Ferrara al tempo di Ercole I d’Este
Due mostre svelano curiosità e dettagli inediti della vita e dei palazzi degli Estensi prima della rivoluzione urbanistica della fine del XV secolo.
Comunicato stampa
I lavori di riqualificazione nel centro storico di Ferrara, realizzati nell’ambito del Programma Speciale d’Area sottoscritto tra Comune e Regione Emilia Romagna, hanno consentito di realizzare una serie di indagini archeologiche che ora aiutano a comprendere meglio il complesso sistema delle residenze estensi. Gli scavi archeologici, diretti da Chiara Guarnieri, archeologa della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna e curatrice della mostra del Museo Nazionale, hanno interessato le aree dell’attuale piazza Municipale e del Giardino delle Duchesse, l’edificio noto come “ex Bazzi” e tutto il Corso Martiri della Libertà. Altri interventi si sono svolti all’interno del Castello Estense, seconda residenza degli Este in ordine di tempo, permettendo anche in questo caso di fare luce su alcune parti dell’edifico tra cui la celebre zona dei “Camerini d’alabastro”. Siamo dunque non solo nel cuore del potere estense ma al centro dell’area che fu oggetto di una delle più importanti operazioni di trasformazione urbana avviata da Ercole I, culminata nella famosa Addizione erculea del 1492.
I risultati di queste indagini vengono divulgati attraverso due mostre che sotto l’egida di “Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città” si svolgono in città dal 6 aprile al 13 luglio 2014.
La prima, allestita nell’antico palazzo Ducale Estense oggi Residenza Municipale, è dedicata a “L’evoluzione del Palazzo Ducale” e tratta il tema dello sviluppo e delle numerose modifiche subite da questo edificio nel corso del tempo, con un accenno agli importanti affreschi rinvenuti durante i restauri. Accanto a questa sezione ci sarà l’esposizione dedicata agli interventi dell’Amministrazione Comunale, dal titolo “Programma Speciale d’Area: gli interventi nel centro storico di Ferrara - come prima più di prima” dal 5 aprile al 29 aprile 2014.
La seconda, ospitata al piano nobile del Museo Archeologico Nazionale, illustra “Gli scavi archeologici e i materiali” in essi rinvenuti, ricostruendo attraverso i numerosi reperti recuperati uno spaccato della vita a corte e aspetti inediti del Palazzo estense prima del radicale rinnovamento voluto dal Duca Ercole I. Particolarmente importante, per la quantità di informazioni e materiali che ha restituito, è stato il rinvenimento di una vasca di scarico per rifiuti della vecchia residenza ducale, abbattuta nel 1479 per realizzare il Cortile Ducale.
Lo sfarzo e la raffinatezza della vita a corte sono testimoniate dai circa 200 reperti, per lo più della seconda metà del XV secolo, tra cui spiccano per bellezza e rarità un’eccezionale coppa su alto piede in vetro, probabilmente usata come fruttiera, e una seconda coppa in vetro verde smeraldo, realizzata a Murano.
Notevoli, per numero e qualità, le ceramiche graffite e smaltate che si sommano ad altre importate dall’area mediorientale e dalla Spagna, e molto interessanti sono anche le mattonelle pavimentali in ceramica smaltata, una serie di frammenti architettonici decorati e numerosi elementi pertinenti a una stufa in ceramica di grandi dimensioni.