporanea del ricordo familiare, dove trovano forza e colore le preminenti figure e gli ambienti domestici del quotidiano.
Comunicato stampa
Con A Voi che mi proteggete Federico Zanzi ci conduce all’interno del suo mondo più intimo con una visione fortemente contemporanea del ricordo familiare, dove trovano forza e colore le preminenti figure e gli ambienti domestici del quotidiano. Gli stessi che l'artista vive e dipinge fin da bambino ed oggi convivono nella profondità della sua pittura.
La mostra, curata da Paolo Trioschi, presenta una selezione di opere da 2012 ad oggi,
Federico Zanzi è nato a Faenza nel 1978. Vincitore del 57° Premio internazionale di pittura Marina di Ravenna, dal 2005 è presente in diverse esposizioni personali e collettive. Tra le più recenti ricordiamo: Catarsi e palingenesi di una forma, Antiche Pescherie della Rocca, Lugo di Romagna, 2013; Biennale del Disegno Rimini, Museo della Città, Rimini, 2014; Quell'immagine da tenere infilata nel vetro della credenza, Mar, Ravenna, 2014; La bellezza della nostalgia, MLB Home Gallery, Ferrara, 2014; Imago Mundi, Fondazione Cini, Venezia, 2015; Volti, Palazzo Sersanti, Imola, 2016.
ORARI di VISITA : Sabato dalle ore 15,00 alle 18,00. Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle ore 15,00 alle 18,00. Chiuso il 25 Dicembre e 1 Gennaio. Nei giorni feriali, visite su appuntamento per e gruppi e scolaresche telefonando al n° 0545.955653. Il Museo Civico San Rocco si trova in Via Vincenzo Monti, 5 nel centro di Fusignano. Informazioni : Urp Fusignano 0545955653 • [email protected] www.comune.fusignano.ra.it.
L' INGRESSO È LIBERO.
Inaugurazione DOMENICA 18 DICEMBRE ore 18,00
INVITO
Verrà inaugurata Venerdì 16 dicembre a Fusignano (Ra) presso gli spazi del Museo civico San Rocco la mostra di
Le persone cambiano, così come i loro corpi, ma c’è una cosa che non cambia mai riguardo l’amore. Marianne, la donna di “So long, Marianne”, quando sento la sua voce al telefono, so che tutto è rimasto come è, nonostante le nostre vite si siano divise. Sento che l’amore non muore mai e che quando c’è una emozione talmente forte da far scrivere una canzone su di essa, allora c’è qualcosa riguardo quell’emozione che è indistruttibile. E allora, Marianne, è arrivato questo tempo in cui siamo entrambi molto vecchi e i nostri corpi cadono a pezzi. Penso che ti seguirò molto presto. Sai che ti sono così vicino che se allungassi la mano, potresti toccare la mia. E sai che ti ho sempre amata per la tua bellezza e la tua saggezza. Ma non c’è bisogno che ti dica più nulla di tutto questo perché sai già tutto”.