Francesco Casati – L’animale più silenzioso del mondo
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare L’animale più silenzioso del mondo, la prima mostra personale di Francesco Casati (Verona, 1990) in galleria. Il progetto prevede una selezione di dipinti che racchiude le tematiche principali della sua ricerca.
Comunicato stampa
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare L'animale più silenzioso del mondo, la prima mostra personale di Francesco Casati (Verona, 1990) in galleria. Il progetto prevede una selezione di dipinti che racchiude le tematiche principali della sua ricerca.
L’artista utilizza la pittura per dare vita a un immaginario sospeso tra realtà e finzione, indagando con ironia questioni intimamente connesse alle dinamiche che regolano la nostra società e i rapporti interpersonali.
Esiste un microcosmo in ciascuno dei lavori, ma c’è qualcosa che li fa appartenere ad un macrocosmo condiviso. Uno spettacolo più grande, la vita, l’allegoria: una commedia di condivisione, dove tuttavia la profondità di ciascun personaggio è tale per cui può essere analizzata a fondo, celebrata e presentata indipendentemente. Non si tratta di comparse ma di protagonisti, mini biografie visive che compongono la storia di un periodo comune. Piccoli grandi racconti che fanno parte di un unico puzzle, senza sottrarre potere al singolo elemento teatrale. Questi protagonisti, soggetti-oggetti, non esistono in una linea temporale definita, ma in un tempo a sé: sono parole all’interno di una poesia collettiva, esistono per dirci che il tempo c’è e passa, assecondano un movimento che esce dalla figurazione giocando con immagini rievocative. Si crea un legame inscindibile tra ragionamento, narrazione e privazione, volto a far leggere qualcosa in più del superficiale.
L’incertezza, veicolata dall’assenza di basi solide su cui queste figure poggiano, è per Francesco Casati indispensabile per non dare punti fissi che possono solo limitare lo sguardo. Galleggiano per non affermare ma piuttosto per mostrare un quesito, lasciare possibilità. Forniscono dei temi, delle situazioni, delle frecce lanciate. Permettono il tempo, all’artista come allo spettatore, per rielaborare. È una responsabilità che si assumono i soggetti presenti e, tramite di essi, Casati, per il quale è indispensabile non avere troppe certezze per non chiudere troppe porte, ma lasciarle socchiuse.
Francesco Casati è nato a Verona nel 1990; attualmente vive e lavora a Venezia. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, tra le principali esposizioni personali si segnalano: Il Circo del Gitano, Libreria Minerva, Padova (2022); Omnia Vanitas, Palazzo della Provvederia, Mestre (2021). Tra le collettive si segnalano: Out. Oltre l’umano tabù, Officine Brandimarte, Ascoli Piceno (2023); Un lustro di vincitori del premio Mestre di Pittura, Palazzetto Tito, Dorsoduro, Venezia (2022); Extrartis, Art Days-Napoli Campania, Relais La Rupe, Sorrento (2022); Extra Ordinario Workshop III, Vulcano Agency, Vega, Venezia Marghera (2022); Venice Time Case, Terza Tappa, NP-ArtLab, Padova (2022); Nelle selve non più belve, spazio Vulcano, Vega, Venezia Marghera (2022); Venice Time Case, Seconda Tappa, Galerie Italiane, Parigi (2022); Venice Time Case, Galleria Tommaso Calabro, Milano (2021); “Preferirei di no”, Galleria di Piazza San Marco, Venezia (2021); Vetrine accese. Gli artisti degli atelier in Piazza San Marco, Vetrine della Galleria di Piazza San Marco, Venezia (2021); 103ma Collettiva Giovani Artisti, Galleria di Piazza San Marco, Venezia (2020); Our Streets And Water, Project Space, University of Westminster, London (2018). Premi: Prisma Art Prize, 2° premio, 9ª edizione (2022); Premio Mestre di Pittura, 2° premio (2021); Combat Prize, 1° premio sezione pittura (2021).