Francesco Fonassi – Stasi
ll progetto Stasi di Francesco Fonassi è costituito da un’opera sonora della durata di 50 minuti che indaga le qualità performative della voce umana e i suoi gradi di resistenza.
Comunicato stampa
ll progetto Stasi di Francesco Fonassi è costituito da un’opera sonora della durata di 50 minuti che indaga le qualità performative della voce umana e i suoi gradi di resistenza. Frutto di un'operazione in tre tempi, il materiale audio di Stasi (First Study on Jakob Ullmann's Horos Meteoros) prende avvio da un'azione live per giungere, attraverso una fase di trattamento digitale, a una nuova soglia acustica nello spazio espositivo di Viafarini DOCVA.
Assumendo come suggestione le tecniche compositive di Jakob Ullmann e il throat singing delle popolazioni Inuit, Fonassi stabilisce in sala di registrazione le condizioni dell'esecuzione vocale di due performer - Letizia Fiorenza e David Sautter - indotti a mantenere costantemente un'unica tonalità, opponendosi al suo dissestamento.
L’orizzonte statico generato dalla convergenza delle due forze vocali in un punto di bilanciamento reciproco, continuamente minacciato da squilibri e preponderanze, viene scolpito secondo i parametri dell'analisi spettrografica e un processo di filtraggio del segnale stereo.
Stasi agisce sulla voce umana nella sua matrice corporea e sessualizzata, assumendola come polo di sostituzione e di assimilazione di dinamiche di conflitto.
Limite, estenuazione, tenuta emergono come gli elementi strutturali di un campo acustico in cui l'originaria griglia di controllo e normatività tende verso una configurazione vocale diluita. Un tessuto sonoro che accede al momento dell’ascolto come apice della funzione espiatoria dei due performer, rilanciando al fruitore la stessa inclemente esperienza di tensione e distensione.
Stasi (first study on Jakob Ullmann's Horos Meteoros) è stato realizzato all'interno del programma Pavillon Neuflize OBC / Palais de Tokyo di Parigi. Realizzazione informatica musicale: Francesco Fonassi, Marco Liuni (Ircam).
Il progetto espositivo presso Viafarini DOCVA è realizzato con la sponsorizzazione tecnica di MPR Service e il contributo logistico organizzativo di Elita.
Francesco Fonassi (Brescia, 1986. Vive e lavora a Brescia) dopo la formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, è stato artista residente presso il Palais de Tokyo di Parigi (2012-13), Fondazione Pastificio Cerere di Roma (2011-12) e Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (2010). Tra le recenti mostre personali Kollaps, Aufstieg. (MACRO, Roma, 2012) e Crocedomini (Monotono Contemporary Art, Vicenza, 2011). Tra le mostre collettive La mé- thode Jacobson (Palais de Tokyo, Parigi, 2013); The 338 Hours Cineclub (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2013); Theatre of Life (CoCA, Torun, PL, 2012); Premio LUM per l'arte contemporanea (Teatro Margherita, Bari, 2012).
inoltre a seguire presso Fabbrica del Vapore, dalle ore 22.30:
Francesco Fonassi e Matteo Nasini
Live Electronics
nell’ambito di Ouverture a cura di Elita
L'evento live di Francesco Fonassi e Matteo Nasini si inserisce nel ricco calendario della dieci giorni di Ouverture (dal 12 al 22 settembre a Milano) nel quadro della partnership culturale stretta da Elita con Viafarini DOCVA. Il live è presentato, a titolo di side-project, nel contesto dell'inaugurazione di Stasi progetto espositivo di Francesco Fonassi a cura di Simone Frangi e Giulia Bini. Progetto inedito di improvvisazione elettroacustica che vede la collaborazione tra due artisti visivi con un interesse specifico per le modalità della percezione sonora. Scansioni ritmiche e atmosfere aleatorie si addensano in tessuti sonori degradati, dove il dialogo estemporaneo alterna momenti di accelerazione a moti inerziali.
Nella stessa sera alle ore 19.00 Careof DOCVA inaugura Social Videoscapes from the North, collettiva incentrata sulla produzione video nordica a cura di Lorella Scacco.