Festival Orlando 2021

Informazioni Evento

Luogo
GAMEC - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via San Tomaso 53 24121 , Bergamo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/05/2021

ore 18.30

Artisti
Francesca Grilli
Curatori
Paola Tognon
Generi
performance - happening, festival

Contemporary Locus presenta Francesca Grilli “Sparks 2021” – GAMeC nell’ambito di Festival ORLANDO – IX edizione Italian Council.

Comunicato stampa

Al via l'ottava edizione del Festival ORLANDO, che si terrà dal 14 al 23 maggio a Bergamo, in modalità mista, ovvero con performance, incontri e laboratori dal vivo e i film sia online che in presenza (DPCM permettendo).
La rassegna prevede un programma ricco di performance, incontri, film, laboratori, alcuni orari li stiamo rimodulando in base al coprifuoco attuale.

Venerdì 14 maggio
PERFORMANCE | Due repliche: ore 18.30 e 19.30, GAMeC
Sparks 2021
di Francesca Grilli - durata 30’
La performance Sparks 2021 ribalta la relazione di potere tra infanzia e mondo adulto, invitando i partecipanti a superare la loro immaginazione e ad affidarsi a una poetica inaspettata e perturbante. Entrati nello spazio si incontra una comunità di oracoli: sono i bambini, a cui gli adulti vengono affidati, a rivendicare la loro immaginazione sul futuro attraverso l’osservazione sapiente delle mani, che diventano il punto di contatto tra le diverse generazioni. Non si potranno vedere i loro volti, nascosti dai cappelli-elmi, ma solo sentire le loro voci…
Promosso da Contemporary Locus in collaborazione con GAMeC
Progetto realizzato grazie al sostegno dell'Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

Sabato 15 maggio
LABORATORIO | Ore 15.00 - 18.00, Teatro San Giorgio
Abracadabra #LoveinProgress
di e con Irene Serini
“Faremo deflagrare ogni geometria precedente, passeremo dal dialogo a due all’incontro a tre, a quattro, a cinque e possibilmente ancor di più.” Il quinto e ultimo studio teatrale di Irene Serini indaga i legami tra identità di genere ed educazione infantile traendo spunto dal pensiero di Mieli e, per essere compiuto, a differenza dei precedenti, passa attraverso una fase di laboratorio con persone trasversali tra loro in termini di età. L’artista si occupa dell’educazione del bambino e della bambina, scoprendone differenze e similitudini, chiedendosi questa volta: “A cosa veniamo educati? Sulla base di cosa veniamo legittimati a educare gli altri?”.

Domenica 17 maggio
PERFORMANCE | Ore 19.30, Auditorium Piazza Libertà
Tristano
di e con Sophie Hames - durata 45’
Anteprima assoluta, coproduzione Festival ORLANDO
Tristano ha tutto. È forte, bello, bianco, vincente. Ammazza i draghi, i giganti, va a caccia, fa la guerra. È amato dal re Marco e da Isotta. Ispira amore e invidia. Eppure è un uomo sull’orlo della
crisi. Spettacolo di marionette per adulti e adolescenti, tratto liberamente dalla storia di Tristano e Isotta.
Sophie Hames, marionettista e attrice belga, lascia la parola a Tristano, facendo emergere il maschile e le logiche patriarcali che lo governano.

Martedì 18 maggio
LABORATORIO | Ore 14.30 - 18.30, Officine Tantemani
Praticare alleanze
di Al. Di. Qua. Artists, con Diana Anselmo, Dalila D’Amico, Aristide Rontini
Qual è la differenza tra “dare spazi di autonomia” e “concedere spazi controllati”? Vorremmo instillare semi di alleanze e slabbrare gli spazi angusti dove spesso lasciamo dimorare diversità,
paure e tabù. Un laboratorio a cura dell’Associazione Al. Di. Qua. Artists (acronimo di Alternative Disability Quality Artists), aperto a una rappresentanza degli enti culturali della città per impostare uno sguardo aperto, per creare un cambio di passo, per condividere visioni sull’accessibilità.
Con il sostegno di Confcooperative Bergamo, Associazione In-Oltre, in collaborazione con Officine Tantemani

Mercoledì 19 maggio
PERFORMANCE | Ore 19.30, Sede TTB
Sorry, But I Feel Slightly Disidentified...
di Benjamin Kahn con Cherish Menzo - durata 60’
Sorry, But I Feel Slightly Disidentified... è il primo pezzo di una trilogia dedicata al ritratto, alla costruzione e decostruzione dello sguardo sul corpo. Concepita da Benjamin Kahn per la performer e coreografa olandese di origine surinamese Cherish Menzo, la performance tenta di svelare, strato dopo strato, le origini e i limiti dei modi di vedere e proiettare l’altro chiamando in causa i nostri sguardi sulle razze, sui generi, sugli status sociali e sulle culture e offrendo al pubblico un inventario di desiderabilità, assimilazione, conformismo, emancipazione e tanto altro.
Con il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi
In collaborazione con il progetto #tuoCarmine del Teatro Tascabile di Bergamo

Venerdì 21 maggio (in replica sabato 22 maggio)
PERFORMANCE | Ore 18.00, Quartiere Celadina
Ti voglio un bene pubblico
di e con Elisabetta Consonni in collaborazione con Sara Catellani - durata 90’
Ti voglio un bene pubblico è un gioco urbano che attraversa gli spazi pubblici e riflette su infrastrutture di divisione quali cancelli, muri, recinti. Tanto di quello che ci circonda è fatto di muri e recinzioni; capirne il senso, di volta in volta, è una pratica civile necessaria. Quando un muro smette di proteggere e comincia a dividere, segregare ed escludere? E quando a essere recintato è uno spazio pubblico di cui si limita l’accessibilità, quanto di pubblico rimane di quello spazio pubblico? Posto un muro, quanto di quello che c’è dietro non possiamo conoscere?
In collaborazione con Rete di Quartiere Celadina

Sabato 22 maggio
PERFORMANCE | Due repliche: ore 18.00 e 19.30, Daste
Dialogo terzo: In a Landscape
di CollettivO CineticO e Alessandro Sciarroni - durata 35’
In questo terzo capitolo del progetto Dialoghi della compagnia CollettivO CineticO, guidata da Francesca Pennini, Alessandro Sciarroni compone un brano coreografico il cui titolo prende ispirazione dall’omonimo brano di John Cage composto per “quietare la mente e disporla agli influssi divini”. Come in altri lavori, In a Landscape intende ricucire una relazione empatica con lo spettatore, quasi una nuova forma di tenerezza, attraverso qualcosa di leggero e misterioso nell’ostinazione della ripetizione, qualcosa che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica e all’ostinazione dell’azione che stanno compiendo.
Iniziativa di Festival ORLANDO e Festival Danza Estate.