Fondazione Malutta – Amuse Bouche: 3° giro

Bea Vita presenta il terzo capitolo di “Amuse Bouche”, una mostra dedicata al collettivo Fondazione Malutta.
Comunicato stampa
Bea Vita presenta il terzo capitolo di "Amuse Bouche", una mostra dedicata al collettivo
Fondazione Malutta. Si tratta di un’esibizione work in progress che prevede l’accumulo
progressivo di oggetti ed elementi durante I sei mesi di permanenza della mostra, con il
moltiplicarsi continuo di opere e artisti presenti. Questa terza inaugurazione introduce nuovi lavori
degli artisti Alessandro Bevilacqua, Chiara Campanile, Veronica de Giovanelli, Enej Gala,
Alice Modenesi, Stefano Moras, Nežka Zamar, e aggiunge anche una nuova opera di
Aleksander Velišček. Queste opere si uniranno a questa collezione-banchetto in continua
espansione, completando e integrandosi ai lavori già esposti dal primo e secondo gruppo di
artisti: Ariele Bacchetti, Thomas Braida, Nina Ćeranić, Andrea Grotto, Bruno Fantelli,
Cristiano Focacci Menchini, Anna Furlan, Manuela Kokanović, Bogdan Koshevoy, Pierluigi
Scandiuzzi, Bianca Francesca Serafin, Aleksander Velišček, and Maria Giovanna Zanella.
“Le opere esposte rappresentano piatti, ingredienti e “banchetti” dipinti dagli artisti coinvolti,
ognuno con il proprio linguaggio visivo e poetico. Ma c’è di più: durante il tempo della mostra, il
numero di dipinti cresce, quasi come se il desiderio artistico e umano di “aggiungere” non si
esaurisse mai. Ogni settimana, nuovi piatti dipinti si aggiungono a quelli già presenti,
trasformando lo spazio espositivo in un banchetto in continua espansione, un’opera viva e
mutevole che rispecchia il nostro rapporto con il cibo, il piacere e l’accumulo. Questo percorso
espositivo invita lo spettatore a riflettere sul rapporto tra sazietà e fame, tra l’appagamento
e il desiderio di avere ancora. In un’epoca in cui il consumo e la produzione sono spesso
eccessivi, il continuo aumento dei dipinti diventa una metafora potente: quanto possiamo
accumulare prima di raggiungere un limite? Esiste davvero un limite al nostro desiderio?”
Fondata a Venezia nel 2013, Fondazione Malutta è composta da oltre trenta artisti provenienti
da diversi contesti culturali, età, lingue e pratiche creative. Questi confini, lungi dall’essere
limitazioni, diventano catalizzatori che il gruppo sfida e reinterpreta attivamente. La Fondazione
rappresenta una vivace confluenza di culture, generi e sensibilità, che arricchiscono e alimentano
la sua ricerca collettiva e dinamica. Spaziando attraverso molte geografie — dall'Albania e Serbia
all'Italia e Croazia, dalla Slovenia e Bulgaria alla Francia e Kosovo — gli artisti di Fondazione
Malutta convergono a Venezia. Questa città, proprio come l'arte stessa, resiste ai confini e
prospera nel movimento e nello scambio, riflettendo la sua vera essenza attraverso il suo ricco
commercio e la sua storia culturale. Attraverso esposizioni ed eventi innovativi, la Fondazione
celebra un patrimonio artistico dinamico e in continua evoluzione.
Alessandro Bevilacqua (Ravenna, 1996) è laureato in pittura presso Accademia delle Belle Arti di
Venezia. La sua ricerca artistica analizza la relazione intima tra la materia e il soggetto dipinto, la
familiarità, e la memoria. Il suo approccio meticoloso si concentra principalmente sulla pittura,
supportata da fotografia, scultura e altre tecnologie digitali.
Chiara Campanile è un’artista multidisciplinare le cui opere, spesso site-specific, utilizzano
diversi media (pittura, tessuti e suono) per affrontare questioni legate all’identità. Il suo lavoro
impiega il colore e la percezione come strumenti per analizzare il cervello, la psiche umana e le
relazioni. Ha esposto a livello internazionale, tra cui presso Monitor Gallery a Roma, il CERN a
Ginevra e il Cer Modern Museum ad Ankara. Membro di Fondazione Malutta, nel 2025 ha co-
fondato Sees Acid a Vienna.
Veronica de Giovanelli (Trento, 1989) vive e lavora a Bruxelles. Diplomata presso l’Accademia di
Belle Arti di Venezia, ha anche conseguito un MFA presso ENSAV La Cambre. Le sue opere sono
state esposte in istituzioni come il MART Museum, il KANAL-Centre Pompidou e la Boccanera
Gallery. Vincitrice di premi come il Prix Emma du Cayla-Martin e il Prix Laurent Moonens, il suo
lavoro è anche stato incluso all’interno di una monografia pubblicata dal MART Museum nel 2020.
Enej Gala vive e lavora tra Londra, Venezia e Nova Gorica. È diplomato in Pittura presso
l’Accademia di Belle Arti di Venezia e ha completato il Royal Academy Schools di Londra. La sua
pratica esplora la materialità e l’alterità attraverso burattini, scultura e installazioni, mettendo in
discussione le prospettive tradizionali sull’arte, l’artigianato e altre forme di produzione. Ha
esposto presso Toast Project Space, Almanac, TJ Boulting e Marlborough Gallery, tra gli altri.
Alice Modenesi è un’artista con una preparazione in restauro, formatasi presso la Scuola Grande
San Giovanni Evangelista di Venezia. Ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nel
2016, collaborando con il Padiglione Albanese sotto la curatela della Fondazione Malutta. Tra le
sue mostre più importanti figurano “One of Us” con Casa delle Ragazze a Treviso, curata da Carlo
Sala e Rachele Maistrello, “I 1000, Garibaldi event” a Venezia e “Crepaccio - Casa delle Ragazze”
a Milano, curata da Caroline Corbetta.
Stefano Moras Pordenone, 1985) è un artista visivo basato a Bruxelles, dove collabora con
l’Open Earth Foundation. Si è laureato in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo all’Accademia di
Belle Arti di Venezia (2012). La sua pratica si è sviluppata in contesti internazionali, con residenze
presso KAT-Sugar Refinery Art Village (Taiwan), Reopening Boxes (Bruxelles), Progetto Borca
(Italia) e una collaborazione ancora in corso con Dolomiti Contemporanee.
Aleksander Velišček (Šempeter pri Gorici, 1982) è un artista visivo contemporaneo laureato in
Arti Visive e Performance presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua ricerca artistica si
concentra su temi sociali, politici e culturali, esplorando la relazione tra identità, memoria e
presente. Co-fondatore di Fondazione Malutta, ha partecipato a importanti residenze artistiche
(Fondazione Bevilacqua La Masa, Viafarini, Dolomiti Contemporanee, Cité Internationale des Arts)
ed esposto in numerosi contesti internazionali.
Nežka Zamar è un’artista interdisciplinare che vive tra Vienna, Venezia e Lubiana. La sua pratica
mette in discussione i limiti dell’identità e dell’individualità del linguaggio, espandendo lo spazio
tra materialità e concetto. Diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha studiato
anche alla Mimar Sinan Fine Arts University di Istanbul. Co-fondatrice di Sans Acid, ha esposto a
livello internazionale e partecipato a importanti residenze e progetti, tra cui la Biennale di
Architettura di Venezia e la Mediterranea Young Artists Biennale.