Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso
Il comandante veneziano tra i più grandi e coraggiosi e figura di spicco particolarmente significativa nella storia della Repubblica e delle sue tradizioni marinare, è nuovamente protagonista della scena artistica italiana.
Comunicato stampa
A oltre un anno dalla conclusione delle manifestazioni per i 400 anni della sua nascita, Francesco Morosini, Capitano Generale da Mar per ben quattro volte, 108º doge della Repubblica di Venezia, grandissimo stratega navale, comandante veneziano tra i più grandi e coraggiosi e figura di spicco particolarmente significativa nella storia della Repubblica e delle sue tradizioni marinare, è nuovamente protagonista della scena artistica italiana.
Il Museo Nazionale Atesino di Este - prima istituzione fuori Venezia a ricevere dipinti e oggetti originali riguardanti la figura del Peloponnesiaco, l’appellativo onorifico con il quale viene ancora oggi ricordato - dal 13 maggio ospita nei suoi spazi “Francesco Morosini: la difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e nel Peloponneso”, una mostra d’eccezione resa possibile grazie anche alla preziosa collaborazione del Comune di Este.
Evento imperdibile, è il frutto dell’attuazione del protocollo d’intesa recentemente stipulato tra la Direzione Regionale Musei Veneto e il Comando Regionale della Guardia di Finanza del Veneto con l’obiettivo di ampliare la fruibilità del patrimonio archeologico, storico-artistico e culturale locale permettendo così al grande pubblico di conoscerlo meglio e di avvicinarsi alle istituzioni. Inoltre, mira a valorizzare gli aspetti peculiari delle mostre realizzate in precedenza, tra il 2019 e 2020, dalla Guardia di Finanza in collaborazione con il Museo Correr di Venezia, l’Archivio di Stato di Venezia, l’Università Cà Foscari, presso la sede del Comando Regionale Veneto del Corpo in campo San Polo a Venezia, le polveriere di Forte Marghera e la Torre Civica di Mestre.
La mostra propone nove splendide tele originali e una riproduzione, parte del prezioso ciclo sulle campagne militari che la Serenissima ha condotto a Candia e in Morea (gli antichi nomi di Creta e del Peloponneso), più un ricco corollario di testimonianze che comprende armi, cimeli, documenti storici, manuali, mappe militari e autentiche rarità (tra cui le insegne di comando turche, un raro cannone ottomano, alcuni strumenti musicali della banda dei giannizzeri) provenienti dal Museo Correr di Venezia e da collezioni private.
Il percorso espositivo, allestito nella sala “delle Colonne” del Museo Nazionale Atestino, si articola in quattro sezioni tematiche che indagano rispettivamente la figura di Francesco Morosini (sezione 1); le fortezze del Seicento (sezione 2); le città e fortezze di Creta (sezione 3), e le città e fortezze del Peloponneso (sezione 4).
“Un autentico viaggio nel tempo che permette di immergersi nell’epoca e nel mondo del grande condottiero veneziano grazie anche un progetto architettonico studiato ad hoc – sostiene il Direttore del Museo Atestino Federica Gonzato. Ci siamo basati su un concept espositivo estremamente coinvolgente e di esaustivo rigore storico, basato su eleganti strutture lignee (cubi e pareti adiacenti) che ricrea le atmosfere morosiniane e suscita nel visitatore la suggestione della vita a bordo delle galee veneziane ove il nostro protagonista trascorse buona parte della propria esistenza”.
“Siamo onorati che il nostro Museo Archeologico sia il primo a ospitare, fuori Venezia, dipinti e oggetti riguardanti il grande condottiero veneziano Morosini - aggiunge la dott.ssa Roberta Gallana Sindaco di Este - Sarà affascinante immergersi nella vita a bordo delle galee e nelle atmosfere seicentesche che hanno fatto da sfondo ala campagne militari veneziane. Una splendida occasione per far conoscere la storia della Serenissima unita alla scoperta del patrimonio archeologico custodito all’interno del Museo Atestino. Un sentito ringraziamento al Comando Regionale della Guardia di Finanza del Veneto e alla Direzione Regionale Musei Veneto, nonché alla direttrice Federica Gonzato e a tutti coloro che hanno collaborato rendendo possibile questo straordinario appuntamento che segna la ripresa delle attività espositive nella nostra città”.