Francesco Mussida – Sotto una buona stella e altre storie naturali
La mostrapresenta 30 stampe ai sali d’argento dal progetto Sotto una buona stella che racconta l’emersione delle piccole tartarughe Caretta Caretta sulla spiaggia di Roseto Degli Abruzzi nel Settembre 2023; oltre 22 stampe dalle serie Native, InDifesa, Folium e Japanese Dream che raccontano il modo in cui le piante endemiche esprimono il proprio linguaggio attraverso forme, movimenti e propagazioni.
Comunicato stampa
Venerdì 09 Agosto 2024, alle ore 19.30, presso la Villa Comunale di Roseto Degli Abruzzi si inaugura la mostra fotografica “Sotto una buona stella e altre Storie Naturali” di Francesco Mussida. Interverranno: Adriano De Ascentiis - Direttore Riserva Naturale Oasi dei Calanchi di Atri, Claudia Borgatti - Centro Studi Cetacei, Marco Borgatti - Presidente dell’Associazione Guide Del Borsacchio.
Sotto una buona stella e altre Storie Naturali è un progetto fotografico di Francesco Mussida che comprende oltre 50 stampe originali ai sali d’argento realizzate a mano con tecniche interamente analogiche. Le stampe ai sali d’argento, come oggetto tangibile in grado di testimoniare l’incontro fra la luce e la materia, trovano una corrispondenza simbolica con fossili e impressioni di vegetali portate in esposizione da Alessandro Paterna del Museo Paleontologico Ophis di Teramo. Fotografie, fossili e impressioni sono state accostate in virtù di un’analogia che rende tutti questi oggetti ascrivibili a ciò che è in grado di testimoniare, documentare o tramandare: sono di fatto tutte tracce di qualcosa che c’è stato nel tempo e nello spazio e sono in grado di raccontare storie naturali.
Plinio il Vecchio scrisse le sue osservazioni della natura spaziando fra zoologia, botanica, astronomia, antropologia, arte e psicologia, ma riunendo questa grande opera sotto quella straordinaria missione conosciuta come Naturalis historia. Con un approccio per qualche aspetto simile, questa mostra offre una serie di osservazioni che si avventurano su molteplici piani narrativi ma conservano come cardine il rapporto fra la natura e l’uomo che la osserva. L’Abruzzo ha una dualità che si comprende quando la si vive: una realtà che lavora costantemente
per farsi conoscere e una natura arcaica pronta a disvelarsi in ogni angolo ma che vuole restare indomita e selvaggia. Gli scatti fotografici presentati nella mostra, sono il frutto di una indagine sul campo condotta da Francesco Mussida con lo sguardo di chi ha scelto questa regione come terra d’adozione da circa 4 anni. “Il mare, gli spazi selvaggi e la natura che sorprende con incursioni straordinarie nella vita quotidiana delle persone, cospirano per farci restare in silenzio ad osservare semplicemente quello che succede. Ci accorgiamo allora che la realtà dell’uomo e quella della natura cercano continuamente di intersecarsi, di comprendersi, trovare compromessi e qui in Abruzzo questo accade spesso. Tartarughe, cervi, orsi e innumerevoli altre creature ci ricordano che lo spazio non è una prerogativa dell’uomo e possono esserci punti di incontro dai quali scaturiscono esperienze straordinarie. L’emersione delle piccole tartarughe sulla spiaggia della riserva del Borsacchio a Roseto è stata una di queste.”La mostra presenta 30 stampe ai sali d’argento dal progetto Sotto una buona stella che racconta l’emersione delle piccole tartarughe Caretta Caretta sulla spiaggia di Roseto Degli Abruzzi, esperienza vissuta insieme al gruppo di volontari Guide Del Borsacchio e del Centro Studi Cetacei nel Settembre del 2023 e oltre 22 stampe dalle serie Native, InDifesa, Folium e Japanese Dream che raccontano il modo in cui le piante endemiche esprimono il proprio linguaggio attraverso forme, movimenti e propagazioni. Tutti gli scatti presentati in questa mostra sono stati realizzati con macchine fotografiche analogiche e le stampe ai sali d’argento sono state realizzate in camera oscura con procedimenti interamente manuali. Lavorare in analogico significa lasciare aperta una porta allo scorrere del tempo. Ogni caratteristica dello scatto analogico viene sublimata con il lavoro in camera oscura e diventa un indizio specifico del qui ed ora vissuto durante lo scatto, durante lo sviluppo della pellicola e infine della stampa. La missione alla base di questa scelta è quella di preservare uno spazio naturale tra l’osservatore e il soggetto osservato, evitando qualsiasi tipo di interpretazione digitale della realtà, mantenendo sempre coinvolte variabili come la luce, il tempo e le emozioni.
Francesco Mussida dal 2016 insegna tecniche di sviluppo e stampa analogica e cura il blog interamente dedicato alla cultura analogica, www.stampaanalogica.it. Nel 2022, le serie “Native” e “In Difesa”, hanno ricevuto quattro Menzioni d’Onore in tre concorsi internazionali di fotografia: Monochrom Awards, Nd Awards, Re-Focus Awards.