Francesca Meana – Questo racconto non è una fotografia
Mostra personale.
Comunicato stampa
Per un pittore la costruzione dell'immagine avviene per sovrapposizioni di colori, pennellata su pennellata, velatura su velatura il dipinto prende forma, dal fondo si stagliano gli elementi ritratti. Forme e colori divengono oggetti, paesaggi, persone.
Il processo pittorico prevede un tempo di lavoro, che non è solamente un “tempo tecnico” di esecuzione, ma un momento in cui l'autore rielabora pensieri e ricordi che confluiscono man mano sulla tela, contribuendo poi al risultato finale.
Nella fotografia solitamente si affida tutto a uno scatto, in un solo istante si sceglie di riprendere un soggetto, piuttosto che un altro, un'angolatura o un'altra.
Meana in questo progetto sceglie di procedere come un pittore: le sue fotografie sono costruite sovrapondendo varie immagini tese a realizzare un vero e proprio racconto, racchiudendo sensazioni e ricordi.
Il punto di partenza sono fotografie di viaggio o di luoghi a lei cari, che in questo modo si trasformano divenendo qualcosa di unico, legato indissolubilmente al suo vissuto.
In un primo momento chi guarda rimane affascinato dalla bellezza dei luoghi e dei colori, per poi iniziare a perdersi nella lettura dei singoli elementi di cui è composta la foto. Questa minuzia di dettagli ricorda un po' i paesaggi di Brueghel dove la vista si perde tra le decine di figure che animano la scena.
Si nota, inoltre, una grande attenzione per la scala cromatica e la costruzione compositiva.
Anche se, a detta dell'autrice, la spinta per realizzare questo progetto, sia nata dalla percezione di un mondo “inquinato “ da fotografie, il risultato denota una crescita e maturità di percorso; una scelta di utilizzare la fotografia come mero strumento atto alla costruzione di qualcosa di più grande.
Barbara Frigerio