Ferruccio Gard – Cromatism
Maestro del colore, in questi ultimi anni e’ tornato a rivolgere le sue ricerche cromatiche verso la sempre amata Op Art.
Comunicato stampa
Il maestro del colore Ferruccio Gard festeggerà i suoi 41 anni di ricerche sul cromatismo e la percezione visiva con due mostre personali in programma a Verona alla Galleria Giorgio Ghelfi, dal 9 al 20 marzo e al Museo Municipal de Bellas Artes di Salta(Argentina), dal 1marzo al 29 aprile 2012
Gard è reduce da un anno di successi, con varie presenze alla 54. Biennale di Venezia (Padiglione Nazionale Italia, all’Arsenale; mostra “Crackad Culture?”, organizzata dal Guandgdong Museum of Art(Cina); Padiglione Italia-Padiglione Tibet, Palazzo Nervi, Torino, e mostre personali al Museo Municipal Genaro Pérez di Cordoba(Argentina) e all’Europaisches Kulturzentrum Remagen, in Germania).
Ferruccio Gard è stato fra i protagonisti, sin dagli anni settanta, della optical art, la corrente che, nel XX secolo, ha rivoluzionato il modo di concepire l’arte e che è stata tenuta a battesimo, nel 1955 a Parigi, da Victor Vasarely con la mostra “ Le mouvement” alla Galleria Denise Renè.
E’ poi passato, negli anni novanta, all’astrattismo geometrico, all’astratto-informale e infine al nuovo astrattismo, del quale è diventato uno dei principali esponenti.
Considerato un maestro del colore, in questi ultimi anni è contemporaneamente tornato a rivolgere le sue ricerche cromatiche anche verso la sempre amata op art, conosciuta in Italia come arte programmata e concreta(termine che può riassumere anche le altre varie definizioni della Nuova Tendenza, quali costruttivismo, arte gestaltica, cinetica e ricerca visuale).
Alla galleria Giorgio Ghelfi di Verona e al Museo Municipal di Salta il maestro presenterà sia quadri cinetici sia gli ormai famosi quadri astratti a macchie, oggetto di imitazioni, anche sfacciate, da parte di numerosi artisti. Saranno tutte opere recenti, con le quali Gard proporrà un viaggio lirico nel colore e nelle sfolgoranti profondità dell’essere, all’insegna anche di una musicalità cromatica che cattura e coinvolge.
Fra esplosioni di colori sulla spazialità della tela e i movimenti e le vibrazioni percettive, Gard si propone di rappresentare la realtà, con l’insieme delle sue contraddizioni, fra gioie e sofferenze, speranze e delusioni, rese attraverso l’utilizzo di rapporti e corrispondenze ottiche. Per questo le sue opere astratte e cinetiche possono essere definite “emozioni e poesie cromatiche”. Le sue principali fonti di ispirazione sono gli affascinanti e suggestivi colori delle montagne venete e di Venezia nelle infinite e continue variazioni cromatiche e di luce in relazione al mutare delle stagioni e delle condizioni meteorologiche.
Sono quadri improntati essenzialmente all’ottimismo e alla gioia di vivere, che richiedono la sensibilità di un osservarore attento, sul quale esercitano un fascino magnetico che cattura l’occhio del fruitore, attirandolo all’interno di un’esplosione di colori e di forme.
Gard ha al suo attivo sei Biennali di Venezia(1982, ’86,’95, 2007, 2009 e 2011), l’XI Quadriennale nazionale di Roma(’86) e oltre 140 mostre personali in Musei e gallerie di tutto il mondo, da Pechino a New York, da Praga a Bruxelles, da Venezia a Firenze.
Ferruccio Gard è nato a Vestignè (Torino)nel 1941. Veneto d’adozione, dal 1973 vive e lavora a Venezia.
Il primo riconoscimento a livello nazionale lo ha avuto nel 1974, con l’invito alla XII Quadriennale nazionale della Società Promotrice Belle arti di Torino.
Della sua arte hanno scritto i più famosi critici, da Giuseppe Marchiori, ideatore a Venezia, nel 1947, dello storico “ Fronte Nuovo delle arti” a Pierre Restany, fondatore a Parigi del Nouveau realisme e ad Achille Bonito Oliva, teorico della Transavanguardia e a celebri pittori,poeti e scrittori, da Andrea Zanzotto a Paolo Ruffilli e Jorge Amado, da Virgilio Guidi a Piero Dorazio..