Ferdi Giardini – Altre voci altre stanze
Nei lavori in esposizione, installazioni e sculture luminose, Ferdi trasforma materiali come plexiglass, cartoncino, alluminio e LED, in opere d’arte che sollecitano la nostra percezione.
Comunicato stampa
Giovedì 19 settembre 2024, in occasione di Ouverture 2024 di TAG Torino Art Galleries, e venerdì 20 e sabato 21 in adesione a Exhibi.To, Ferdi Giardini inaugura, negli spazi della Galleria Riccardo Costantini Contemporary, la sua ultima mostra “Altre voci, altre stanze”. Nei lavori in esposizione, installazioni e sculture luminose, Ferdi trasforma materiali come plexiglass, cartoncino, alluminio e LED, in opere d'arte che sollecitano la nostra percezione.
Ferdi non è solo uno “scultore”, è un vero “alchimista”. La capacità di trasformare elementi comuni in originali creazioni luminose è la caratteristica principale della sua pratica artistica: ogni materiale scelto porta con sé una storia, una possibilità di metamorfosi che esplora con personale innovazione.
Nelle opere in mostra, il plexiglass diventa un prisma di luce. Le sculture, così realizzate, la catturano e riflettono, dando vita a giochi di trasparenze e colori che mutano a seconda dell’angolazione e dell’'intensità della luce stessa. Ferdi ha generato i propri lavori pensando anche a una loro duplice fruibilità: le opere vivono infatti con un proprio raffinato carattere anche se spente.
L'alluminio, con il suo fascino industriale, è modellato in forme fluide e dinamiche. Le superfici metalliche, o in plexiglass quando l’alluminio ne è di supporto, riflettono la luce LED in un caleidoscopio luminoso, creando un contrasto tra la freddezza del metallo e il calore della luce. I LED, riuscendo a variare in intensità, permettono all'artista di giocare con la luce, trasformando ogni lavoro in un'opera viva e mutevole.
Le sculture di Ferdi non solo catturano l'occhio, ma invitano il visitatore a esplorare le interazioni tra luce, materia, forma e falsa prospettiva. Ogni passo rivela una nuova sfumatura di colore, un nuovo gioco di ombre e luci. Sono più che semplici sculture luminose, sono meditazioni sulla trasformazione e la rinascita. Attraverso la sua arte, Ferdi ci invita a vedere il potenziale nascosto nei materiali quotidiani, a riconoscere la bellezza nella semplicità e a celebrare l'infinita possibilità di trasformazione della luce e della materia.
Ferdi Giardini, nasce a Torino nel 1959, dove vive e lavora.