Franco Anichini – Il viaggio. Lucca Magica e la Divina Commedia

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Piazza San Martino 7 , Lucca, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

È aperta dal martedì alla domenica con orario 15,30-19,30, a ingresso libero

Vernissage
31/01/2020

ore 17,30

Artisti
Franco Anichini
Generi
personale, arte moderna

Inizia con “Il viaggio” di Anichini il calendario del Palazzo delle Esposizioni di Lucca.

Comunicato stampa

Si apre con “Il viaggio. Lucca Magica e la Divina Commedia”, di Franco Anichini, il calendario 2020 dell’attività espositiva della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Lucca Sviluppo al Palazzo delle Esposizioni di Lucca.

Venerdì 31 gennaio alle 17,30, il primo appuntamento è con le acqueforti e le chine di Franco Anichini, , nato a Borgo a Mozzano (LU) nel 1943, che vive e lavora a Viareggio, città da lui molto amata. Attento ricercatore e studioso della storia, delle tradizioni locali e degli aspetti minori del territorio, è particolarmente impegnato nello studio e nella sensibilizzazione della città verso le proprie radici, attualizzando le sue ricerche con pubblicazioni e spettacoli ed ha insegnato disegno e storia dell’arte al Liceo Scientifico fino al 2004.

Ingegno versatile ed inquieto, interpreta i soggetti sempre in una chiave fantastica e simbolica che, a volte, non risultano immediatamente percepibili. Ma ad una più attenta osservazione, dalle opere emergono scene costruite in spazi complessi e ricche di dettagli all’apparenza secondari: un’arte visionaria che suscita forti reazioni emotive.

Anichini lascia guidare la sua mano dall’inconscio. Le figure, le scene, nascono in itinere, senza alcun disegno preparatorio, arricchendosi via via di particolari. L’immagine affiora da sé emergendo dalle ragioni del profondo. I soggetti della sua arte spaziano dalla serie ispirata da luoghi di Viareggio, Lucca, Pisa, dove gli edifici con le loro strutture architettoniche sono immersi in scene di ambientazione fantastica; alla rivisitazione di “Mistero buffo” di Dario Fo realizzata in chiave visionaria, dove la ricerca espressiva è affidata ad un intreccio di geometrie simboliche ed a personaggi grotteschi, in atmosfere decisamente popolate di rimandi allegorici; alla serie dei “Cantieri navali” dove gli scafi delle barche sembrano carcasse imponenti, costole gigantesche sgretolate dal tempo; alla visione di tronchi d’olivo umanizzati; alla sua personale rappresentazione della Divina Commedia e dell’Apocalisse di San Giovanni.

L’artista lavora su formati di dimensioni diverse, dai grandi (cm. 60x80) fino a quelli tipo francobollo che realizza con l’ausilio di lenti d’ingrandimento, portando l’osservatore all’interno di un microcosmo tutto da scoprire. Oltre l’acquaforte, predilige il disegno a china. Oltre alle mostre ed ai vari concorsi, la sua produzione ha avuto destinazioni svariate: realizzazione di copertine per l’editoria, partecipazioni di nozze, recensioni su riviste di grafica, illustrazione di testi.