Filipa César / Luis Henderson – The Opal and the Sunstone
L’intervista a Roque Pina, il guardiano del faro di Cabo da Roca, diviene il punto di partenza per un’indagine che esplora il modo in cui le tecnologie ottiche – ampiamente sviluppate in campo militare e coloniale – hanno trasformato profondamente il modo di leggere, governare e “possedere” visivamente il mondo.
Comunicato stampa
L’intervista a Roque Pina, il guardiano del faro di Cabo da Roca – situato all’estremità occidentale del continente europeo - diviene il punto di partenza per un’indagine che esplora il modo in cui le tecnologie ottiche - ampiamente sviluppate in campo militare e coloniale - hanno trasformato profondamente il modo di leggere, governare e "possedere" visivamente il mondo. Partendo dalle lenti Fresnel di questo faro - creato dall'uomo per far luce sull’ignoto - sino ad arrivare ai sistemi globali di navigazione satellitare GPS, gli artisti muovono una critica verso la costruzione occidentale della conoscenza e della comunicazione, basata sulla proiezione della luce, di cui il pensiero illuminista settecentesco incarna perfettamente i desideri.
Incorporando immagini in 16mm, digitali, CGI, il film mappa così una traiettoria tecnologica: dai vecchi metodi di navigazione ottica ai nuovi algoritmi di localizzazione; dalla proiezione singolare alle visioni satellitari multi-prospettiche. E ci si domanda, in ultima battuta, quale possa essere oggi il ruolo del faro e del suo guardiano, dal momento in cui tutto il sistema di funzionamento e sorveglianza si è automatizzato.
Tessendo quindi un dialogo live, Luis Henderson alterna la sua voce a quella di Filipa e di Roque, ripercorrendo i recenti risultati del progresso tecnologico in campo ottico e analizzando le ragioni anche in termini metaforici, che hanno portato così ad un'obsolescenza del faro, svuotato della sua funzione originale di oggetto di controllo potente e onnicomprensivo, e divenuto puro luogo mitico e defunto.