Flavio Favelli – Raffaello 500
Contestualmente al Museo, verrà presentata l’opera site-specific Raffaello 500 di Flavio Favelli.
Comunicato stampa
Venerdì 14 maggio alle ore 17.00 inaugura a Bologna, in via Curiel 13/d, Museo Spazio Pubblico, un luogo di cultura a carattere transdisciplinare, intergenerazionale e plurale.
Nato da un’idea di Luisa Bravo, studiosa, imprenditrice sociale e attivista, Museo Spazio Pubblico è un progetto di City Space Architecture, associazione culturale senza scopo di lucro, e di Genius Saeculi, impresa operante nel campo delle Digital Humanities.
Museo Spazio Pubblico promuoverà attività di ricerca, programmi di residenze, conferenze, mostre, workshop, dialoghi multiculturali, performance artistiche e si configurerà come un laboratorio permanente di innovazione scientifica per attività di formazione e per l’ideazione di progetti e iniziative che sperimentano metodologie all’intersezione tra tecnologia, arte e architettura.
Contestualmente all’apertura del Museo, verrà presentata l’opera site-specific Raffaello 500 di Flavio Favelli, un intervento dell'artista pensato per lo spazio: un grande dipinto a tempera su soffitto (cm 362 x 925) che riproduce, a mano libera, l’immagine della celebre banconota da 500.000 lire dedicata a Raffaello. Scrive Favelli: “Considerata dai numismatici un vero capolavoro, sia dal punto di vista artistico che da quello della sicurezza contro le contraffazioni, le 500mila lire è la banconota meno conosciuta e con la più bassa circolazione della storia della Repubblica, l’ultimo taglio prima dell’avvento dell’euro. […] La banconota italiana col più alto valore, le 500mila lire, è quindi rappresentata da Raffaello Sanzio, generalmente identificato come l’artista più spirituale. Il denaro, con la sua realtà concreta, inconscia, simbolica e psichica, è, oltre che lo sterco del demonio, l’angelo custode del genere umano, proprio come quello che appare nell’opera. Non è la prima volta che propongo una pittura su muro di banconote, ma in ambito pubblico ho spesso avuto contrasti e censure: l’ambiguità del denaro, il fare buoni affari, come sentenziava Andy Warhol, è tanto raccomandato e desiderato, quanto, se rappresentato, evitato come ambiguo e denso di ombre. Ma è proprio questo il terreno dell’artista, che tenta di dare, anche se contrastato e censurato dagli stessi adoratori del denaro, un differente punto di vista.”
Testo alternativo
Alle ore 18.00 Flavio Favelli discuterà l’opera insieme a Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e a Claudio Musso, docente dell’Accademia di Belle Arti di Bergamo e curatore indipendente. La conferenza si potrà seguire in presenza (ingresso libero fino a esaurimento posti) e in diretta streaming sulla pagina Facebook @museospaziopubblico.
Il Museo Spazio Pubblico è un luogo espressamente pensato per creare opportunità di incontro, di studio e di approfondimento, di condivisione e di discussione. Esso stesso si configura come un “intervento” atipico sul territorio, nato dalla volontà di porsi come possibile centro di aggregazione attiva per il quartiere Porto-Saragozza e non solo: uno spazio aperto, in dialogo con il mondo, capace di intercettare e interpretare i grandi temi della globalità. Esemplare in tal senso è la proposta del “parklet” esterno (inaugurato il 4 ottobre 2020), vale a dire uno spazio di sosta pedonale senza scopo di lucro ricavato in sostituzione di tre posti auto, arredato con sedute e immerso nel verde di piante e arbusti, e dotato di wi-fi gratuito, ovvero la creazione di uno spazio pubblico temporaneo a disposizione di tutti i cittadini per piccoli eventi e iniziative a carattere sociale.
Le prossime iniziative del Museo Spazio Pubblico prevedono il coinvolgimento di artisti italiani e internazionali, nell’ambito dei progetti promossi da City Space Architecture, con riferimento in particolare al progetto europeo A-Place. Linking places through networked artistic practices, co-finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea, di cui City Space Architecture è partner e leader italiano – www.a-place.eu.
In particolare (in corso di definizione):
Eventi e mostra, Visioni Urbane / Urban Visions. Beyond the Ideal City, Festival cinematografico indipendente (www.visioniurbane.stream)
Evento e mostra, Senegal/Sicily, di Alberto Amoretti e Giovanni Hänninen (www.hanninen.it)
Evento performativo, Silence Meal, di Nina Backman (silenceproject.fi)
Presentazione del libro The Fountains of Za’tari di Margherita Moscardini, in collaborazione con Collezione Maramotti, Reggio Emilia (www.collezionemaramotti.org)
City Space Architecture è un’associazione culturale senza scopo di lucro con sede a Bologna, ma di respiro internazionale, formata da professionisti, studiosi, accademici, artisti, cittadini e attivisti urbani uniti dall’interesse comune di promuovere un dibattito critico e costruttivo sulla cultura contemporanea della città, dell’urbanistica e dell’architettura, sia dal punto di vista teorico che attraverso progetti e azioni di tipo operativo, propositivo e formativo sul territorio nazionale e in ambito internazionale. Scopo principale dell’associazione è di promuovere la cultura dello spazio pubblico, con un approccio multidisciplinare, attraverso l’arte e l’architettura.
Dal 2016 City Space Architecture è partner di UN-Habitat, il programma delle Nazioni Unite sugli Insediamenti Umani, nell’ambito del Global Public Space Programme. È inclusa nel database delle Nazioni Unite, Dipartimento di Economia e Affari sociali, UN Department of Economic and Social Affairs’ Civil Society database, come ‘Civil Society Organization’. È inoltre uno stakeholder accreditato presso General Assembly of Partners (GAP) – Partners Constituent Group delle Nazioni Unite, nel working group ‘Research and Academia’. Nel 2016 City Space Architecture ha fondato The Journal of Public Space, in collaborazione con UN-Habitat, la prima rivista accademica, interdisciplinare e ad accesso aperto interamente dedicata allo spazio pubblico – www.journalpublicspace.org.
Dal 13 maggio 2013 City Space Architecture è iscritta all’Agenzia delle Entrate con il codice fiscale 91358070372, svolge unicamente attività senza scopo di lucro, non possiede partita IVA quindi non sviluppa attività commerciale. Dal 2013 è iscritta nell’elenco delle libere forme associative del Comune di Bologna.
www.cityspacearchitecture.org
Genius Saeculi è un’impresa che promuove programmi transdisciplinari e collaborativi, operando come centro di ricerca e formazione all’intersezione tra scienze sociali e umanistiche e ingegneria, scienza e tecnologia in riferimento all’ambiente costruito, sviluppando contenuti afferenti al campo delle Digital Humanities.
www.genius-saeculi.com
Il Museo Spazio Pubblico è curato da Luisa Bravo, ingegnere e urbanista, imprenditrice sociale e attivista per lo spazio pubblico. Insegna Urban Design all’Università degli studi di Firenze ed è Guest Researcher presso KTH Royal Institute of Technology, Centre for the Future of Places. Dopo il conseguimento del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Edilizia e Territoriale presso l’Università di Bologna (2008) ha lavorato molto all’estero in ambito accademico, in attività di ricerca post-dottorato e insegnamento, in qualità di (più significativi) Visiting Scholar presso IURD – Institute of Urban and Regional Development, University of California Berkeley (USA), Visiting Assistant Professor presso Lebanese American University a Beirut (Libano) e Adjunct Associate Professor presso Queensland University of Technology a Brisbane (Australia), e ha ottenuto premi e riconoscimenti a livello internazionale, tra cui l’Australia Award dal Governo Australiano, Department of Education and Training. Luisa è consulente del Global Public Space Programme di UN-Habitat, il programma delle Nazioni Unite sugli Insediamenti Umani, con cui collabora dal 2016 nell’ambito di The Journal of Public Space, prima rivista accademica, interdisciplinare e ad accesso aperto interamente dedicata allo spazio pubblico, che ha fondato e di cui è direttore responsabile. È stata keynote speaker e relatore a conferenze internazionali in oltre 30 paesi e ha partecipato attivamente a diversi summit delle Nazioni Unite, dove ha promosso e curato eventi e mostre, in collaborazione con stakeholders globali, tra cui Habitat III (Quito, 2016), 9th World Urban Forum (Kuala Lumpur, 2018), 10th World Urban Forum (Abu Dhabi, 2020). È membro dello Steering Committee e del team curatoriale del Padiglione Italia della 17° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, (opening il 22 maggio 2021) per il quale cura il progetto ‘Mapping Resilient Communities’ in collaborazione con UN-Habitat – www.comunitaresilienti.com.
Luisa è fondatore e presidente di City Space Architecture, associazione culturale senza scopo di lucro con sede a Bologna che promuove la cultura dello spazio pubblico a scala globale, ed è fondatore e amministratore unico di Genius Saeculi, impresa che opera nel campo delle Digital Humanities.
Curriculum esteso: www.cityspacearchitecture.org.