Francesco Totaro – Crossings in progress
La creatività elettronica e digitale è, storicamente, l’ultima frontiera comunicazionale, emozionale e artistica che l’uomo ha saputo inventare e con la quale tenta di esprimersi. In essa, come nelle opere della precedente produzione di Francesco Totaro, la modernità si esplica in tutte le sue affascinanti sfaccettature.
Comunicato stampa
La creatività elettronica e digitale è, storicamente, l’ultima frontiera comunicazionale, emozionale e artistica che l’uomo ha saputo inventare e con la quale tenta di esprimersi. In essa, come nelle opere della precedente produzione di Francesco Totaro, la modernità si esplica in tutte le sue affascinanti sfaccettature.
Con essa si sviluppano dei temi che, al di là dell’apparente tensione di questi risultati, sono presenti in tutto l’arco della storia mediale (Medialismo), con le opportune riformazioni e decostruzioni.
Nuova è la maniera di esprimerli, grazie ad un mezzo che, se da un lato è entrato nelle nostre case sotto forma di pc e si esprime secondo un linguaggio noto a tutti, dall’altro ha offerto uno strumento potente ed affascinante per coloro che, come Francesco Totaro, hanno sentito l’esigenza di coinvolgerlo nell’ambito delle culture simboliche, sentendosi moderni, attraverso queste particolari immagini che “pittoricamente” simulano il movimento.
Il progetto Crossings è l’espressione della più recente ricerca artistica di Francesco Totaro, del suo personale modo di fare arte e che, se da un lato lo ha sempre condotto ad evitare la scelta di un mezzo privilegiato - o comunque a negarne la concezione tradizionale, quando ne faceva uso - dall’altro oggi lo ha ri-condotto alla tecnica pittorica dell’acrilico su tela.
Con Crossings in progress, il progetto compie un ulteriore upgrade, accostando un’importante serie di opere inedite ad alcuni lavori già esposti nella primavera di quest’anno e viene presentato al pubblico attraverso un allestimento espressamente ideato per la Galleria La Giarina di Verona.
Ricorrendo ad un medium “codificato” come quello della pittura, l’artista pone in essere un’astuzia linguistica che gli consente di portare all’attenzione di una vasta platea, una riflessione complessa come quella dell’uso cosciente del potere concettuale dell’ immagine pittorica, attraverso un approccio in cui la dimensione estetica ed etica si fondono.
Il principale intento nel trasferimento di questo messaggio è quello di insinuare nel fruitore un maggiore grado di cognizione in merito alla co-creazione del proprio presente, abbandonando la condizione di “martire” per convertirsi in inventore del proprio piacere.
In questo nuovo progetto, Francesco Totaro conferma il proprio interesse, neo-umanistico, per l’ανθρωπος (anthropos), per il corpo reale, consolidando la propria poetica, fortemente influenzata dai testi sugli studi che mostrano le connessioni tra la meccanica quantistica, la programmazione inconscia, la Mente Universale e, più in generale, sulle ricerche finalizzate all’esplorazione dei poteri creativi latenti dell’essere umano.