Fernando Zóbel – Contrapuntos
Fernando Zóbel: Contrapuntos è la mostra collaterale della prossima Biennale che offre l’opportunità straordinaria di vedere riunite in un’unica esposizione le sue opere migliori. Organizzata dalla Fondazione Ayala dell’omonimo Museo a Manila.
Comunicato stampa
Fernando Zóbel: Contrapuntos, mostra organizzata e presentata dal Museo Ayala delle Filippine, fornisce una visione generale delle opere del pittore Filippino-Ispanico Fernando Zóbel (1924-1984). Incentrata sugli anni 1957-1962, il periodo in cui l’Artista ha sviluppato il suo linguaggio visivo, la mostra è una raccolta straordinaria delle sue opere migliori, internazionalmente riconosciute come l’apice della sua carriera artistica, le serie Saetas e Serie Negra.
I dipinti presenti nell’esposizione racchiudono una sintesi armonica delle tecniche di pittura asiatiche e occidentali, mostrando la progressione artistica e formale di Zobel nella padronanza e nel controllo di materiali, tecnica e idee.
La serie Saetas segna l’inizio del percorso che condurrà l’artista all’astratto. Le lunghe, sottili linee calligrafiche nei dipinti di Saeta (1957-1959) sono eseguite e controllate attraverso l’uso di una siringa medica. Saeta significa freccia o dardo o un canto in stile Flamenco. Zóbel amava ricordare che questa serie gli era stata suggerita da un insieme di incontri ed esperienze avute con la luminosità di Mark Rothko e le sgocciolature di Jackson Pollock, così come con la calligrafia Cinese e l’elegante giardino di Ryoan-ji in Kyoto.
Negli anni successivi, il lavoro di traforo delle composizioni di Saeta evolvono nella vigorosa gestualità pittorica dei dipinti della Serie Negra (1959-1962). In queste tele in bianco e nero, le energiche pennellate richiamano i dipinti di Hans Hartung e Franz Kline, ma risentono della disciplina e moderazione derivanti dal sumi-e giapponese, vista l’affinità di Zóbel con il Buddismo Zen.
Considerato un artista della corrente transazionale, Zóbel è nato a Manila, Filippine, e ha studiato all’Università di Harvard a Boston. E’ stato una figura chiave nel movimento dell’arte moderna delle Filippine negli Anni Cinquanta, comprando le opere dei giovani artisti filippini e donandole all’Ateneo dell’Università di Manila. Il clou di questa collezione ha costituito il nucleo fondante dell’Ateneo Art Gallery, che è ritenuto il primo mueseo d’arte moderna filippina.
Dal 1960 ha vissuto in Spagna, stringendo forti legami con gli artisti spagnoli durante l’affermazione della pittura astratta. Ha fondato il Museo di Arte Astratta Spagnola a Cuenca, Spagna nel 1966. L’anno successivo è nato il Museo Ayala nelle Filippine, ispirato al ruolo che Zobel ha avuto nella diffusione e conoscenza delle arti tra gli artisti filippini e il grande pubblico.
Fernando Zóbel: Contrapuntos è progettata come una mise-en-scene organica, una sfera contemplativa piuttosto che una scenografia inanimata. Lo spazio della mostra permette a quadri, sculture, manufatti, testi, musica e publicazioni di agire come aspetti e presenze in un dialogo su come la pratica artistica può essere ripensata quale forma viva di espressione contemporanea.
In giustapposizione, sarà inclusa nell’esposizione una selezione di sculture del dell’artista spagnolo Pablo Serrano (1908-1985) vissuto nel ventesimo secolo, per fornire un inedito confronto tre le idiosincrasie delle loro opere.
Fernando Zóbel: Contrapuntos è un evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia, Italia.
Informazioni sull’Artista
Ritenuto un artista della corrente transazionale, Fernando Zóbel, pittore Filippino-Ispanico (1924-1984), è vissuto in tre città di 3 diversi continenti. Ha visto nascere, rimanendone influenzato, i maggiori movimenti artistici che stavano emergendo nelle Filippine, Stati Uniti e Spagna: gli inizi dell’arte moderna nelle opere degli artisti filippini, la nascita dell’Espressionismo Astratto a New York, e lo sviluppo della pittura astratta in Spagna.
A Manila, dov’è nato, Zóbel è stato una delle figure chiave nella divulgazione dell’arte moderna, in particolare del non-oggettivismo nel 1950. Quando si trasferì in Spagna nel 1960, trovò comunione d’intenti e identità nella compagnia di artisti spagnoli della sua generazione.
Il Ministro della Cultura spagnola premiò Zóbel con la medaglia d’oro per il Merito nelle Belle Arti nel 1983; nel 2006 il governo filippino ha omaggiato l’artista con una medaglia presidenziale postuma. Con queste onorificenze, ambedue i paesi celebrano e riconoscono i contributi e l’eredità lasciata da Fernando Zóbel alle generazioni di artisti filippini e spagnoli.
Informazioni sui Curatori
Ditas R. Samson ha ricevuto i titoli di B.A. e M.A. dall’ Università delle Filippine (Diliman Campus) e dall’ Università di New York. La sua attività professionale museale è iniziata presso l’ex Museo dell’Arte delle Filippine, sotto la guida dell’artista nazionale Arturo Luz. In seguito, ha lavorato al City Center Theater dove fa esperienza nell’ amministrazione e gestione delle opere dei più importanti centri d’arte di New York.
Una volta rientrata a Manila, è diventata direttrice del Centro di Coordinamento delle Arti Visive e del Centro Culturale delle Filippine, oltre che Coordinatrice Culturale presso l’ Ambasciata australiana, a Manila. Con il suo team di consulenti, Ditas ha diretto la pianificazione e la programmazione di due siti storici per le celebrazioni del centesimo anniversario delle Filippine nel 1998.
Ditas R. Samson è attualmente la curatrice senior e la responsabile delle pubblicazioni e della ricerca al Museo Ayala nelle Filippine. E’ la curatrice delle seguenti esibizioni del museo e autrice dei rispettivi cataloghi di accompagnamento su Zóbel: Fernando Zóbel negli anni 50: Gli anni della formazione (2009), e Il Viaggio nello Spazio: l’odissea visiva di Fernando Zóbel (2014). Il settore a cui maggiormente si è dedicata nel suo lavoro di curatrice è stata la vita e le opere di Fernando Zóbel; oltre alle tre maggiori esibizioni che lei stessa ha curato, sta anche supervisionando il progetto in corso per il Catalogo ragionato di Zóbel (regione asiatica).
E’ la curatrice principale dell’esibizione “Nuove Frontiere” del Museo Ayala, che mostra le nuove direzioni dell’arte moderna; e il suo programma “Spazio Aperto” prevede l’esposizione all’aperto delle opere più creative degli artisti filippini contemporanei.
Nel 2007 è stata ricercatrice presso il Museo Nazionale di Arte Moderna di Seoul, Korea, sotto l’egida del Ministero della Cultura e del Turismo della Korea, per studiare i paralleli storici del Modernismo koreano e filippino. Dita ha organizzato la terza Conferenza Asiatica dei Curatori (2008) al Museo di Ayala in collaborazione con la Fondazione Giappone; inoltre è stata visitatrice di scambio nel 2012 per il programma Museum Connect promosso dall’American Alliance Museums.
Guillermo Paneque è un artista che occasionalmente partecipa a progetti curatoriali. Il suo approccio come curatore non è quello di un accademico o di uno studioso, piuttosto si tratta di un’estensione della sua pratica artistica.
S’ispira e prende in prestito i metodi fluidi e vagabondi di un antropologo o di un regista per catturare le intersezioni sociali e psicologiche nell’arte e nella pratica. Nel suo lavoro c’è sempre una componente provocatoria e anticonformista.
Ha studiato alla School of Fine Arts, Università di Siviglia (1981-1984). Nel 1983, ha fondato e diretto la rivista d’arte “FIGURA”. Dal 1986 presente con regolarità in gallerie e musei, le sue opere sono state incluse in importanti mostre collettive presso Istituti selezionati quali: Kunstverein Amburgo, Stoccarda e Francoforte; Fondazione La Caixa, Madrid; XLII Biennale di Venezia, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid; Musée d´Art Moderne di Parigi; FRAC Rhone- Alpes, Lione; Staatliche Kunsthalle, Berlino; Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen e il Museo Rufino Tamayo, Messico.
Nel 1993 si è trasferito a New York dove ha studiato cinematografia presso la New York University e 'Film/Video Arts' (1995-1998) allargando così il suo portfolio e iniziando una sua nuova filosofia nei confronti della sua pratica. Anni dopo ha conseguito il diploma in “Comunicazioni Audiovisive” presso l’Università Carlos III di Madrid nel 2008.
Per la sua abilità straordinaria nell’osservare in modo critico gli aspetti della società, nel 2012 è stato premiato con la borsa di studio della prestigiosa Fondazione Botín Art Fellowship per EL REVÉS, per un progetto da realizzare nel Sud della Spagna e a Manila. Una mostra delle sue opere si è tenuta al CAAC di Siviglia nel marzo 2014.
Al di fuori dalla sua attività artistica, Paneque ha fondato AL AZAR, un’agenzia editoriale specializzata in libri e progetti.