Francesco Lauretta – Ai nostri tempi
Nella splendida cornice della Sala Museale di Tube Culture Hall, posta al piano -1 di Piazza XXV Aprile a Milano i disegni di Francesco Lauretta dialogheranno con le antiche mura spagnole di metà del XVI secolo.
Comunicato stampa
Nella splendida cornice della Sala Museale di Tube Culture Hall, posta al piano -1 di Piazza XXV Aprile a Milano i disegni di Francesco Lauretta dialogheranno con le antiche mura spagnole di metà del XVI secolo.
Il titolo della mostra punta il dito sul tempo attuale con il “nostro” che diventa ambiguo in virtù del plurale: “ai nostri tempi” sembra difatti indicare un tempo trascorso ma è invece fortemente ancorato al tempo presente, che trascina noi tutti in un imbuto temporale collettivo e attiva un gioco di memoria e desideri multipli.
In mostra un centinaio di disegni realizzati dall’artista nell’ultimo anno e facenti parte di due differenti cicli: i Disegni Brutti al tempo del C., composto da 65 lavori, e i Disegni dell’Arca, che sono circa 70. Come spiega lo stesso Lauretta i Disegni Brutti al tempo del C. sono nati “- tra una pausa e l’altra della pandemia - mentre lavoravo su altri miei quadri, con lo scarto del colore rimasto deposto sulla tavolozza, realizzando occasionalmente ritratti di artisti che si presentano alla mia attenzione per una svista sul web, o perché in quel momento uno di loro attraversa la mia memoria. Con un gesto svagato ne ho inseguito le fattezze, utilizzando pennellate veloci, pennellate che sono come segnali, segni, che spero di risolvere in un modo ‘brutto’ o, meglio, ‘antigrazioso’. (…) Il titolo, “Disegni brutti”, nasce un momento prima che iniziassi a realizzarli come reazione alle belle parole e buoni propositi che quotidianamente sentivo e leggevo ovunque (…). Mi sono fermato mentre si sperava che la pandemia si stesse spegnendo (…)”.
Dopo la seconda ondata e una breve tregua l’artista ha ripreso a disegnare e così è nato il secondo corpus di opere: i Disegni dell’Arca che, differentemente dai “Brutti”, sono per Lauretta “(…) estensioni di un abbraccio verso amici, artisti, personalità del mondo della cultura in generale, musicisti, e altri.”
Francesco Lauretta
Nato a Ispica 1964, vive e lavora a Firenze. Dopo la formazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova e una tesi su James Lee Byars si trasferisce a Torino. Qui comincia ad esporre opere monumentali, sperimenta l’installazione, la performance, il video e dal 2003 comincia a lavorare per una ridefinizione della pittura come linguaggio e su quella del pittore come condizione esistenziale, esplorando le tecniche, i processi, gli esiti formali, le deviazioni, i limiti e i possibili fallimenti. Dall’ottobre del 2017 con Luigi Presicce inventa la Scuola di Santa Rosa, libera scuola del disegno, a Firenze. Le più recenti mostre personali sono: “Pasavento” Fenysia, Firenze (2020); “In hora mortis”, Tenuta dello Scompiglio, Vorno(2019); “The Battle” Fondazione Rossini, Briosco MB (2018),“Due volte”, galleria Giovanni Bonelli, Milano (2018); “Inesistenze”, alla galleria Z2o Zanin, Roma (2015); “Una nuova mostra di pittura”, in più sedi storiche a Scicli (2014); “Esercizi di Equilibrio, alla GAM Galleria d’Arte Moderna, Palermo (2013). Tra le mostre collettive in Italia e all’estero si ricordano “Walking on the Planet”, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (2015); “PPS- Paesaggio e Popolo della Sicilia”, Palazzo Riso a Palermo e Frigoriferi Milanesi a Milano (2011); “Visions in New York City”, Macy Art Gallery, New York (2010).