Festival del Paesaggio 2021

Informazioni Evento

Luogo
VIA TRIESTE
via Trieste, Anacapri, Italia
Date
Dal al
Vernissage
25/09/2021

ore 17

Artisti
Francesco Arena, Cherubino Gambardella, Andrea Branzi
Curatori
Arianna Rosica, Gianluca Riccio
Generi
arte contemporanea, festival
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Nuovo appuntamento con il Festival del Paesaggio curato da Arianna Rosica e Gianluca Riccio.

Comunicato stampa

FESTIVAL DEL PAESAGGIO 2021
V EDIZIONE - Casa come isola
Cherubino Gambardella, Casa senza casa e mito mediterraneo
Installazione site – specific, Anacapri, via Trieste e Trento
inaugurazione sabato 25 settembre ore 17,00

a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio

Il 25 settembre in via Trieste e Trento ad Anacapri inaugura l’installazione pubblica site – specific di Cherubino Gambardella dal titolo Casa senza casa e mito mediterraneo appositamente progettata dall’architetto napoletano per la quinta edizione del Festival del paesaggio e realizzata grazie al contributo del Comune di Anacapri e al sostegno di Codime. Concepita in dialogo con l’architettura della chiesa di Santa Sofia e con le abitazioni del centro storico anacaprese, Casa senza casa e mito mediterraneo è un’opera che, ispirandosi a “quelle case inaccessibili da terra e raggiungibili solo dal mare che costituivano luoghi di accoglienza per i pescatori, contrabbandieri, migranti e pirati”, con la sua struttura aperta e abitabile riflette sulle forme architettoniche tipiche delle coste del Mediterraneo orientale, accessibili da tutti i lati e aperte verso il cielo. Così, attraverso una forma in bilico tra dimensione utopica e ludica, tra la primordialità delle antiche abitazioni insulari e l’avvenirismo dei progetti dei grandi architetti novecenteschi che si sono misurati con la forma-isola, la ‘casa senza casa’ di Gambardella si offre come uno spazio denso di memorie e decori che, come evidenziato dal suo autore, ci ricorda “la potenza del paesaggio e dell’accoglienza insite nel mare interno”: una struttura simbolica dall’alto potere segnico che avvolge di magia la necessità utilitaristica e paesaggistica della forma-casa.

Cherubino Gambardella, Casa senza casa e mito mediterraneo
a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio
Anacapri, via Trieste e Trento
dal 25 settembre al 25 ottobre 2021

FESTIVAL DEL PAESAGGIO
V EDIZIONE - Casa come isola
Andrea Branzi, “Erme” / Francesco Arena, “Stone”
Villa San Michele – Fondazione Axel Munthe, Anacapri
Inaugurazione sabato 2 ottobre 2021, ore 18,00

a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio

Il 2 ottobre negli spazi del giardino di Villa San Michele inaugurerà l’ultima tappa anacaprese della quinta edizione del Festival del paesaggio con la presentazione al pubblico della serie di otto sculture in terracotta dal titolo Erme appositamente realizzate per l’occasione da Andrea Branzi e l’opera Stone del 2020 di Francesco Arena in un allestimento en plein air concepito per gli spazi del giardino dell’antica villa e nato grazie al sostegno e alla collaborazione con la Fondazione Axel Munthe.
L’opera del giovane scultore pugliese - allestita nel cortile d’ingresso di Villa San Michele in dialogo con i frammenti archeologici che ne punteggiano il perimetro - è concepita, secondo le parole del suo autore, come un grande “blocco di pietra sottratto al suo destino di trasformarsi in manufatto per divenire scultura”, ed esistere come supporto a una celebre frase di Virgina Woolf (The very stone one kicks with one’s boot will outlast Shakespeare, in “To the lighthouse”). Testimoniando il resistere della materia all’azione dell’uomo, l’opera di Arena in questo nuova veste espositiva, evoca la stratificazione della moltitudine di tempi esistenti e allude al rapporto che intratteniamo con le cose che ci circondano e alla loro esistenza e sopravvivenza prima e dopo di noi. La serie di sculture Erme di Andrea Branzi - disposte a scandire il lungo pergolato del giardino di Villa San Michele - accompagnano come una danza immobile la costruzione ombrosa del colonnato dell’antica villa anacaprese attraverso un andamento leggero “sopra il quale” come annotato dallo stesso Branzi negli appunti preparatori del progetto, “altri oggetti inattesi (il rilievo tridimensionale di una casetta dal sapore primitivo, il calco di un teschio, la riproduzione miniaturizzata di un asinello, ecc.) come sorprese fragili, danzano immersi in una vegetazione profumata”.
Così, in un percorso che accompagna il visitatore attraverso gli spazi esterni della Fondazione, se nel grande monolite di Arena è inciso, attraverso la presenza muta di un oggetto inanimato e della frase che l’accompagna, il solco che si apre tra il tempo dell’uomo e il tempo della storia, negli otto pilastri in terracotta progettati da Branzi, intimamente collegati ai luoghi segreti delle antiche Metropoli latine e dedicati a una memoria contadina dell’antichità, si stagliano nello spazio “indifferenti alla storia” traendo ispirazione dai “pergolati agricoli tipicamente mediterranei”. Con la loro presenza infatti, le Erme ci parlano di tempi e luoghi “dei morti ma anche dei viventi, dei poeti, del mare e del vulcano, della politica e dell’eterno commercio…” ed evocano un tempo e uno spazio in cui “gli Dei sono confusi con gli schiavi e l’arte povera con l’arte ricca, i capolavori con le galline ruspanti…”.

Andrea Branzi, Erme / Francesco Arena, Stone
a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio
Villa San Michele – Fondazione Axel Munthe, Viale Axel Munthe 34, Anacapri
Dal 2 ottobre al 2 novembre 2021

FESTIVAL DEL PAESAGGIO
V EDIZIONE - Casa come isola
Patrick Tuttofuoco, Close encounters
Anacapri, centro storico - luoghi vari

a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio

Il 29 settembre verrà presentato al pubblico il progetto dell’artista milanese Patrick Tuttofuoco – artist in residence presso il Capri Palace Hotel nell’ambito del progetto Travelogue 2021 – dal titolo Close encounters. Concepita alla stregua di un grande billboard pubblicitario, l’immagine di Tuttofuoco raffigura il gesto di quattro braccia (appartenenti ai membri della famiglia dell’artista) colte nell’atto d’impugnare una pietra colorata e incontrarsi – intrecciandosi l’una con l’altra – nel perimetro dell’immagine. L’isola, attraverso l’evidenza cromatica e materica delle pietre, viene così evocata nella sua connotazione più archetipa e primordiale: come luogo d’incontro, d’intreccio e di scambio tra persone e culture differenti; come spazio che intreccia e integra all’interno dei suoi confini dimensione intima e sfera pubblica. Questa nuova versione di Close encounters, concepita come progetto diffuso nel territorio di Anacapri attraverso una campagna di affissioni della durata di 2 settimane in 5 contenitori pubblicitari disseminati per le vie del centro storico, rappresenta un’inedita e originale interpretazione della poetica dell’artista milanese, insistendo sulla presenza dell’essere umano – e le sue relazioni – come paradigma dell'esistenza, matrice e unità di misura della realtà, ed esplorando le nozioni di comunità e di integrazione sociale come temi chiave del mondo che abitiamo.

Patrick Tuttofuoco, Close encounters
a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio
Anacapri / centro storico - luoghi vari
dal 29 settembre al 13 ottobre