Francesco Candeloro – Proiezioni (Oltre il tempo)
“Proiezioni” (Oltre il tempo) è un viaggio nel tempo e oltre il tempo in cui il visitarore diventa partecipe dell’opera stessa. Il progetto espositivo site-specific per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli prevede la disseminazione delle opere nei monumentali spazi al piano terra dell’edificio, nell’Atrio e nelle sale che ospitano la Collezione Farnese, in particolare la Sala della Farnesina, del Toro Farnese e la Sala dei Tirannicidi dove, a ridosso delle icone museali (quali il Toro Farnese e la Venere Callipigia), si aprirà un dialogo ideale tra il passato e il contemporaneo.
Comunicato stampa
Sabato 14 ottobre 2017 alle ore 11.00 sarà inaugurata al MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli la personale dell'artista veneziano Francesco Candeloro. La mostra a cura di Valentina Rippa è organizzata in collaborazione con il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Nel catalogo, edito da Marsilio Editore, un testo critico di Tommaso Trini.
La mostra è inserita nel circuito Amaci - giornata del contemporaneo.
“Proiezioni” (Oltre il tempo) è un viaggio nel tempo e oltre il tempo in cui il visitarore diventa partecipe dell'opera stessa. Il progetto espositivo site-specific per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli prevede la disseminazione delle opere nei monumentali spazi al piano terra dell'edificio, nell'Atrio e nelle sale che ospitano la Collezione Farnese, in particolare la Sala della Farnesina, del Toro Farnese e la Sala dei Tirannicidi dove, a ridosso delle icone museali (quali il Toro Farnese e la Venere Callipigia), si aprirà un dialogo ideale tra il passato e il contemporaneo.
Le opere di Candeloro sono progettate per essere amplificate attraverso la luce che dilata i confini con forme ed effetti mai prevedibili. Riflessi luminosi e colorati si proiettano nello spazio inventando nuove realtà, restituendo agli ambienti un'aura ricca di nuove sfumature scandite dal ritmo del tempo e delle stagioni. Attraverso queste metamorfosi colorate l'artista riesce ad esaltare la dialettica tra concreto e astratto, interno ed esterno, materialità ed immaterialità.
Realizzate in spesse lastre di plexiglass, le opere esposte racchiudono immagini monocrome, stampate a aerografo industriale su cui spiccano particolari di gente comune e personaggi illustri. Close up di volti umani si alternano a fotogrammi di città, angoli di strada e caos metropolitano; dall'immagine di una città l'installazione di Candeloro diventa "la città" in cui l'osservatore si muove riconoscendo i luoghi, perdendosi tra le vie e le facciate dei palazzi, tra la storia e il presente, tra la folla e i corpi luminescenti e colorati, proiettandosi in un mondo di visioni e memorie sospese tra realtà e immaginario in cui Vedere eè Percepire.
A partire dall'ampio atrio, il percorso espositivo si snoda nelle sale poste al piano terra del museo dove sono collocate quattro opere già parte dell'installazione "Città delle Città" tenutasi a Palazzo Fortuny a Venezia. A seguire, 25 parallelepipedi in plexiglass di varie dimensioni e colori che "guardano" le statue della Collezione Farnese tra cui la Venere Callipigia; un'opera neon a parete dal titolo "Linee del Tempo" che idealmente ingloba il Toro Farnese in uno skyline in movimento composto da 4 elementi sovrapposti e colorati - l'opera prevede una sequenza di accensioni fino ad arrivare all'illuminazione completa di tutta l’installazione; due lavori uno dal titolo “Passaggi Alterni” l’altro "Alterni Passaggi" a ridosso dell'Ercole Farnese e della statua di Giove con arpa; infine l'opera "Nella Luce nel Tempo" collocata sulla facciata del Museo dove una delle finestre emanerà bagliori sempre diversi in base alle ore del giorno e della notte, conseguenza dell'alternarsi di luce artificiale e naturale.
Francesco Candeloro, nato a Venezia nel 1974, ha esposto in numerose e importanti mostre personali e collettive molte delle quali in prestigiosi contesti architettonici e paesaggistici.
Tra le principali esposizioni personali:
Nel 2015, al Museo Fortuny di Venezia, nell’ambito della prestigiosa rassegna “Proportio”, preceduta nel 2010 nella stessa sede dalla magnifica personale “Città delle Città” ; Pitture danzanti galleria g7 Bologna; nel 2015 la personale “Segni di Luce” presso A Arte Invernizzi, Milano; nel 2014 la partecipazione alla IV Edizione della Biennale d’Arte Contemporanea “Del Fin del Mundo” (Argentina e Cile) e “Raum und Licht: Riccardo De Marchi + Francesco Candeloro” al Neuer Kunstverein in Aschaffeburg, Germania; nel 2012 il progetto con Arthur Duff “Somewhere Parallel – Alterate Visioni” presso Ars Now Seragiotto, Padova; nel 2011 l’installazione “Luoghi del Tempo” a Palazzo Cordusio Unicredit, Milano; nel 2010 l’intervento “Intimi Luoghi” nella palladiana Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo, in provincia di Vicenza.
Tra le collettive del 2017:
Intuition, Museo Fortuny Venezia
My Way, A modo mio. Mambo Museo d’arte moderna Bologna
'cos'è_l'arte', galleria Disegno Mantova
Biennale Le latitudini dell’arte Germania Italia, Palazzo ducale Genova
Bienal de Curitiba 2017 MON - Museu Oscar Niemeyer - Curitiba - Brasile
Flow , Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo, Basilica Palladiana, Vicenza
Et IN Terra, Beatrice Burati Anderson art space Gallery, Venezia
Art Cologne, Köln (A arte Invernizzi, Milano).
MiArt, Milano (A arte Invernizzi, Milano).