Francesco C. – Ballroom stories

Informazioni Evento

Luogo
MAGAZZINI LISABETTA SALVIATI
viale dei Pini, Vecchiano, Migliarino (Pisa), Migliarino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
23/07/2011

ore 19.30

Contatti
Email: info@galleriatornabuoni.it
Sito web: http://www.galleriatornabuoni.it
Artisti
Francesco Chiacchio
Curatori
Sonia Zampini
Generi
arte contemporanea, personale

Sono storie intrise di nero, di una musica che racconta la sua anima scura, così come è l’anima delle immagini esposte, disegnate direttamente dall’artista-illustratore Francesco C., su grandi manifesti prelevati direttamente dalla strada, dipinti e posti, ora, come unica voce narrante, a raccontare la storia di strade e di genti, attraverso linee che delimitano contorni di strumenti musicali e sagome di musicisti, come di ballerini.

Comunicato stampa

Ballroom Stories
Mostra personale di Francesco C.
A cura di Sonia Zampini, Galleria Tornabuoni Firenze-Pietrasanta
Sabato 23 luglio
ore 19.30
Magazzini Lisabetta Salviati dei Marchesi Centurione Scotto, all'interno della proprietà Duchi Salviati a Migliarino di Pisa.
Per contatti e informazioni:
Galleria Tornabuoni Firenze
Borgo S. Jacopo, 53/r
Tel. : 055.284720
[email protected]

Ballroom stories è la mostra-evento che sarà inaugurata il prossimo 23 luglio, presso i Magazzini Lisabetta Salviati dei Marchesi Centurione Scotto, all'interno della proprietà Duchi Salviati a Migliarino di Pisa. La mostra già dal titolo evoca una dimensione in cui l'arte sembra snodarsi tra le fila di un racconto anzi di più racconti che prendono corpo dallo stesso spazio espositivo, inteso proprio come una sala da ballo, con evocazioni e suggestioni tipiche degli anni ‘30, quando, in quei luoghi, la vita, il tempo, le storie personali e collettive, venivano scandite a ritmo di Jazz. Sono storie intrise di nero, di una musica che racconta la sua anima scura, così come è l'anima delle immagini esposte, disegnate direttamente dall'artista-illustratore Francesco C., su grandi manifesti prelevati direttamente dalla strada, dipinti e posti, ora, come unica voce narrante, a raccontare la storia di strade e di genti, attraverso linee che delimitano contorni di strumenti musicali e sagome di musicisti, come di ballerini. Nascono allora immagini di musicisti jazz e del loro dialogo sonoro con il proprio contrabbasso o pianoforte, quasi a farci percepire l'intensità della loro musica che muove i passi di altre grandi immagini di ballerini, dove il suono, la danza, gli strumenti descrivono accordi musicali come fossero parole. A sottolineare questa atmosfera, in bilico tra il valore estetico delle forme rappresentate e quello narrativo della loro suggestione sonora, l'inaugurazione della mostra sarà accompagnata da un concerto Jazz diretto da Simone Tecla e il suo gruppo. Francesco Chiacchio è nato a Fiesole nel 1981 e vive a Firenze dove divide spesso un foglio con l'ombra di una matita.
Ha illustrato libri, tra cui ricordiamo: 90 secondi all'inferno. Storie jazz di Gianluca Monastra e Massimo Basile (2007, Luciano Vanni Editore); Dall'Atlante agli Appennini di Maria Attanasio (2008, Orecchio Acerbo) –cover di cd e ha, inoltre, scritto alcune storie a fumetti, tra cui: Miracolo a Polignano nell'antologia Gli intrusi; Appunti da una terra vicina (2007, Coconino Press); Ash nel numero 9 di BLACK (2008, Coconino Press) - e ha disegnato molti manifesti per il teatro.
Nel 2009 alcuni suoi disegni hanno illustrato interamente il numero 114/115 di: Lo straniero, rivista fondata e diretta da Goffredo Fofi. Nello stesso anno ha realizzato una serie di illustrazioni per la Malcolm X Suite composta da Francesco Bearzatti per il suo Tinissima Quartet, progetto multimediale con proiezioni dal vivo.
Nel 2010 ha partecipato alla IX edizione di Futuro Anteriore, mostra sul presente del fumetto italiano curata da Michele Ginevra ed Emiliano Rabuiti.
Attualmente collabora con la Repubblica come illustratore per le pagine della cultura di Firenze.
Ama coltivare le parole nell' orto-grafia, annaffiarle con segni differenti, guardarle crescere da lontano e coglierle in un disegno.
Vive con un occhio di riguardo all'altro occhio, e viceversa.