Francesca Arri – Premiata Sartoria Tonin & Figli
Nel progetto in mostra la dimensione corporea è vissuta dall’artista con una costante tensione drammatica. È la volontà del soggetto di riconoscersi e di aderire ad un modello esterno, a cui adeguarsi anche forzatamente, a costo di usare violenza a sé stessi e alla propria personale integrità fisica.
Comunicato stampa
Il progetto di Francesca Arri è incentrato su uno dei temi fondamentali della sua poetica: il rapporto con il corpo. Il tema della corporeità, com’è noto, è stato letto e interpretato nella storia dell’arte in svariati modi da artisti di altissimo livello internazionale, da Francis Alys fino a Matthew Barney, solo per fare alcuni nomi.
Nel progetto in mostra la dimensione corporea è vissuta dall’artista con una costante tensione drammatica. È la volontà del soggetto di riconoscersi e di aderire ad un modello esterno, a cui adeguarsi anche forzatamente, a costo di usare violenza a sé stessi e alla propria personale integrità fisica.
Il corpo diventa allora qualcosa da costruire artificialmente, come fosse un oggetto o un abito. Ogni parte del corpo è da cucire alle altre, da creare e scegliere in un gioco sadico e sofferente, ma anche ironico. L’abito diventa il corpo stesso, esterno e interno si confondono. Come una novella Orlan, ma in modo diverso e soprattutto metaforico, la Arri invita lo spettatore a costruire e decostruire la propria immagine fisica. E questa appare, dal punto di vista esistenziale, come un fardello pesante da portare avanti nell’altalenante gioco della vita.
Francesca Arri (Asti, 1983) vive e lavora a Torino ed è oggi alla sua prima mostra personale. Diplomata presso l'Accademia Albertina di Belle Arti, ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all'estero, esponendo in sedi prestigiose come l'Hangar Bicocca a Milano, il Museo di Arte Contemporanea di Tel Aviv e la Red Fish Factory di Anversa.