FIFA – The International Festival of Films on Art 2024
Dopo il successo delle tre precedenti edizioni che, grazie all’invito di Palazzo Grassi, per la prima volta in Italia presentavano una selezione di film tratta da FIFA, il festival di Montreal torna a Venezia con un cartellone di titoli, tra corto e lungo metraggi, distribuiti su 4 serate
Comunicato stampa
Da giovedì 3 a domenica 6 ottobre 2024 per il quarto anno consecutivo, Palazzo Grassi invita il Festival International du Film sur l’Art (FIFA) di Montreal a presentare una rassegna di film al Teatrino, pensata appositamente per il proprio pubblico, che comprende dodici proiezioni distribuite lungo quattro serate. Si tratta dell’unico appuntamento al di fuori dei confini canadesi per il festival FIFA di Montreal, che ha scelto Palazzo Grassi per presentare in Europa una selezione di titoli tratti dalla sua ultima edizione. Il programma include corti e lungometraggi che trattano le arti visive, l’architettura, la danza, la performance, l’arte urbana, l’arte multimediale o che si strutturano come ricerche e ritratti dedicati ad autori e artisti di diversi ambiti espressivi. Da oltre quattro decenni la rassegna canadese è impegnata nel sostegno e nella divulgazione delle produzioni filmiche legate alle arti e approda in Europa grazie alla collaborazione con Palazzo Grassi, Pinault Collection.
Il programma pensato per questa nuova edizione propone una selezione di film organizzati per temi. Si parte giovedì 3 ottobre alle ore 18.00, con una serata dedicata al “Fashion Sustainability” che include due proiezioni: “Ancestral Threads” di Sean Stiller (Canada, 2023, 12 min), che racconta l’impegno della modella e attivista Joleen Mitton nel trasformare la moda in un mezzo di cura e sostegno per la comunità indigena di Vancouver, seguito da “Fashion Reimagined” di Beckly Hutner (UK / USA, 2022, 100 min), che ha invece come protagonista la designer Amy Powney, fondatrice di Mother of Pearl, iconico brand che lavora nel segno della sostenibilità.
Si prosegue venerdì 4 ottobre, sempre alle ore 18.00, con un cartellone che si focalizza su “Art Architecture Politics” e presenta: “Big Bang Henda” di Fernanda Polacow (Portogallo / Angola, 2023, 20 min), un documentario-poesia- manifesto sul lavoro dell'artista angolano Kiluanji Kia Henda, e “Skin of Glass” di Denise Zmekhol (Stati Uniti / Brasile, 2023, 1h 29 min) in cui la regista arabo-brasiliana incontra la comunità di homeless che ha trovato casa nella grande “Pele de vitro”, progettata da suo padre, l’architetto Roger Zmekhol, per costruire un ritratto del Brasile contemporaneo contestualizzando il suo declino storico a livello economico e le evoluzioni della sua società negli ultimi decenni.
Sabato 5 ottobre si inizia prima, alle ore 17.00, con cinque cortometraggi incentrati sul tema “Art Environment Nature”. “Interior da terra” di Bianca Dacosta (Francia / Brasile, 2022, 18 min) avvia la serata, si tratta di un film che scava nelle profondità del suolo della Foresta Amazzonica rivelando le gravi aggressioni che questo immenso habitat naturale e le sue popolazioni subiscono. Segue “Alerce” di Enrique Ramirez (Francia / Cile, 2017, 6 min) che è invece un viaggio contemplativo nel cuore del Parco Nazionale Alerce Costero, nella regione di Los Ríos, nel Cile meridionale, dove si trova l'albero più antico del continente, che ha più di 5.400 anni. “Fragile Monument” di Virginie Laganière e Jean-Maxime Dufresne (Canada, 2022, 10 min) vede come protagonista il fragile ghiacciaio del Rodano, la cui superficie è in diversi punti ricoperta da dei mosaici tessili che hanno lo scopo di proteggerlo dal sole, al fine di ridurne lo scioglimento: un 2 eloquente emblema dei tentativi umani di controllare il paesaggio che fa luce sul nostro complesso rapporto con una natura alterata. “La noirceur souterraine des racines” di Charles-André Coderre (Canada, 2023, 10 min) è strutturato come un trittico in 16mm che ricorre a diverse tipologie di ripresa analogica per raccontare l’invisibile esperienza di vita delle pietre. “Green Over Gray: Emilio Ambasz” di Francesca Molteni e Mattia Colombo (Italia, 2023, 55 min), unico film italiano in programma, racconta la vicenda di Emilio Ambasz, pioniere dell’architettura verde e del dibattito internazionale sul clima. FIFA al Teatrino di Palazzo Grassi si conclude domenica 6 ottobre con un cartellone all’insegna di “Documentaries. Artists’s portratis” che si articola in tre proiezioni a partire dalle ore 17.00. Si inizia con “D'une peinture... à l'autre” di Georges Schwizgebel (Francia / Svizzera, 2023, 3 min) che offre un viaggio nel mondo della pittura attraverso due opere che trattano il medesimo tema, realizzate a mezzo secolo di distanza: “Olympia” (1863) di Édouard Manet e “La Blanche et la Noire” (1913) di Félix Vallotton. A seguire, “Georgia O’Keeffe: une artiste au Far West” di Evelyn Schels (Francia,
2021, 52 min) traccia un ritratto della grande pittrice Georgia O'Keeffe (1887-1986), icona dell'arte americana, e “Mark Rothko, la peinture vous regarde” di Pascale Bouhénic (France, 2023, 52 min) racconta invece una figura chiave del XX secolo, che ha creato con la pittura più astratta possibile una rappresentazione del dramma umano. Il calendario completo della stagione culturale è disponibile sul sito di Palazzo Grassi, alla pagina “calendario”.
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