For Your Eyes Only
La galleria annarumma si conferma come uno dei più attenti e dinamici spazi dedicati all’arte giovane internazionale ed inaugura in via Carlo Poerio 98 Napoli,la collettiva For Your Eyes Only con cinque artisti individuati appositamente per questa occasione.
Comunicato stampa
La galleria annarumma si conferma come uno dei più attenti e dinamici spazi dedicati all’arte giovane internazionale ed inaugura in via Carlo Poerio 98, la collettiva For Your Eyes Only con cinque artisti individuati appositamente per questa occasione: Justin Beal (USA 1978), Annie Lapin (USA 1978), Seth Pick (UK 1985), Josh Reames (USA 1985) e Keith J.Varadi (USA 1985).
Questi artisti forse hanno ben poco in comune salvo la giovane età ed il mezzo espressivo individuato che è la pittura. Unica eccezione in tal senso è Justin Beal che è sebbene sia uno scultore, non disdegna l’utilizzo di altri media come ad esempio la fotografia di cui è presente un valido esempio in mostra.
Annie Lapin infatti presenta due dipinti di medie dimensioni chiari esempi della sua ricerca sul paesaggio inteso come standard classico della pittura, ma rivisitato e riproposto fino ad arrivare alla sua negazione.
Seth Pick l’unico figurativo in mostra, realizza torbidi dipinti nei stravolge i suoi soggetti rendendoli irriconoscibili in ossequio ad una tradizione già consolidata che da Francis Bacon arriva fino ad Adrean Ghenie. Josh Reames da Chicago è il più pop tra gli artisti presenti in mostra, ma oggetto della sua pittura non sono i beni di consumo come la cultura americana impone, ma tutto il linguaggio grafico fatti di caratteri e segni che i vari software mettono a disposizione di chiunque abbia un computer. Infine Keith J. Varadi per il quale dipingere non è uno sfacciato rappresentare anzi egli spesso “nasconde” quanto dipinto. Ad essere intrise di colore infatti è il retro delle tele senza imprimitura, le quali proprio perché permeabili lasciano trasparire i colori ad olio in un gioco impressionistico molto efficace.
Giovani artisti quindi pronti a tradire anche le più elementari regole della più tradizionale delle arti visive, nella speranza che ciò possa dar luogo ad un linguaggio rinnovato. Una sfida avvincente che coinvolge principalmente giovani americani i quali finora si sono dimostrati tra i più temerari ed intraprendenti in quest’opera di rinnovamento della pittura.