Francesco Polenghi – Labirinti Concettuali
La Galleria Francesco Zanuso in Corso di Porta Vigentina 26 a Milano, presenta “Labirinti Concettuali” la mostra del Maestro Francesco Polenghi a cura di Arturo Schwarz.
Comunicato stampa
"Polenghi esegue le sue opere in uno stato di trance, trascrivendo il puro dettato dell'inconscio in conformità con l'assunto surrealista che preconizza l'automatismo psichico per mettere in luce le pulsioni più profonde della nostra psiche. Ma questo è risaputo, e i surrealisti ne erano ben consci, è molto difficile trascrivere senza alcun ritocco questo dettato, e quindi essi ricorrevano a vari procedimenti per raggiungere lo stato di trance che permettesse di lasciar fluire il più liberamente possibile parole e immagini.
Per prendere contatto con l'inconscio Polenghi recita ininterrottamente mentre dipinge una litania, il Gayatri Mantra più sacro del Veda, che è recitato dal fedele per raggiungere l'illuminazione e prendere coscienza della suprema energia che anima l'universo.
Le tele di Polenghi sono strutturate come un susseguirsi ininterrotto di curve, e come l'universo, non sembrano avere inizio o fine, ognuna riprendendo il discorso della precedente e annunciando la seguente. E ancora, che significato assume, in questa labirintica organizzazione, la linea retta che dai bordi o dal centro viene a sconvolgere l'ordinato caos creativo dell'insieme? Forse la spiegazione sta nella valenza archetipa della curva (principio femminile) e della linea retta (principio maschile)?
Forse Polenghi vuole ricordarci che il macrocosmo e il microcosmo hanno in comune anche la complementarietà dei principi femminile e maschile."
Arturo Schwarz
Francesco Polenghi nasce nel 1936 a Milano. Scopre giovanissimo la sua passione per l’arte grazie all’incontro con l’artista Santagata, dal quale apprende i primi insegnamenti e basi della pittura. La vita lo porta a lunghe permanenze all’estero, tra cui Svizzera, Stati Uniti e India, dove in particolare si confronta con l’ambito spirituale della vita che da allora lo accompagna in ogni giorno della sua esistenza. Nel 1955 si trasferisce a New York dove frequenta la New York University e si laurea in Economia nel 1961. Vive a New York fino al 1966. Poi torna a Milano. In questo periodo approfondisce i suoi studi su Spinoza, che eserciterà una forte influenza anche sulla sua pittura. Nel 1977 si reca in India per la prima volta. Nel 1981 decide di rimanere in India, dove risiede fino al 1988. Tornato in Italia, conosce il critico e gallerista Arturo Schwarz, con il quale condivide la passione per Spinoza e per le filosofie orientali. Lo scambio intellettuale tra i due si protrarrà ininterrotto nel tempo. L’importante incontro con Arturo Schwarz lo stimola e incentiva a sviluppare sempre più la sua pittura e ad affrontare il confronto con il suo pubblico attraverso alcune mostre personali. Oltre alla pittura meditativa, che esprime una profonda contemplazione interiore, Francesco Polenghi dedica molte risorse ed energie all’insegnamento dei valori umani nelle scuole, attraverso l’associazione dei volontari AVES da lui fondata 20 anni fa.