Fotografie – Veronica Gaido
Gaido mette a fuoco la realtà perduta per ricominciare un nuovo viaggio, una nuova vita. Il viaggio inteso come elemento che rompe la monotonia della vita e porta l’individuo a confrontarsi con sempre nuove realtà, alla continua ricerca di una forma di esistenza che possa allontanare il pericolo della sofferenza.
Comunicato stampa
PIETRASANTA (LU)_ Acqua, anima e sofferenza, tre elementi fondamentali sui quali si concentra Veronica Gaido che presenta, dal 24 maggio al 2 giugno, nell’ambito della rassegna FOTOGRAFE di Obiettivo Pietrasanta, il progetto “Ritratto e Movimento”. Un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.
Gaido mette a fuoco la realtà perduta per ricominciare un nuovo viaggio, una nuova vita. Il viaggio inteso come elemento che rompe la monotonia della vita e porta l’individuo a confrontarsi con sempre nuove realtà, alla continua ricerca di una forma di esistenza che possa allontanare il pericolo della sofferenza. Viaggio, dunque, con funzione portante di vero e proprio maestro di vita, non da intendersi soltanto nella forma materiale di spostamento fisico, ma anche virtuale per l’abbandono nei piaceri e nella scoperta di una rinascita o di una nuova vita come per i profughi nelle immagini in mostra, dove si legge la circolarità infinita della triade nascita-vita-morte.
In questo suo ultimo progetto Veronica Gaido riscopre numerosi sillogismi con il mondo che la circonda e riesce a realizzare le sue visioni nei vari luoghi che ultimamente ha visitato come Kulna, Dhaka, Delhi, Varanasi, Marakkesh, Massaciuccoli, Cervaiole, etc. Una continua ricerca di crescita e la voglia di andare verso un luogo in cui esista la salvezza dell’anima e si possa abbandonare tutto il peso delle delusioni vissute.
La mostra offre un percorso pulito in cui fruire le opere dell’artista nella loro completezza e nella posizione specifica data dall’allestimento, un’operazione studiata appositamente per la Sala del Capitolo dove saranno posizionati quattro schermi su cui gireranno le immagini; un progetto che tiene conto dello spazio espositivo e in base ad esso si relaziona. La mostra, a cura di Enrico Mattei e Roberto Mutti, si articolerà attraverso le due tematiche scelte e prenderà forma negli scatti di Veronica Gaido che grazie al mezzo fotografico recupera realtà troppo spesso lasciate andare con indifferenza.
Cenni biografici |
Veronica Gaido, muove i primi passi nel mondo fotografico ancora adolescente, trasferendosi prima a Milano, dove studia all'Istituto Italiano di Fotografia e poi, nelle grandi metropoli per ampliare le sue esperienze frequentando work-shop cosmopoliti.
Fotografa di moda, collabora con i più importanti brand e case editrici nazionali dai primi anni Novanta che la portano a NewYork e Miami per le prime campagne pubblicitarie anche se, il suo occhio, va oltre ritraendo personaggi e cantanti internazionali, per realizzare le copertine degli album.
Nell’ agosto del 2002 tiene la sua prima mostra " Sabbie Mobili" presso Massimo Rebecchi a Forte dei Marmi, curata da Maurizio Vanni.
Dopo l'esperienza fotografica, Veronica Gaido ha sentito l'esigenza di cambiare, di esplorare nuove prospettive utilizzando un "drone" per riprese aeree dedicandosi alla creazione del video della Fondazione Henraux che presenterà alla Triennale di Milano nel 2012, anno della prima edizione del premio della Fondazione Henraux.
Nello stesso anno, la fotografa fa parte della giuria Premio Fondazione Henraux, presieduta da Philippe Daverio, creando il progetto "Consapevolezza della Materia" che porterà a Paris Photo e curando il catalogo interamente del premio. Nel 2013 inizia un tour tra India, Bangladesh e Africa che darà luce al progetto "Atman" curata da Enrico Mattei e Roberto Mutti per iniziare una mostra itinerante che toccherà Pietrasanta, Milano, Londra, Parigi e New Delhi.
Catalogo in mostra realizzato con il contributo della Fondazione Henraux, Phase One.
Coordinamento progetto e relazione pubbliche: Fiammetta Vanelli - Statuaria Arte [email protected]