Fluxus arte totale

Informazioni Evento

Luogo
FRAME ARS ARTES
corso Vittorio Emanuele 423, Napoli , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00

Vernissage
13/05/2022
Generi
arte contemporanea

In occasione del ’60 anniversario della nascita di Fluxus, FrameArsArtes e Pari&Dispari- Archivio, propongono la mostra FLUXUS – ARTE TOTALE.

Comunicato stampa

Il movimento internazionale Fluxus, promosso da George Maciunas, nasce nel 1962 anni con il Fluxus Internationale Festspiele Neuester Musik di Wiesbaden del 1962, rivoluzionando il linguaggio dell’arte e fondendo le istanze rinnovatrici culturali, sociali e politiche in un unico fronte d'azione. Fluxus, fortemente influenzato da Marcel Duchamp e dalle idee di John Cage sulla sperimentazione, perviene all’ARTE TOTALE, idea fondamentale per tutta l’arte contemporanea, con la contaminazione della pratica estetica, unendo diversi media e diverse discipline artistiche, performance, musica sperimentale/rumorismo pittura, fotografia, letteratura, teatro, danza. Gli artisti di tale movimento, abbandonando ogni concezione specialistica e ogni divisione tra le ideologie e le competenze, esprimono la casualità e la quotidianità delle cose: non si basano sullo studio di oggetti privilegiati ma rappresentano l’arte attraverso un concetto ludico, non basato su valori estetici, per concentrarsi su humor e non-sense per rappresentare il flusso continuo della vita quotidiana, per un’arte alla portata di tutti, nella quale ciascuno potesse riconoscersi. Per questa sua attenzione al pubblico il Fluxus conosce una diffusione planetaria, dall’America all’Europa, dal Giappone alla Corea e si estende presto anche in Italia. Tra i principali artisti, oltre a quelli presenti nell’esposizione, si ricordano Nam June Paik, Wolf Vostell, Daniel Spoerri, John Cage, Yoko Ono, Silvano Bussotti, Charlotte Moorman, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Joe Jones, Dieter Roth, Takako Saito, Bob Watts. Il legame tra il movimento Fluxus e l’Italia diventa molto stretto negli anni ‘70, quando gli artisti trovano collezionisti, editori, galleristi che con entusiasmo sostengono le loro produzioni. «Questa di Napoli sarà la prima mostra dedicata al movimento in Italia» afferma Paola Pozzi, gallerista e proprietaria della FrameArsAtes. Iniziative analoghe sono in programma in autunno a Genova e Udine mente sul portale del museo in rete Sandro Bongiani, con testa a Salerno saranno in visione, fino al 30 giugno, le opere di Ray Johnson nell’ambito dell’esposizione virtuale Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One, in collaborazione con la Biennale Internazionale 2022.

Tra questi spicca la figura di Rosanna Chiessi che è stata editrice, gallerista, promotrice di avanguardie artistiche e scopritrice di talenti. In cinquanta anni ha lavorato con artisti di tutto il mondo, in particolare dell’area concettuale italiana, poeti visivi, Azionismo Viennese, Fluxus, arte performativa e movimento Gutai. La collaborazione di Rosanna Chiessi con i principali artisti Fluxus, come un “flusso ininterrotto” scorrerà dai primi anni ’70 in poi. «La mostra è nata perché mia madre aveva un grande rapporto con Paola ed ha svolto un grande e importante lavoro tra Napoli e Capri – racconta Laura Montanari, figlia di Rosanna e curatrice del lavoro suo lavoro – In occasione di questo sessantennale e della riapertura post COVID della galleria, abbiamo pensato di mettere in mostra le edizioni d’arte prodotto tra gli anni ’70 e ’80 e di organizzare l’inaugurazione, simbolo di rinascita, nel mese di maggio che era quello in cui era nata Rosanna e nel quale organizzava sempre degli eventi».

L’esposizione FLUXUS – ARTE TOTALE, rivolta principalmente all’aspetto grafico, settore in cui Fluxus seppe esprimere proposte di grande novità, contribuendo a fondare la comunicazione visiva contemporanea, intende ricordare la personalità di Rosanna Chiessi e il suo rapporto con gli artisti Fluxus, attraverso una corposa selezione di opere ed edizioni preziose prodotte da lei con la sua casa editrice Pari&Dispari. Le edizioni, i multipli e i reperti delle performance sono spesso la sola concessione all’idea tradizionale di opera d’arte e rappresentano una testimonianza unica e fedele dello spirito di quel tempo e di quella cultura. In esposizione opere di 11 protagonisti storici del movimento come Eric Andersen, AY-O, Philip Corner, Dick Higgins, Milan Knizak, Alison Knowels (della quale in autunno si inaugurerà una personale a Berkeley), Jackson Mac Low, Ben Patterson, Emmett Williams e opere uniche di Giuseppe Chiari e Coco Gordon.