Francesco Musante
Mostra Personale di Francesco Musante.
Comunicato stampa
All’interno della cosiddetta CORNICE CULTURALE degli eventi Valentiniani
2020 la GC2Contemporary propone agli appassionati d’arte della città la
personale di Francesco Musante, uno dei maggiori interpreti dell’arte
contemporanea Italiana, a cura di Lorenzo Barbaresi e con il patrocinio del
Comune di Terni. L’ evento fa parte della serie di mostre, arrivate ormai decima
edizione, che la galleria dedica ogni anno nel periodo dei festeggiamenti per il
Santo Patrono e più in generale all’ amore inteso come unione, passione e
veicolo universale di emozioni, all’amore quindi interpretato nelle sue molteplici
sfaccettature. Un percorso lungo un decennio quando la allora Galleria
Canovaccio presentò alla città l’amore visto con gli occhi di Andy Warhol nella
mostra chiamata “Love you live” passando l’anno successivo alla personale di
Marco Lodola intitolata “Lodola in Love” o quella di Franz Borghese nel 2015 dal
titolo “Amore Borghese”. Negli anni anche Concetto Pozzati si è esibito su
questo tema, poi l’ Americano Mark Kostabi, la Giapponese Tomoko Nagao e il
Francese Xavier Vantaggi tra gli internazionali per tornare nel 2017 a Terni con
Cristiano Carotti e la sua personale interpretazione di San Valentino nella
mostra “Miracle of Love” o la più recente “Strada dell’amore” progettata e
realizzata dal Maestro Ugo Nespolo in onore della nostra città ed in particolare
a Corso Vecchio che ha ospitato lo una sorta di “fuori mostra” all’ interno di tutte
le attività commerciali della via. I’intento di questa lunga serie di manifestazioni
è stato e rimane quello di offrire una mostra di livello internazionale ai cittadini
Ternani ed ai tanti Turisti che nelle giornate dei festeggiamenti affollano la
nostra città rimarcando la forte vocazione contemporanea che dai primi anni del secolo scorso contraddistingue Terni come centro all’avanguardia per l’arte.
Biografia
Nato a Genova il 17 febbraio 1950, Francesco Musante è uno dei principali artisti
Italiani.
Si diploma prima al Liceo Artistico del capoluogo ligure e poi alla sezione distaccata
Albertina di Belle Arti di Torino. Negli anni Settanta, in piena contestazione
studentesca, decide di iscriversi alla Facoltà di filosofia di Genova e frequentare i
corsi di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Le sue prime
sperimentazioni artistiche risalgono al 1967: si tratta perlopiù di ricerche astratte su
grandi campiture di colore.
L’anno successivo comincia a esporre le sue opere in mostre collettive, concorsi di
pittura e premi. I lavori degli anni 69-70 risentono dell’influenza della Pop Art e dei
Combine Paintings di Rauschenberg: chiari i riferimenti agli U.S.A. attraverso scritte
e inserimenti di oggetti e legni. A partire dal 1971 decide di fare l’artista a tempo
pieno. Pittore, scultore e ceramista, nel 1973 fa il suo esordio con una collettiva e
una personale tenutasi alla galleria Il Quadrifoglio della Spezia, città dove si
trasferisce dopo il matrimonio con Sandra. Un anno importante che segna l’inizio
del suo lungo e fortunato percorso artistico anche come incisore. Dal 1983
comparirà infatti nei cataloghi delle Incisioni originali italiane e straniere dell’800 e
moderne della Libreria Antiquaria di Dino e Paolo Prandi. Fino alla metà degli anni
Settanta, Musante frequenta Torino e in particolare la Galleria Sperone, conosce
alcuni artisti dell’Arte Povera, tra cui Penone che all’epoca insegnava al Liceo
Artistico di Genova.
Nel 1975 si assiste a un cambio di rotta: Musante si dedica alla pittura figurativa,
inizialmente creando una serie di figure femminili ispirate a Klimt e alla Secessione
Viennese. Un tema che sviscererà lungo dieci anni utilizzando le più diverse
tecniche – dall’acquarello, all’olio, al collage, all’incisione – e svariati supporti – tela,
legno, ceramica, lastra, carta. Questi lavori saranno esposti in una serie di mostre a
Roma, Genova, La Spezia, Milano e Odessa (URSS). In questo periodo nasce
anche il ciclo legato alla lettura dell’ Antologia di Spoon River e di Alice nel paese
delle meraviglie di Lewis Carrol, libro che gli ispirerà un fumetto pubblicato sulla
rivista Imagocritica nel 1980. A poco a poco comincia anche il lavoro con la grafica
e gli acquerelli dove si intravedono i primi spunti narrativi e fantastici che
contraddistinguono la sua opera dal 1985 fino ad oggi: compaiono i suoi “omini”
che sembrano usciti da un libro di fiabe e inseriti in contesti pieni di oggetti,
personaggi e parole. I suoi dipinti escono finalmente dalle atmosfere “drammatiche”
e si alleggeriscono, conseguenza forse dall’aver scelto di vivere e lavorare dal 1993
nel borgo medioevale di Vezzano Ligure (SP). Nel 1984 insegna tecniche
dell’incisione artistica in un corso professionale della Comunità Europea. Nel 1987
la Pinacoteca civica di Vezzano Ligure ospita una sua personale e pubblica il
volume Opera incisa 1973-87. Nel 1992 espone in Arabia Saudita al Consolato
Generale d’Italia a Gedda e all’ambasciata italiana di Riad.
Durante la sua carriera artistica Musante si è dedicato all’illustrazione di diversi libri
di racconti e favole. Dal 1971 si sono susseguite più di400 mostre personali. In
Italia ricordiamo quelle tenute alla Galleria Alzaia, Roma; Galleria La Nuova Sfera,
Milano; Galleria Magazine, Prato; Oratorio Santa Croce, Sarzana; Galleria Il
Pomarancio, Sarzana, Palazzo Berghini, Sarzana; Menhir Arte Contemporanea, La
Spezia; Spirale Arte, Verona, Milano; Artstudio, Knokke; Galleria Forni, Bologna;
Galleria La Mimosa, Ascoli Piceno; Galleria Cardelli e Fontana, Sarzana; Galleria
Franca Pezzoli, Clusone; Museo Campano di Capua, Capua; Libreria Fogola,
Torino. Musante ha partecipato a numerose collettive a livello internazionale, tra cui
l’8° International Triennal of Committed Graphics Arts in the German Democratic
Republic di Berlino (1986), varie edizioni del Salon de la Jeune Peinture al Grand
Palais di Parigi (1987 e 1988), Interarte a Valencia (dal 1988 al 1990), Biaf di
Barcellona (1989), Lineart International Art Fair a Gent (dal 1991 al 1993), The
Artist and the Book in 20th Century al Museum of Modern Art di New York (1993),
Libri d’artisti italiani del Novecento al Museo Peggy Gugghenheim di Venezia
(1994). Tra le mostre segnaliamo la partecipazione alla collettiva Rifiuti preziosi.
Dal Nouveau Réalisme alla cultura contemporanea curata da Maurizio Vanni e
inaugurata nel maggio 2006 alla Strozzina di Firenze e la personale al Castello
Baronale di Fondi (LT) dal tema L’abbecedario illustrato dei sogni (2007).
Ha collaborato, prestando i suoi ‘personaggi’, alla realizzazione della sigla e delle
scenografie dello spettacolo televisivo Zelig 2007.
Il 2011 lo ha visto impegnato nell’esecuzione dei bozzetti per le scenografie e i
costumi per la Bohème del Teatro Carlo Felice di Genova mentre nel 2012 è la
volta della mostra pubblica alla Rocca Roveresca di Senigallia (AN).
Infine, proprio in questi mesi, l’artista è impegnato nella progettazione di una casa
scultura di 100 mq per Telecom Italia: un’installazione itinerante che sarà esposta a
partire dall’estate in varie città d’Italia tra le quali Genova, Bari, Pisa, Milano e
Bologna.