Francesca Pasquali – Not ordinary place
Mostra personale di Francesca Pasquali
Comunicato stampa
Nell'ambito di ART CITY Segnala 2020 in occasione di Arte Fiera, Ersel sceglie Francesca Pasquali per portare l'arte contemporanea negli uffici della propria sede di Bologna, situata al piano nobile di uno degli antichi palazzi senatoriali della città, ristrutturata nel 2018 con un'attenzione funzionale che convive insieme alla preziosa storia degli ambienti dallo studio Ciclostile Architettura. Il percorso espositivo, che si compone di una ventina di opere, alcune delle quali appositamente realizzate dall’artista per l’occasione, si articola sin dallo scalone monumentale, invitando il pubblico ad un dialogo coinvolgente e sensoriale tra arte e architettura, vita quotidiana e materiali plastici e industriali trasformati in forme di grande impatto visuale: si parte da lunghe Setole che si muovono al passaggio del pubblico nell’ingresso, diventando velari contemporanei che introducono lo spettatore in un percorso di scoperta che prosegue poi nell’atrio degli uffici, dove sono disposte opere formate da setole di plastica colorata, di dimensione cilindrica e poggianti su basi metalliche; nella prima sala sono invece allestite una maestosa Frappa, opera iconica di Francesca Pasquali, formata da morbide onde di neoprene color panna e grigio, e un’opera riflettente, solcata da isole di cannucce trasparenti che paiono iceberg in un mare dorato, come il titolo stesso, Iceberg, suggerisce; mentre a marcare lo spazio è una estesa Setola che vira dal ghiaccio al giallo neon. Nelle sale successive, il pubblico incontrerà altre opere tattili e seducenti, quali New Baroque, realizzata con trucioli di materiale plastico di scarto industriale, il Teflon.
“Ogni lavoro di Francesca Pasquali diventa quindi un dispositivo visivo e relazionale che si inserisce tra lo spettatore e l'ambiente circostante, in grado di far scaturire altre letture della realtà ”, commenta Alice Traforti nel testo critico che accompagna la mostra, evidenziando, sin dal titolo, la specificità di questo percorso espositivo: le opere installate si trovano a dialogare direttamente con le volte affrescate e i pavimenti alla veneziana delle sale, mixando atmosfere squisitamente classiche a voli pindarici più arditi che trovano una straordinaria dimensione emozionale proprio nella vocazione ordinaria, implicita sia nell'impiego degli spazi di lavoro, sia nella materia costitutiva dell'opera d'arte stessa”.
Proprio la dimensione architettonica della ricerca di Francesca Pasquali emerge con evidenza negli ambienti di Ersel, il cui recente restauro è stato realizzato dallo studio Ciclostile Architettura: lo stesso team di ricerca e progettazione architettonica che ha da poco terminato anche la ristrutturazione dello Studio dell’artista, oggetto di una importante e positiva attenzione da parte della stampa di settore, nazionale e internazionale. I lavori di ristrutturazione degli uffici Ersel, in linea con la sensibilità che contraddistigue gli interventi di recupero dello studio, hanno enfatizzato e rivalutato le caratteristiche storiche del palazzo ponendole al centro del progetto, riportando tra l'altro alla luce un affresco perso sotto un moderno controsoffitto tecnologico. A questo aspetto, si unisce quello della centralità del ruolo del pubblico, invitato a compiere un percorso di esperienza e scoperta, condivisione e scambio con la ricerca dell’artista, come evidenziano anche i laboratori didattici e le visite guidate, a cura di ACME ArtLab in collaborazione con FPA, Francesca Pasquali Archive, che completano l’offerta della mostra.