Francesca Grilli – If the future was an object in your hand
L’artista bolognese ha scelto la mano e le traiettorie nascoste che essa suggerisce, come simbolo di questo percorso: metafora del rapporto quotidiano con il proprio fare, la conoscenza, l’incontro e lo scambio con l’altro, Francesca Grilli restituisce un punto di vista poetico di questo complesso meccanismo e invita lo spettatore a osservarlo in profondità.
Comunicato stampa
Giovedì 2 febbraio inaugura la seconda mostra proposta da SUTURA, un nuovo spazio per l’arte contemporanea che indaga il rapporto tra cultura, salute e benessere. Fondata da Virginia Moniaci, SUTURA prosegue il suo programma espositivo con If the future was an object in your hand, una mostra dell’artista bolognese Francesca Grilli, a cura di qwatz – contemporary art platform.
SUTURA nasce in dialogo con l’IFT (Istituto Fisicoterapico di Torino - 1898), centro di riabilitazione e diagnostica piemontese, da più di 120 anni impegnato ad assistere le persone nell’affrontare problematiche sanitarie. Con SUTURA, Virginia Moniaci ha voluto riunire il suo doppio percorso professionale, che intreccia la passione per l’arte contemporanea agli impegni manageriali in campo medico: insieme a un team tutto al femminile, ha creato un luogo in grado di innescare uno scambio di idee tra il pubblico dell’arte contemporanea, i medici, i collaboratori e i pazienti dell’IFT. Un contesto aperto alle riflessioni sul rapporto tra cultura e salute, capace di far emergere bisogni, fragilità, paure e necessità che si manifestano intorno al tema del benessere personale e sociale, argomento centrale nel dibattito contemporaneo.
Per realizzare SUTURA, Virginia Moniaci ha scelto qwatz, piattaforma per l’arte contemporanea che affianca artisti nello sviluppo delle loro ricerche e produzioni e porta avanti una progettazione specifica sul dialogo tra l’arte contemporanea e il mondo imprenditoriale.
Il processo creativo, le ricerche degli artisti e il loro sguardo sulle specificità del mondo produttivo e dei servizi diventano uno strumento dinamico e innovativo attraverso cui raccontare identità, creare relazioni interne ed esterne all’azienda, e sperimentare strumenti di analisi e di dialogo su bisogni e identità specifiche. Gli artisti scelti da SUTURA per esporre opere, realizzare performance e organizzare workshop, sono chiamati a confrontarsi con l’attività dell’Istituto. Le ricerche artistiche vengono veicolate verso i pazienti e il personale sanitario dell’IFT, con l’obiettivo di avvicinarli al linguaggio dell’arte contemporanea. Gli artisti costruiscono immaginari, relazioni e percorsi come dispositivi di ascolto e di reciproco arricchimento. Durante le mostre, una selezione di lavori degli artisti coinvolti è esposta anche all’interno di alcune sale dell’IFT, dove l’arte incontra un pubblico eterogeneo e promuove strumenti diversi per la crescita personale e la condivisione.
SUTURA prosegue la sua esplorazione artistica, con un’indagine sul tema del tatto. Dopo un periodo in cui il contatto con oggetti e persone è stato inibito, si è deciso di riflettere sulle sensazioni percettive attraverso il lavoro di Francesca Grilli, in una mostra dal titolo If the future was an object in your hand.
L’artista bolognese ha scelto la mano e le traiettorie nascoste che essa suggerisce, come simbolo di questo percorso: metafora del rapporto quotidiano con il proprio fare, la conoscenza, l’incontro e lo scambio con l’altro, Francesca Grilli restituisce un punto di vista poetico di questo complesso meccanismo e invita lo spettatore a osservarlo in profondità. Dalla chiromanzia alla complessità delle sue piccole articolazioni, negli ultimi anni l’artista ha creato una serie di lavori che mettono insieme gli aspetti esoterici ad essa legati e le sue funzioni più quotidiane.
If the future was an object in your hand presenta cinque nuovi lavori di Francesca Grilli:
Life Line richiama il segno della vita che ognuno di noi racchiude nel proprio palmo. Un segno chiaro e misterioso allo stesso tempo, che ci mette in contatto con la tensione tra destino e libero arbitrio, ambiguità e scientificità dei dati. Una tela lunga 3 metri installata nella tromba della scala dell’IFT, luogo suggestivo e pieno di storia che suggerisce un dialogo con il tempo.
Hand#1, Hand#2, Hand#3, tre lavori che sono il risultato di incontri con la comunità dell’IFT, invitati a raccontarsi attraverso il proprio palmo della mano. Le tre tele (125x175 cm, circa) sono superfici leggere e semitrasparenti che richiamano l’idea di una pelle, di un confine tra interno ed esterno. Attraverso un lavoro di post produzione, ogni palmo è il risultato della sovrapposizione di più mani e linee del personale. Questo lavoro mette in contatto l’intimità del singolo e l’identità di una comunità.
If the future was an object in your hand è un dittico fotografico a colori in cui una mano e un oggetto scelto raccontano un’ipotesi per il futuro.
Nella mostra sono poi esposte cinque sculture in bronzo, che si focalizzano su gesti quotidiani della preparazione del corpo (Soap, Brush, Comb, Suit, Pants - 2018) come a voler fermare le tracce di attimi apparentemente poco significativi che costituiscono però le impronte del nostro muoversi nel mondo.
Come accaduto nella precedente mostra dedicata a Matteo Nasini, anche in questa occasione l’artista è stata invitata a realizzare una serie di multipli partendo dalle fotografie storiche dell’IFT: Francesca Grilli realizza Trace, un’edizione di 10 esemplari che entra a far parte del progetto speciale di SUTURA. Gli artisti rielaborano le immagini con materiali e interventi di volta in volta differenti, creando opere in edizioni limitate: un processo creativo che, mostra dopo mostra, andrà a comporre il nucleo della collezione permanente dello spazio.
Il tema del tatto diventa il presupposto per aprire un dialogo con i pazienti dell’IFT sul loro rapporto con questo senso, che sarà esplorato attraverso un questionario somministrato nel periodo della mostra. L’obiettivo è innescare una riflessione sull’importanza simbolica e funzionale delle mani, sensibilizzandone la cura.
Francesca Grilli è nata a Bologna nel 1978; vive e lavora a Bruxelles. Attraverso performance, opere sonore, video, sculture, fotografie e installazioni, l’artista crea immaginari poetici e politici che valorizzano le tracce intime della memoria, del corpo, delle esperienze umane che attraversano la vita.
Mostre principali / selezione: Family, The National Museum, Oslo (2022-2024), Van Abbemuseum, Eindhoven (2017-2015) ; Sparks 2021, MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, L’Aquila (2021), GAMeC-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo (2021), SAAL Biannal, Tallin (2019); The forgetting of air, Kaunas Biennal, Kaunas (2019) , Palais De Tokyo, Parigi (2017), Serralves Foundation, Porto (2017) ,Kunsthalle Osnabrueck, Osnabrueck (2017) , MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma (2016) ; viceversa, Padiglione Italia, 55. Biennale Arte di Venezia (2013); 47, MADRE, Napoli (2011); Variazioni per voce, MACRO,Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Roma (2013) ; The third conversation, MAMBO, Bologna (2010), The air and Manifesta7, Bolzano (2008).
SUTURA nasce da un’idea di Virginia Moniaci.
Virginia Moniaci è Direttrice Generale di due strutture sanitarie e Procuratrice di IFT (Istituto Fisicoterapico di Torino), centro medico polispecialistico, svolge il suo ruolo manageriale dopo un lungo periodo di lavoro nell’arte contemporanea. La sua passione per l’arte si esprime nel desiderio di coniugare il mondo della cultura con la ricerca scientifica e tecnica, ambito in cui si trova ad operare quotidianamente. Nel 2022 fonda SUTURA, di cui è Presidente.
qwatz è una piattaforma di produzione e ricerca per l’arte contemporanea con base a Roma, che dal 2007 affianca artisti, organizzazioni culturali e aziende nella progettazione culturale. Nel dialogo con le imprese, qwatz lavora sul potere comunicativo e relazionale dell’arte contemporanea: attraverso attività espositive, formazione, progetti di comunicazione e laboratori, crea opportunità per esprimere le specificità delle singole realtà e rafforzare il loro legame con il territorio. www.qwatz.it