Fondo fratelli Sissa
In esposizione libri antichi, riviste, documenti, fotografie e un video.
Comunicato stampa
La Costituzione e la promozione del Fondo Fratelli Sissa a Pegognaga è una delle azioni del Progetto DOMInUS, Distretto Culturale promosso e realizzato da Fondazione Cariplo e gestito da Consorzio Oltrepò Mantovano.
Per il territorio dell’Oltrepò mantovano, e per Pegognaga in particolare, la costituzione dell’archivio è iniziativa di grande rilevanza culturale perché i fratelli Sissa , con la loro opera e la loro storia, sono portatori di tutte quelle istanze che fondano le basi teoriche del progetto DOMInUS: l’idea cioè che l’Oltrepò sia una riserva del Novecento che nasconda ancora oggi aspetti inesplorati da ricercare e scoprire.
Il patrimonio del Fondo Fratelli Sissa, che riunisce per la prima volta materiali di Giuseppe, Ugo e Giulio Sissa, è attualmente conservato presso il Centro Culturale Livia Bottardi Milani di Pegognaga e si costituisce come archivio grazie alla disponibilità di Clelia Sissa - figlia di Giuseppe ed erede di riferimento per il Comune di Pegognaga e il Consorzio Oltrepò Mantovano - e ad una donazione, che risale agli anni Ottanta, di Teodora Olga Sammartini, moglie di Ugo Sissa. Il Fondo è composto da più di tremila documenti tra manoscritti, dattiloscritti, articoli, libri e riviste, duemila immagini fotografiche tra diapositive, negativi, stampe e una consistente collezione di riviste di architettura - tra le più prestigiose testate nazionali ed internazionali relativa agli anni Sessanta e Settanta -, arte e cataloghi di numismatica.
Mentre proseguono i lavori sul patrimonio, è previsto un ciclo di aperture straordinarie del Fondo, a cura di Benedetta Alfieri, direttore scientifico del progetto, per festeggiare il raggiungimento di una prima importante fase del progetto: la schedatura, tramite Archimista, ultimo ed aggiornatissimo open source della Regione Lombardia per gli archivi, dei materiali riguardanti la ricerca storica sul territorio dell'Oltrepò mantovano a cui Giuseppe Sissa, primogenito dei fratelli Sissa e autore della Storia di Pegognaga, dedicò un costante e qualificato impegno.
L'apertura straordinaria dal tema Matilde di Canossa nel patrimonio del Fondo Fratelli Sissa declina, attraverso una visita guidata e un percorso studiato tra i beni culturali presenti in archivio, l’interesse -durato quasi quarant’anni di studio - di Giuseppe Sissa verso la figura storica della Gran Contessa. Oltre ai numerosi interventi su stampa mantovana e riviste specializzate, Giuseppe Sissa contribuì, nell’immediato dopoguerra, al rilancio del tema canusino e negli anni Sessanta partecipò a quell’importante ciclo di convegni di studi matildici nel reggiano-modenese che segnò una tappa importante nella storiografia del casato dei Canossa.
“Dopo il terremoto, - dichiara il Sindaco di Pegognaga, Dimitri Melli - Pegognaga conferma la propria vocazione ad agire per la ricostruzione. L’apertura straordinaria dell’archivio dei fratelli Sissa è una buona notizia perché contribuisce a rinsaldare quel senso di identità che contraddistingue il nostro Comune. La valorizzazione dell’opera dei fratelli Sissa, di Giuseppe in particolare, che ha dedicato tanta attenzione a Pegognaga, è un importante momento per tutta la comunità”.
“Il patrimonio culturale di Pegognaga, una delle priorità di questa Amministrazione, si arricchisce grazie al Fondo Fratelli Sissa e grazie agli eredi che ne hanno così generosamente disposto. L’apertura straordinaria è una prima tappa di valorizzazione che - aggiunge Vanni Marchetti, Assessore alla Cultura – si inserisce nel complesso sistema culturale che Pegognaga offre. I fratelli Sissa, che hanno attraversato il secolo scorso con diversi interessi, formazioni e professioni sono un esempio significativo di come il Novecento abbia fortemente caratterizzato la storia mantovana e il territorio dell’Oltrepò Mantovano. Questa Amministrazione è orgogliosa di conservare un patrimonio così importante.”
“Il Fondo Fratelli Sissa di DOMInUS – dichiara il Presidente del Consorzio Oltrepò Mantovano, Alberto Manicardi - riguarda certamente Pegognaga ma anche tutto il territorio dell’Oltrepò mantovano e la sua importanza risiede sia materiale acquisito sia nella metodologia con la quale si stanno svolgendo i lavori”.
La visita guidata si svolgerà con il gruppo di lavoro del Fondo.
Per accedere all’archivio è necessaria la prenotazione dal 18 marzo 2013 a [email protected]
Le aperture sono previste per venerdì 12 e 19 aprile, 3 e 10 maggio
con il seguente orario: 14.00-18.30/20.30-22.30
NOTA BIOGRAFICA
Giuseppe Sissa, 27/11/1909 – 25/02/1995. Si laurea in Fisica nel 1933 al Collegio Ghislieri di Pavia e si specializza in Metallografia presso il Politecnico di Milano, a cui si aggiunge un periodo di ulteriore specializzazione in Germania. Inizia a collaborare con le acciaierie Falck. Dopo un periodo dedicato alla divulgazione scientifica, manifesta interesse e passione per la storia dell’Oltrepò mantovano e, in particolare, per Matilde di Canossa. La Storia di Pegognaga e Storia di Gonzaga, insieme a molti altri interventi apparsi su quotidiani e riviste (La Gazzetta di Mantova, Civiltà mantovana, Quadrante padano, ecc.), sono tra le pubblicazioni più ricordate. Pubblica inoltre, in vita, alcune prove di scrittura quali Il sole sul lago per Guanda e una serie di brevi racconti Piccole storie per domani. Negli anni Sessanta, insieme ad altri cittadini di Pegognaga, è il fondatore di una delle prime attività produttive industriali di Pegognaga, la Fornace Ca’ Rossa. Negli stessi anni, è nominato Ispettore Onorario ai monumenti e antichità e il Comune di Mantova gli conferisce la medaglia d’oro di Benemerito della Città. E’ socio del Rotary Club e membro attivo e stimato dell’Accademia Virgiliana, in qualità di presidente della Classe di Scienze Morali.
Paolo Sissa, 09/09/1911 – 3/12/1928. Studente liceale, muore in giovanissima età.
Ugo Sissa, 03/05/1913 – 17/09/1980. Frequenta la Scuola Superiore di Architettura di Venezia e poi dal 1935 prosegue gli studi a Roma all’Istituto Superiore di Architettura. Contemporaneamente si diploma al Corso di Scenografia al Centro Sperimentale Cinematografico. Nei primi anni ’40, rispondendo ad un’inserzione de Il Messaggero, lavora all’Olivetti di Ivrea dove progetta con Marcello Nizzoli le case per operai a Canton Vescovo. Progetta lo spaccio aziendale di Ivrea (non realizzato a causa della guerra) e il negozio Olivetti a Roma in Via del Tritone. Tra il 1944 e il ’45 si interessa alla pittura e iniziano le prime esposizioni.
A cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta torna a vivere a Roma e riprende l’attività di architetto, l’incontro con l’ambiente chiarista e la frequentazione dell’ambiente artistico romano ravvivano tuttavia il suo interesse per la pittura. Nel 1953 parte per Baghdad come Capo Architetto del Developement Board of Iraq e l’anno successivo esegue progetti per conto del governo iracheno. Si dedica in questo periodo all’archeologia e alla fotografia. Nel 1955 rientra in Italia e aderisce come architetto al gruppo Mac/Espace. Tra il ’57 e il ’58 riprende i contatti con gli artisti romani ma torna a Baghdad nel 1957 come capo architetto del Summer resort department. Con la caduta della monarchia irachena torna definitivamente in Italia. Nei primi anni Sessanta lascia Roma per stabilirsi a Venezia. Abbandona la professione di architetto per dedicarsi ai suoi studi e alla pittura e tra il ’65 e il ’67 l’attività espositiva inizia in modo continuativo fino alla fine degli anni ’70.
Giulio Sissa, 22/09/1920 – 12/03/1954. Si laurea in Giurisprudenza e si avvia alla professione di avvocato. Manifesta precocemente il suo interesse per la scrittura e l’attualità occupandosi di recensioni cinematografiche e di cronaca nera per la Gazzetta di Mantova. Scompare prematuramente a 34 anni.