Foresta Bianca
Un racconto corale del territorio di Rosignano Marittimo
attraverso le fotografie di famiglia e le storie dei suoi abitanti.
Comunicato stampa
Foresta Bianca è un luogo dove raccontarsi,
ogni foto di famiglia una foglia, ogni storia di vita un albero
Comunicato Stampa
Un album di famiglia di un intero territorio. Circa 150 fotografie originali, destinate a diventare molte di più, in bianco e nero, a colori, ma anche virate seppia o magenta, a seconda dell’età. Scatti imperfetti di un tempo anche non lontano in cui il digitale e Photoshop erano fantascienza. Immagini e parole, raccolte nelle didascalie che accompagnano le foto, che costruiscono un racconto corale capace di restituire la fragranza di vite in apparenza come tante e che pure ci sorprendono per la bellezza che lasciano intravedere attraverso una frase o un’immagine cara.
Queste fotografie raccontano storie personali e di vita quotidiana, sono immagini di famiglia, istantanee scattate spesso anche senza troppa cura, che nel percorso espositivo fissano tappe per tracciare un ritratto collettivo di un luogo dalla tante identità, come quello del comune di Rosignano Marittimo e delle sue sette frazioni. L’immagine diventa il punto di partenza per narrare un tempo e una storia.
Foresta Bianca, è il titolo della mostra in programma a castello Pasquini di Castiglioncello (LI) dal 14 giugno al 7 luglio 20113, momento conclusivo di un progetto durato due anni e realizzato da Armunia in collaborazione con il Comune di Rosignano Marittimo con il sostegno della Regione Toscana, ideato da Matteo Balduzzi, curatore di progetti di arte pubblica, e dal sociologo Stefano Laffi, in media partnership con Rai Radio3 e Il Tirreno.
Da due anni infatti giovani raccoglitori di storie selezionati per il progetto, hanno incontrato gli abitanti di Castelnuovo della Misericordia, Gabbro, Nibbiaia e Rosignano Solvay, e quindi di Rosignano Marittimo, Vada e Castiglioncello, raccogliendo foto di famiglia e facendosi raccontare storie che adesso, grazie alla mostra, diventano “bene comune”, opportunità per tracciare il profilo di un’identità che muta nel tempo senza perdere la memoria. Le fotografie di famiglia sono l’occasione per innescare la pratica del racconto, ma anche per scoprire una nuova estetica che risponde ai canoni dell’immagine “inaspettata”.
Le fotografie saranno esposte in cornici bianche formato A4 e saranno accompagnate da fogli bianchi dello stesso formato, con didascalie che le illustrano attraverso frammenti di racconti. Come in una sorta di grande blog, i visitatori potranno interagire portando le proprie fotografie che saranno incorniciate e esposte in mostra. Saranno loro stessi a decidere dove e a descriverne le didascalie sui fogli bianchi. Così come una sorta di gioco del domino, la mostra crescerà e il lato privato potrà combaciare con quello collettivo.
Il libro “Di mare e di terra, di amore e di fabbrica” curato da Matteo Balduzzi e Stefano Laffi, edizioni Quodlibet, raccoglie 48 storie, una selezione delle oltre 90 raccolte durante il progetto, e altrettante fotografie. Si tratta di un grande racconto a più voci in cui si intrecciano la matrice individuale, autobiografica, e quella collettiva, sociale. Le vicende del territorio di Rosignano Marittimo e dei suoi abitanti incrociano naturalmente temi e avvenimenti della storia dell’Italia fino alla più stretta attualità.
IL PROGETTO
Foresta Bianca – foresta perché ogni persona è come un albero che nel tronco nasconde la sua storia, bianca come la pagina che aspetta di essere scritta e come le spiagge che hanno reso noto il comune e le sue spiagge.
Il progetto pubblico di Matteo Balduzzi e Stefano Laffi ha attraversato nell’arco di due anni le sette frazioni che compongono il Comune di Rosignano Marittimo, profondamente diverse per origini, disegno urbanistico, tipologia edilizia e composizione sociale. Foresta Bianca ha visto un gruppo di giovani del territorio (Filippo Bernardi, Cristiano Cappellini, Marta Carnevali, Teresa de Martin, Giuseppa Giarrusso, Giulia Minucci, Silvia Montanari, Michael Righi, Alberto Rossi, Giulia Taccola, Giulia Zanaboni, coordinati da Francesca Maccarone) raccogliere le storie di adulti e anziani per renderle “bene comune”. I “raccoglitori di storie” hanno incontrato le persone, ne hanno registrato le voci e scannerizzato le foto di famiglia. Brani audio e fotografie sono state proiettate nel cinemino, una sorta di installazione collettiva e in progress itinerante sul territorio. Estratti dai materiali raccolti sono stati pubblicati una volta ogni due settimane su una pagina del quotidiano “Il Tirreno” e raccontati da Rai Radio3 in cinque puntate tematiche della trasmissione Tre soldi. Tutti i materiali saranno archiviati sul sito web www.forestabianca.it, dando vita a un grande album di storie e immagini consultabile on line.