Festival della Mente 2012

Informazioni Evento

Luogo
PIAZZA MATTEOTTI
Piazza Matteotti , Sarzana, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
31/08/2012

ore 17.30

Contatti
Sito web: http://www.festivaldellamente.it
Biglietti

Il prezzo del biglietto rimane, come da molti anni, invariato, per rendere il Festival della Mente accessibile a tutti: 3,50 euro il biglietto per gli eventi e 7,00 euro il biglietto per gli spettacoli e gli approfonditaMente.

Uffici stampa
DELOS
Generi
serata - evento

Il Festival della Mente, il primo festival in Europa dedicato alla creatività e ai processi creativi, progetto e direzione di Giulia Cogoli, promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, è giunto alla sua nona edizione.

Comunicato stampa

Festival della Mente - IX edizione - Sarzana 31.08/1-2.09/2012

Il Festival della Mente, il primo festival in Europa dedicato alla creatività e ai processi creativi, progetto e direzione di Giulia Cogoli, promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, è giunto alla sua nona edizione, a Sarzana dal 31 agosto al 2 settembre 2012.

Che cosa più della cultura, della creatività, dell'impegno creativo e intellettuale può aiutarci, in un anno così difficile, a decodificare quanto sta succedendo, a cambiare - anche di poco - una realtà in cui non ci si riconosce più, a darci una nuova tensione positiva? Il Festival della Mente, che ha visto circa 500 eventi realizzati nelle precedenti edizioni, quasi 400 relatori e oltre quarantamila presenze lo scorso anno, con persone provenienti da tutta Italia, rinnova il suo impegno, perché parlare di creatività e processi creativi in un momento di grave crisi è un’occasione ancora più importante, attraverso la quale tenere attivo un presidio di confronto e condivisione.

La direttrice Giulia Cogoli ha costruito un programma che prevede incontri, lezioni, spettacoli, concerti, workshop con alcuni dei più significativi pensatori italiani e stranieri: scienziati, filosofi, linguisti, artisti, registi, attori, scrittori, psicoanalisti. Un festival per tutti: bambini, ragazzi e adulti di tutte le età, dove si parlerà di scrittura, musica, scienze, storia, linguistica, psicoanalisi, filosofia, neuroscienze, arte, paesaggio, società, teatro, cibo, botanica e molto altro. Con un filo conduttore che emerge molto forte dai temi e dalle angolature scelte dai relatori: la conoscenza come valore assoluto e imprescindibile. Molti ospiti, infatti, quest'anno hanno deciso di focalizzarsi sul tema dell'accesso alla cultura, della diffusione e responsabilità della conoscenza e della creatività, come risposta e come impegno contro la crisi.

Alcune anticipazioni sul programma:

LA CENTRALITÀ DELLA CONOSCENZA

Diritto alla cultura, responsabilità del sapere: apre la manifestazione la lectio magistralis di Gustavo Zagrebelsky, nella quale il costituzionalista riflette sull'accesso alla cultura, sull'etica e sulla responsabilità di coloro che detengono il sapere, da cui possono divenire i grandi benefici e i grandi malefici della vita delle società. Di priorità della conoscenza parla anche l’antropologo Marc Augé, che indaga sul divario crescente tra aristocrazia del sapere e massa di semplici consumatori e su una cultura condannata a restare ad appannaggio di pochi eletti.
La mente richiede costante esercizio per non cadere nell’atrofia: il giurista Franco Cordero parla di fobia del pensiero, considerando l’utilizzo massivo della televisione e l'appiattimento intellettivo che ne deriva. Il filosofo Giacomo Marramao analizza la natura profonda della relazione di potere: il congelamento, la fossilizzazione e asservimento della creatività, mentre è necessario potenziare la capacità di pensare e creare nuovi mondi. Lo studioso di ermeneutica biblica Haim Baharier invoca un ritorno allo studio dei testi sacri, per dare spazio all'immaginazione, per creare e comprendere.
Contro il sistema scolastico, lo psichiatra e psicoterapeuta Gustavo Pietropolli Charmet analizza una scuola devota al passato, o meglio, che non abitua gli adolescenti a guardare al futuro, privandoli della speranza necessaria per costruire il proprio domani.

ARTE, SCRITTURA, DOVE NASCE LA CREATIVITÀ

Il pittore e disegnatore Tullio Pericoli racconta, in un dialogo con la storica dell’arte Anna Ottani Cavina, il suo “mestiere” di disegnatore e pittore, partendo dal gesto creativo: cosa passa dalla mente alla mano?
Si può misurare l’arte? A questa domanda dà risposta il biofisico Ruggero Pierantoni in un incontro che spazia tra arte, scienza e neuroscienza.
In un tempo in cui tutto diventa astratto e digitale, lo scrittore Erri De Luca interpreta la parola come utensile, come strumento concreto per ritrovare la via di casa e avvicina lo scrivere al camminare in montagna: un passo dopo l’altro, con la punteggiatura a fare da appiglio.
Lo scrittore Marco Santagata, studioso di Dante, esplora il rapporto fra vicende biografiche e psicologia del sommo poeta, riscoprendo nella Divina Commedia le più intime e contraddittorie pulsioni dell’autore.
L’attore e scrittore Ascanio Celestini si interroga su come nascono le storie, ipotizzando che «finché abbiamo parole per dirlo, forse il mondo non finisce».
La psicoterapeuta Anna Salvo legge il dolore non come evento che annienta e pietrifica l’individuo, ma come un passaggio capace di produrre creatività e nuovi sguardi su noi stessi e sugli altri, per costruire una nuova storia e narrazione della vita.
Di sogno, come funzione poetica della mente, parla lo psicoanalista Giuseppe Civitarese. La psicoanalisi contemporanea rimette l'emozione al centro della scena e assume l’esperienza estetica a modello di ciò che di più vero accade in analisi. Come la poesia, il sogno reinsedia la mente nel corpo, non ne nasconde il significato, ma lo crea.
Il filosofo Sergio Givone spiega come l‘idea di creazione stia fra il concetto di invenzione e il concetto di scoperta. In realtà la scienza, non meno dell’arte, ha a che fare con l’invenzione, così come l’arte con la scoperta. Ciò non toglie che arte e scienza comportino due diverse “ontologie”. La scienza ha per oggetto la realtà, l’arte, semmai, il senso della realtà.
Lo scrittore Marco Belpoliti presenta un excursus, con parole e immagini, sul costume dei politici italiani degli ultimi cinquant’anni: dai vestiti ai gesti, dalle parole agli atti in pubblico.
Il filosofo della scienza Telmo Pievani ripercorre le tappe dello sviluppo della mente umana, dalla sua nascita al "sapiens globale": un'avventura affascinante che grazie alle sorprendenti scoperte degli ultimi anni si può finalmente raccontare.

LA CREATIVITÀ SUL PALCOSCENICO: TEATRO, MUSICA E SPETTACOLO

Il senso, l’intensità, la forza del lungo percorso teatrale di Enzo Moscato – autore, attore e cantante, figura emblematica di quella che è stata definita la "nuova drammaturgia napoletana" –sono proposti al pubblico in uno spettacolo che è un appassionato omaggio alla sua città natale, Napoli, e al suo quartiere, Toledo.
Il grande maestro del teatro contemporaneo Luca Ronconi racconta il proprio percorso creativo in un dialogo con il critico Gianfranco Capitta: al festival si presenta anche il loro nuovo libro Teatro della conoscenza, sul lungo e straordinario viaggio artistico di Luca Ronconi, per la collana de i Libri del Festival della Mente (Laterza).
L’attore e autore Marco Paolini propone un monologo in forma di ballata. Un uomo, un cane, il viaggio, il grande Nord sono i protagonisti di questo nuovo progetto ispirato a Jack London che parla della sua vita avventurosa, del rapporto tra uomo e natura e del senso del limite, oggi.
I Narrabondi è il titolo del reading musicale dello scrittore Paolo Rumiz e del compositore Alfredo Lacosegliaz, un racconto per musica, parole, canzoni di cosa succede nella mente, nel corpo e nella voce di chi cammina: una metamorfosi che trasforma l'andatura in felicità.
L’attrice Giulia Lazzarini, in uno spettacolo dal titolo MURI. Prima e dopo Basaglia, tratto da una testimonianza vera, dà voce a un’infermiera che lavora in un manicomio.
Con il violoncellista Mario Brunello ci si addentra nel mistero delle Suites di Bach per violoncello solo: in quasi tre secoli queste opere non hanno offerto una chiave interpretativa unica. Com'è possibile? La tecnologia odierna può a suo modo dare una risposta.

PAESAGGIO E AMBIENTE

L’architetto paesaggista Paolo Pejrone interpreta il giardino come primo passo per un approccio individuale verso la Natura. Il giardino si adatta alle epoche, ai gusti e ai cambiamenti: dalle barocche e sofisticate forme dei secoli passati alle forme molto più semplici dei nostri giorni.
Cultura, ambiente e paesaggio sono al centro del dialogo tra lo storico dell’ambiente Mauro Agnoletti e il Presidente del FAI - Fondo Ambiente Italiano, Ilaria Borletti Buitoni, con particolare attenzione al disastro causato in Liguria dalle alluvioni (gli introiti saranno devoluti alla biblioteca alluvionata del liceo Giacomo Leopardi di Aulla).

TRILOGIE

Due le trilogie proposte al pubblico quest’anno all'imbrunire, sugli spalti della Fortezza Firmafede, e alle 23.15, come chiusura della giornata, in piazza Matteotti.
Con il linguista Andrea Moro si ripercorre il linguaggio attraverso i secoli, i meccanismi del linguaggio e il suo rapporto con il cervello nei tre appuntamenti delle 19.30.
In notturna, alle 23.15, lo storico Alessandro Barbero fa una riflessione sulla donna nel Medioevo con focus su tre figure emblematiche: Caterina Da Siena, Christine de Pizan e Giovanna D’Arco.

APPROFONDITAMENTE

Prosegue anche quest'anno una serie di lezioni-laboratorio, a numero limitato, di circa due ore. Uno spazio dedicato all'approfondimento che si propone di instaurare un rapporto più stretto e diretto tra pubblico e relatore.
I temi degli incontri sono:
1. la danza e le storie del pensiero danzante dall’antichità mitica al presente, dove il pensiero si incarna nella dimensione corporea, con il drammaturgo Luca Scarlini;
2. il mito della scrittura, la Musa che non esiste, con il filosofo Duccio Demetrio;
3. il significato e il ruolo della figura dell’artista oggi, con il duo di videoartisti Masbedo;
4. forme e funzioni del cibo nella società, con l’antropologo Marino Niola: dalla cibomania all'ortoressia, dal culto della magrezza alla crescita esponenziale dell'obesità;
5. l’incarnazione dei sette peccati capitali (l’inappetenza, la stravaganza, la modestia, la stupidità, il panico, la paranoia, la cocciutaggine) attualizzata nel dialogo tra il drammaturgo argentino Rafael Spregelburd e il critico Gianfranco Capitta;
6. la Mindfulness, meditazione consapevole, con lo psicoterapeuta Fabio Giommi;
7. la Street Art con focus su Banksy, con Jacopo Perfetti, esperto e studioso di Street Art.

BAMBINI E RAGAZZI

Il programma delle iniziative per i più piccoli, curato da Marina Cogoli Biroli, è realizzato con il contributo di Carispezia – Gruppo Cariparma Crédit Agricole. La sezione, che ha preso avvio nel 2005 con 18 eventi, quest’anno ne propone 45.

I NUMERI DEL FESTIVAL

3 giorni di incontri, letture, spettacoli, workshop e laboratori
15 location nel centro storico
85 eventi: 38 per adulti, 45 per bambini, 2 presentazioni de i Libri del Festival della Mente
57 relatori per la nona edizione
Oltre 40.000 presenze nel 2011
Quasi 500 relatori nelle precedenti otto edizioni
Circa 600 ragazzi volontari
16 titoli pubblicati nella collana i Libri del Festival della Mente (40 edizioni, oltre 120.000 copie e quattro traduzioni all’estero)
1 nuovo titolo in uscita a settembre che sarà presentato nell’ambito del festival: Teatro della conoscenza di Luca Ronconi e Gianfranco Capitta.