Festival della Parola di Chiavari 2023
Torna il Festival della Parola di Chiavari: si terrà la decima edizione e sarà costellata di sorprese.
Comunicato stampa
Quest’anno il Festival della Parola di Chiavari, Genova, si terrà dall’1 al 4 giugno e celebreremo tutti insieme la sua decima edizione. La parola d’ordine del Festival sarà ¿Ri(e)voluzione? perché ci siamo chiesti: una rivoluzione dei diritti, delle emozioni, delle opportunità green, ma anche della tecnologia può essere pura Evoluzione?
Si parlerà anche di ambiente, di mare e intelligenza artificiale. Perché la ri(e)voluzione passa anche dalla cura del pianeta e dall’uso intelligente di una tecnologia che ci rende la vita più facile, oltre che rapida e social.
L’evento, finanziato dal comune di Chiavari, Assessorato al Turismo, con il contributo di Regione Liguria, è cresciuto notevolmente nel corso degli anni. Oggi il festival coinvolge tutta la città: ci saranno interviste, talk, concerti, mostre e un flash mob per sostenere la libertà e i diritti delle donne iraniane. Ripartono anche le iniziative collaterali come il FuoriFestival della Parola con eventi in centro e al porto turistico organizzati dai commercianti e dalle associazioni del territorio e il DidaFestival, con showcase, dibattiti e incontri proposti dagli studenti delle scuole della città e del circondario.
¿Ri(e)voluzione? in Iran: speriamo che accada davvero e sia vicina.
Woman Life Freedom è l’installazione che diventerà parte dell’azione globale di solidarietà con le donne iraniane e con quelle che ovunque nel mondo hanno coraggiosamente manifestato per i loro diritti fondamentali. Il progetto internazionale a cui aderiamo mette a disposizione prezioso materiale grafico che sarà trasformato in un gigantesco collage, un’installazione urbana in piazza Roma. Il giorno dell’inaugurazione sarà presente Parisa Nazari, attivista iraniana che racconterà la sua versione dei fatti e sarà intervistata da Roberto Pettinaroli, giornalista del Secolo XIX.
Sono molte le scrittrici e giornaliste invitate perché il femminismo (forse) è morto, ma le femmine di valore esistono, sono tante e hanno voci forti e chiare, parole leggere ma anche precise e affilate come spade. Si comincia con l’instancabile Sabina Guzzanti che, dopo il successo di quello d’esordio, porta in dote il nuovo romanzo aNonniMus (HarperCollins).
Due le “donne in giallo”. Rosa Teruzzi, caporedattore di Quarto grado (Retequattro) che oltre ai libri della serie I delitti del casello, editi da Sonzogno, ha pubblicato diversi racconti e tre romanzi per Marsilio. Presenta Il valzer dei traditori (Sonzogno), l’ultimo nato. Ci sarà anche Patrizia Rinaldi, autrice di Blanca, da cui è stata tratta la serie tv andata in onda su Rai 1 e premiata con un Nastro d’Argento (è disponibile su Netflix). La seconda serie è stata girata tra Genova e la Riviera. Presenta Guaio di notte (Rizzoli): a Chiavari dialogherà con Valeria Corciolani.
In mezzo, un appuntamento a cura di Telefono Donna, Womenbeing: ri(e)voluzionare il design per le donne con il Dott. Fabio Di Bella.
La chiusura è affidata alla “belva” Francesca Fagnani che si racconterà Massimo Poggini, direttore artistico del Festival. A lei è stato assegnato il Premio Ambasciatrice della Parola 2023, un riconoscimento destinato a personalità che si sono distinte in ambito culturale, artistico o scientifico. I candidati sono scelti tra chi, nel corso degli anni, abbia dimostrato di essere dotato di una non comune capacità espressiva e divulgativa, caratterizzando il proprio lavoro con una particolare cifra espressiva e attenzione alla realtà.
L’altro vincitore del Premio Ambasciatore della Parola è Sergio Conforti, alias Rocco Tanica. Con lui discorreremo di intelligenza artificiale, uno degli argomenti più caldi del momento. Per oltre trent’anni tastierista del gruppo Elio e le Storie Tese, comico e autore televisivo, è stato il primo in Italia a scrivere un libro insieme a un AI: si intitola Non siamo mai stati sulla terra (Il Saggiatore) e lo ha editato “a quattro mani” con OutOmat-B13.
Al Festival della Parola si discuterà anche di rivoluzione climatica e global warming. Lo faremo con il meteorologo Luca Mercalli e Roberta Parodi, biologa e Responsabile dei Servizi Educativi dell’Acquario di Genova. Tra gli invitati c’è anche il super ecologista Piero Pelù, che converserà con Massimo Cotto e ci delizierà con alcuni dei suoi brani più famosi.
Ma ci saranno anche altre parole in musica. Franco Zanetti, direttore di Rockol, modererà un incontro dedicato agli 80 anni di Lucio Battisti. Intervengono Enrico Casarini, autore di un libro sul celebre duetto tra Mina e Battisti, e Andrea Podestà, che ha appena pubblicato un saggio sui “dischi bianchi” di Lucio. Con un contributo video da “33 Giri Italian Master” (Sky Arte).
Inoltre, il fotografo di fama mondiale Guido Harari racconterà i suoi 50 anni di carriera mentre il rapper Mike from Campo spiegherà come si fa a vivere senza smartphone e wifi (lui ci ha provato a Ceranesi, sulle alture genovesi) nell’incontro Disconnettersi per riconnettersi - 40 giorni di digiuno tecnologico a contatto con la natura.
¿Ri(e)voluzione? e sport: si può fare? Il mitico portiere Gianluca Pagliuca rievocherà i suoi successi, su tutti lo scudetto nella stagione 1990-1991 con la maglia della Sampdoria, la Coppa delle Coppe 1989-1990 sempre con la Samp e la Coppa Uefa nella stagione 1997-1998 con la maglia dell’Inter. Antonio Dipollina e lo storico coach Valerio Bianchini (il primo a vincere il campionato di serie A con tre squadre diverse) ricorderanno gli anni d’oro del basket italiano. Mentre Alice Pignagnoli, portiere di calcio con oltre 250 presenze tra serie A e serie B, svelerà la sua “storia”.
¿Ri(e)voluzione? dei diritti & altre storie. Torna il Premio Futura, assegnato dagli studenti delle scuole medie inferiori e superiori del circondario: quest’anno lo consegneranno a Nicola Gratteri, uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del traffico di droga. Ultimo titolo mandato in libreria, Fuori dai confini. La 'ndrangheta nel mondo.
Non mancherà un dibattito sul tema dei diritti civili: potrebbe diventare un “duello” di parole l’incontro tra Simone Pillon e Ivan Cattaneo sulla questione delle famiglie arcobaleno. Scommettiamo?
Parleremo anche di estetica. Centosessanta anni fa, precisamente il 12 marzo 1863, nasceva a Pescara Gabriele D'Annunzio. Lo storico e saggista Giordano Bruno Guerri ci regala D’ANNUNZIO, la vita come opera d’arte (Rizzoli), il primo libro illustrato dedicato al Vate, nonché la sua biografia definitiva.
Luca Sommi dà il suo contributo sull’argomento raccontandoci La bellezza. Istruzioni per l’uso (Baldini+Castoldi). Pura estetica o estetismo? Scegliere, please.
Eppoi Sebastiano Mondadori, nipote di Alberto, condividerà le sue “Verità di famiglia”, uno sguardo coinvolto ma allo stesso tempo impietoso, in grado di raccontare luci e ombre dell'ideatore della collana "Oscar Mondadori" e fondatore della casa editrice "Il Saggiatore".
¿Ri(e)voluzione? per immagini. Cioè due mostre sorprendenti.
Cinquanta – 50 anni di ritratti della mia musica di Renzo Chiesa in collaborazione con il Gruppo Fotografico DLF di Chiavari, con un intervento del giornalista Mario Luzzatto Fegiz.
Non come, ma quello. La sorpresa della gratuità a cura dell’Associazione Famiglie per l’accoglienza Liguria che propone un dialogo con Massimo Bernardini, Cesare Maria Cornaggia e Adriano Sansa, l’ex sindaco di Genova.
Immancabile la storica striscia sulla spiritualità, condotta da Goffredo Feretto ed Helena Molinari, con le scrittrici Cinzia Leone (che presenterà anche il suo nuovo romanzo Vieni tu giorno nella notte per Mondadori), Mariapia Veladiano, Elena Lea Bartolini De Angeli e Aisha Valeria Lazzerini.
Tanti auguri a Italo Calvino che, se fosse vivo, avrebbe 100 anni tondi. Lo celebriamo con un convegno alla Società economica con il patrocinio dell’Università di Genova e dell’Università di Granada, Italo Calvino: l’arte di raccontare.
E altri sfiziosi appuntamenti. Eccoli.
Massimiliano Finazzer Flory, Lezioni invisibili
Zibba in Si dorme come cani, canzoni dai racconti del giovane Calvino
Laura Gugliemi, Italo Calvino e Sanremo – alla ricerca di una città scomparsa
https://www.festivaldellaparola.eu
Ilaria Bellantoni
Ufficio Stampa
+393356542569
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Sono stati con noi
Il Festival della Parola ha ospitato numerosi personaggi appartenenti al mondo della cultura e dell’arte e all'ultima edizione, per esempio, hanno partecipato Giuseppe Ayala, Pietro Grasso, Andrea Crisanti, Enrico Vanzina, Elisabetta Sgarbi, Vincenzo Mollica, Nina Zilli, Gianluigi Nuzzi, Daniele Mencarelli, Elisabetta Villaggio, Vittorio De Scalzi, Pino Donaggio, Totò Cascio, Anna Zafesova e la scrittrice ucraina Yarina Grusha. Negli anni precedenti sono stati nostri ospiti, tra gli altri, Luciano Ligabue, Mario Tozzi, Vittorio Sgarbi, Paolo Mieli, Ferruccio De Bortoli, Corrado Augias, Francesco De Gregori, Cristiano De Andrè, Federico Rampini, Moni Ovadia & Dario Vergassola, Pupi Avati, Vito Mancuso, Angelo Panebianco, Gian Antonio Stella, Franco Mussida, Carlo Massarini, Enrico Ruggeri, Neri Marcorè, Fausto Bertinotti, Vladimir Luxuria, Roberto Vecchioni, Samuele Bersani, Simone Cristicchi, Nada, Marco Travaglio, Giampiero Mughini, Piergiorgio Odifreddi.
VIRGOLETTATI
Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria con delega a Cultura e Spettacolo
«Il Festival della parola torna, celebra i suoi primi 10 anni, e lo fa in grande stile, con un programma di grande fascino, capace di toccare e andare ad approfondire alcuni dei temi più sentiti del dibattito contemporaneo: ambiente, cambiamento climatico, diritti, tecnologie e intelligenza artificiale. Tutti argomenti di strettissima attualità, capaci di stimolare il dibattuto e attrarre il pubblico, che avrà la possibilità di vedere dal vivo figure di primissimo piano nel campo della musica, dello sport, della cultura e della letteratura. Un appuntamento che renderà ancora più attrattivo il già ricchissimo panorama culturale e degli eventi della Liguria»
Federico Messuti, sindaco di Chiavari
«La città di Chiavari vuole festeggiare l’importante traguardo raggiunto dal Festival della Parola guardando al futuro, parlando delle sfide che stiamo attraversando e delle scelte che ne deriveranno. Si conferma un contenitore in grado di viaggiare e spaziare tra più linguaggi e media, catturando l’attenzione di tutti. Quattro giornate per indagare grandi temi accomunati da un unico filo conduttore, una ri-evoluzione che assume i tratti di un rinnovato impegno etico e di una maggiore integrazione, che rilancia la necessità di una maggiore attenzione all’ambiente e il rapporto tra intelligenza umana e artificiale».
Gianluca Ratto, assessore alla Promozione della città di Chiavari
«La potenza del Festival della Parola sono il dialogo, il dibattito e l’approfondimento. Come amministrazione continuiamo a credere in questa manifestazione capace di far sentire la propria voce e di dare il proprio contributo su importanti argomenti di cronaca. Abbiamo visto crescere il festival, vissuto le limitazioni della pandemia e ora, arrivati al decimo anno, ci prepariamo ad un’edizione che coinvolgerà tutta la città e offrirà diversi spunti di riflessione attraverso numerose occasioni di confronto tra personaggi noti del panorama artistico e intellettuale».