Fragile

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Informazioni Evento

Luogo
MONITOR
Via degli Aurunci 44, 46, 48, Roma, Italia
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Date
Dal al
Vernissage
15/06/2021

ore 14-20

Artisti
Thomas Braida, Anna Capolupo, Laura Cionci, Serena Fineschi, Oscar Giaconia, Marta Roberti, Emanuela Barilozzi Caruso, Serena Semeraro
Curatori
Christian Caliandro
Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra collettiva Fragile, a cura di Christian Caliandro indaga uno stato d’animo individuale e collettivo, una condizione sospesa e apparentemente indefinibile, mobile e mutevole.

Comunicato stampa

La mostra collettiva Fragile, a cura di Christian Caliandro indaga uno stato d’animo individuale e collettivo, una condizione sospesa e apparentemente indefinibile, mobile e mutevole. Le opere degli otto artisti coinvolti, diversi per età, formazione, background e linguaggio, si inscrivono in questa condizione.
Nell’ultimo anno, abbiamo imparato sempre più e sempre meglio come al “consumo” artistico e culturale si possa e si debba sostituire l’esperienza. In questo senso, l’arte è in grado di costruire una nuova dimensione intima, interiore, quasi domestica, quindi di stabilire un rapporto diretto e profondo con un essere umano che si avvia a non essere più “spettatore”, così come con una comunità che non è più soltanto “pubblico”.
È qualcosa che ha strettamente a che fare con la distanza tra verità e finzione, tra avvenimento e rappresentazione: la fiction sembra cioè fare difetto, in un’occasione come quella che stiamo vivendo; e comincia a insinuarsi il sospetto che si sia creata una frattura non temporanea, ma destinata forse ad allargarsi e ad approfondirsi, legata al rapporto delle opere d’arte con il contesto da cui provengono e con quello in cui vengono inserite normalmente, e ai diversi modi in cui le opere stesse vengono recepite e fruite.
Si tratta dunque di (ri)abbracciare il vuoto, il momento - ricercando forme inedite di sincerità, di precarietà e di spontaneità.
L’elemento al centro di questi lavori è la relazione, intesa come incontro e dialogo autentico. La fragilità individua così (anche) una situazione di totale apertura e disponibilità nei confronti del non ordinato, del non conosciuto, dell’imprevisto. Cioè, fondamentalmente, dell’altro. Questo progetto espositivo rende conto di una situazione del genere, e prova ad articolarla criticamente attraverso i lavori e gli interventi delle autrici e degli autori coinvolti.