Filippo de Pisis – Diario senza date

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - VILLA FRANCESCHI
Via Gorizia 4, Riccione, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Tutti i giorni dalle ore 20 alle 24

Martedì e giovedì anche dalle 10 alle 13

Chiuso lunedì SERVIZI E INIZIATIVE COLLATERALI (su prenotazione)

Tutti i giovedì e i sabati ore 21 visita guidata gratuita

Tutti i giovedì ore 22 degustazione enologica e concerto (Villa Mussolini)

Tutti i martedì ore 21 laboratorio per ragazzi (Villa Franceschi)

Vernissage
28/06/2012
Biglietti

€ 5,00 intero € 4,00 ridotto € 4,00 gruppi (minimo 10 persone) Ingresso ridotto dagli 8 ai 14 anni e dai 65 anni Ingresso gratuito fino agli 8 anni SERVIZI A PAGAMENTO € 5,00 degustazione enologica e concerto del giovedì € 5,00 laboratori per ragazzi (ingresso alla mostra gratuito)

Artisti
Filippo De Pisis
Generi
personale, arte moderna

Un prezioso omaggio all’opera del maestro Filippo de Pisis (1896-1956) protagonista indiscusso dell’arte europea del Novecento, un autore colto e sensibile e dal gusto estremamente raffinato, capace di reinventare i generi – natura morta, paesaggio, ritratto di figura – in una scrittura pittorica assolutamente nuova, sospesa fra la cultura figurativa francese e la metafisica italiana.

Comunicato stampa

Villa Franceschi, la Galleria d’ Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Riccione, propone per la prossima stagione estiva un prezioso omaggio all’opera del maestro Filippo de Pisis (1896-1956) protagonista indiscusso dell’arte europea del Novecento, un autore colto e sensibile e dal gusto estremamente raffinato, capace di reinventare i generi – natura morta, paesaggio, ritratto di figura – in una scrittura pittorica assolutamente nuova, sospesa fra la cultura figurativa francese e la metafisica italiana.

La mostra assume una rilevanza particolare per Riccione, ricorrendo quest’anno il 90° anniversario dell’istituzione del Comune che la Galleria di Villa Franceschi intende appunto celebrare indagando fatti, personaggi e situazioni che hanno segnato profondamente la storia dell’arte italiana ed europea del secolo scorso, e che coinvolgono in qualche misura anche l’identità storica e culturale della Perla Verde e del suo territorio.

La riviera romagnola entra presto nell’esperienza del ferrarese Filippo de Pisis, non soltanto come luogo di villeggiatura estiva, ma prima ancora come ‘attrazione’ letteraria. Come è noto, la poetica pascoliana rappresenta un punto di riferimento importante nella fase di formazione dello scrittore e del pittore.

L’artista ha avuto fin dall’adolescenza una lunga frequentazione con i lidi adriatici: nell’agosto del 1916 è a Riccione “in un buco di villa”, come scrive all’amico Ravegnani, avendo “davanti un mare azzurro e variabilissimo e dietro colli sereni e pieni d’incanto”. Dalla metà degli anni Trenta e durante il successivo decennio sarà di frequente a Riccione, a Rimini e a Cesenatico, ospite dell’amico poeta e scrittore Marino Moretti, esercitando un fascino tutto particolare nei confronti di una generazione di giovani artisti romagnoli di buona formazione naturalistica.

La mostra si propone di illustrare l’itinerario figurativo del grande artista, che inizia a prendere gradualmente forma personale nei primi anni Venti e nel quale il paesaggio adriatico e le nature morte marine hanno un posto certamente di rilievo accanto alle vedute urbane delle sue città adottive -Parigi, Milano, Venezia- agli interni ed alle figure.

Il percorso espositivo si snoda tra le sale di Villa Franceschi e quelle di Villa Mussolini, in ambienti altamente suggestivi, nei quali si può rivivere l’atmosfera della riviera tra le due guerre: quella vissuta direttamente da Filippo de Pisis, descritta minuziosamente nei suoi diari, nelle sue lettere e che filtra in tantissime sue opere pittoriche.

L’influenza esercitata da Filippo de Pisis sull’ambiente artistico romagnolo viene richiamata in una curiosa appendice della mostra dedicata a Giovanni Sesto Menghi, forse l’artista che più di altri (Bonini a Rimini, Morigi a Cesena, Tremonti a Faenza, per citarne alcuni) ha fatto proprio il linguaggio sofisticato della “stenografia pittorica” del maestro.

L’esposizione è curata da Claudio Spadoni e Daniela Grossi, Responsabile di Villa Franceschi, con la collaborazione di Guido Candela, Alessandro Giovanardi e Orlando Piraccini dell’Istituto regionale per i beni culturali. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale e comprende anche contributi di Francesca Melania Marini.

Con la rassegna dedicata a Filippo de Pisis, Villa Franceschi prosegue il proprio ciclo di esposizioni specificamente dedicate ai maestri e all’approfondimento di aspetti e momenti salienti dell’arte del Novecento, intrapreso dal museo fin dalla sua fondazione nel 2005.

Per citarne alcune ricordiamo gli ‘omaggi’ a Virgilio Guidi e ad Aldo Borgonzoni, cui ha fatto seguito la rassegna “Modigliani. La vita del genio” realizzata in collaborazione con il Modigliani Institut di Parigi, quindi la mostra “60 e dintorni. Nuovi miti e nuove figure dell’arte”, che ha inteso offrire uno spaccato del periodo che va dalla fine degli anni ‘50 ai primi anni ’60 e la rassegna “Sogni di carta” con le oltre settanta opere di importanti artisti del Novecento.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Riccione in collaborazione con l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, abituale partner delle iniziative di Villa Franceschi, e beneficia del Patrocinio della Provincia di Rimini.