Floralia. Dialogo senza tempo
I fiori sono raccontati e narrati in questa mostra collettiva attraverso non poche declinazioni dell’attuale linguaggio dell’arte. Ventisette artisti: si va dalla fotografia alla pittura, alla scultura, alla poesia, alla performance.
Comunicato stampa
Sabato 8 aprile 2017 alle ore 18.00 si inaugura presso le Case Romane del Celio la mostra Floralia | Dialogo senza tempo, a cura di Antonietta Campilongo e Jada Mucerino, con il patrocinio del Ministero dell'Interno – Fondo Edifici di Culto, sotto l'alta sorveglianza del MiBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, in collaborazione con Spazio Libero soc. coop.soc.
Simboli per eccellenza di quanto vi sia di più fragile sul nostro pianeta, i fiori hanno esercitato un fascino continuo sullo sguardo degli artisti.
Quindi nel più reale territorio del linguaggio dell’arte, quale qui si propone, viene accarezzata l’idea di un recupero tematico che possa consentire una piena riconsiderazione di un genere di cui ha più volte abusato la pessima pittura, focalizzando l’attenzione su una tematica, quella floreale, spesso considerata minore. L’esposizione vuole porre l’attenzione sul fatto che non si tratta di un ritorno alle tradizionali nature morte di fiori, ma della presentazione di un rapporto tra uomo e natura pensato per il tramite dei fiori e reso per via metaforica.
I fiori sono raccontati e narrati in questa mostra collettiva attraverso non poche declinazioni dell’attuale linguaggio dell’arte. Ventisette artisti: si va dalla fotografia alla pittura, alla scultura, alla poesia, alla performance.
Il progetto, realizzato appositamente site specific per le Case Romane del Celio, è stato pensato come un’inclusione nello spazio architettonico delle Domus e una riflessione sulle dinamiche relative alla funzione e all’identità di un luogo, confrontando stratificazioni storiche con opere di arte contemporanea. Mettendo in relazione storia e contemporaneità, gli artisti traggono ispirazione con i luoghi della classicità. Attraverso il percorso espositivo emergerà il filo unico che unisce personalità diverse e che suggerisce la presenza di una vera tendenza dell'arte italiana del nostro tempo, implicita e trasversale: il dialogo con il passato.
Artisti
Foto: Rolando Attanasio, Rosella Barretta, Antonella Catini, Federica Cecchi, Carolina Ciuccio, Alexander Luigi Di Meglio, Patrizia Di Poce, Giò Di Sera, Letizia Girolami, Antonella Graziano, Valentina Lo Faro, Sebastiano Longo, Mat Toan, Roberta Moretti, Sandra Naggar, Paolo Paleotti, Pamela Pintus, Eugenio Rattà, Gerardo Rosato, Stefania Scala, Carmelo Tommasini, Annamaria Volpe, Lisa Yachia, Dina Zanfardino.
Poesia: Rolando Attanasio
Performance: artisti§innocenti, Barbara Lalle
artisti§innocenti: “Affiorare primario_elaborazioni di strutture spaziali in carta cinese”
Gli artisti§innocenti presentano variazioni performative a basso impatto e senza trama, concepite declinando in formule provvisorie fiori originati, trascritti e liberamente fatti sbocciare tra le rovine. Applicazioni inclusive di artisti e pubblico, producendo griglie storiche assimilabili alla scrittura della natura. Un campo di gioco sociale e un'umanità che si ritrova in abitazioni il cui destino ci trova presenti al loro interno, oggi.
artisti§innocenti: Petra Arndt, Davide Cortese, Roberta Guerrera, Meletios Meletiou, Armando Moreschi, Riccardo Marziali, Franco Ottavianelli, Brollo Lacenti, Giovanna Ranaldi e Daniele Villa Zorn, ...
Barbara Lalle: Aprir-Si
Performance di Barbara Lalle - Musica live Fabrizio Sagoni con la collaborazione di Carmen Minieri e Futura Marassi.
Barbara Lalle interpreta con voce e corpo i frammenti di un mondo letterario che sono stati linfa per lettori e artisti. Un inno aulico e mitologico, ma anche scanzonato, di quelle meraviglie, così stupefacenti nella loro delicatezza che quotidianamente la natura ci offre: i fiori. Celebrando l’eleganza, la raffinatezza e la leggerezza, un percorso di enormità simbolica fra paesaggi di petali, di semi e di foglie, di parole e musica.