Franco Battiato – Jonia Me Genuit
Pavia celebra Franco Battiato, cantautore di fama internazionale oltre che pittore, compositore e regista eclettico e poliedrico. Tre appuntamenti per scoprire e riscoprire il talento dell’artista catanese: un viaggio all’interno della musica leggera e classica,della pittura e del cinema.
Comunicato stampa
Pavia celebra Franco Battiato, cantautore di fama internazionale oltre che pittore, compositore e regista eclettico e poliedrico. Tre appuntamenti per scoprire e riscoprire il talento dell’artista catanese: un viaggio all’interno della musica leggera e classica,della pittura e del cinema.
Domenica 1 settembre 2013, in occasione della Festa del Ticino, Franco Battiato sarà presente a Pavia.
-Alle 18 sul palco allestito in Piazza Vittoria, per un incontro con la cittadinanza.
-Alle 18.30 nello Spazio per le arti contemporanee del Broletto, per l’inaugurazione della mostra antologica Jonia Me Genuit – discografia leggera e classica, filmografia, pittura. La mostra prosegue fino al 15 settembre
-Alle 21 nella Sala Conferenze del Broletto, per la proiezione gratuita del film Musikanten (ingresso fino ad esaurimento posti)
LA MOSTRA DI FRANCO BATTIATO
Organizzata dal Circolo culturale Giorgio la Pira e da “Edizioni della Bezuga”, con la partecipazione del Settore Cultura del Comune di Pavia, Jonia Me Genuit – discografia leggera, discografia classica, filmografia, pittura inaugura alle 18.30 nello Spazio per le arti contemporanee del Broletto, e prosegue fino al 15 settembre.
Questa mostra – spiegano i curatori Giosuè Allegrini e Giuliano Allegri – si propone come la prima importante rassegna antologica sulla figura di Franco Battiato, comprendente la sua totale attività artistica: un florilegio di lavori discografici rari e introvabili, la proiezione dei suoi film e la pittura, che coprono temporalmente l’intera produzione creativa di una delle menti più eclettiche e rilevanti del panorama artistico italiano ed internazionale.
Una volta pensavo che la mia totale incapacità nel disegno dipendesse dalla mancanza di una naturale predisposizione, come nel caso di uno stonato che non riesce a emettere la stessa nota che ha in testa. Col tempo ho scoperto invece che avevo un’idea astratta, archetipa dell’oggetto che osservavo: quello che mi mancava era la possibilità di coglierlo nella sua esatta forma. Per analizzare praticamente questo genere di chiusura, una ventina d’anni fa iniziai a dipingere per pure sfida – dichiara Franco Battiato.
La mostra allestita a Pavia presenta una importante collezione discografia, con vinilici e CD rari e introvabili, poster dei concerti e le opere di grafica dagli anni ‘90 a oggi, in un percorso che trova nel rapporto tra musica e pittura il suo tema conduttore.
Un incontro che l'artista ha motivato parlando di "pura sfida", di "terapia riabilitativa". La realtà è che la ricerca di diverse forme espressive, accanto a quelle già indagate e familiari ben più note al pubblico, diviene quasi inevitabile per uno spirito ricco d'emozioni, avido di ricerca e di stimoli come quello di Battiato.
Una personalità poliedrica – sottolineano i curatori – articolata in differenti percorsi a loro volta relativamente autonomi, e tuttavia compenetrati in equilibrio, armonicamente echeggianti, unificati dalla medesima volontà creativa.
Franco Battiato non è un pittore. È un uomo che dipinge. Sebbene sia constatabile un progressivo affinamento della tecnica pittorica nel suo percorso, lui non se ne lascia sopraffare, non assoggetta se stesso e il suo lavoro a finalità estetiche dettate. Libero da dogmi stilistici di ogni genere, lontano dal Gotha dell'arte contemporanea e dei critici d'arte, può permettersi il ‘lusso' di contrapporre all'allineamento un'indagine autonoma, critica, cosciente.
La mostra accompagna lo spettatore attraverso quelli che l’artista definisce i nuclei concettuali della mia riflessione sull'arte: il tempo, la memoria, la storia, la bellezza, la ricerca di una figurazione che esplori l'invisibile e lo lasci affiorare sulla superficie della tela con immagini suggerite da una necessità tutta interiore. Mi piace rileggere l'arte bizantina e medievale, senza volontà di ri-attualizzarla e senza alcuna ortodossia formale, ma traendo liberamente riferimenti e motivi, come la ieraticità delle figure (in realtà solo apparente) e l'uso del fondale condotto con l'oro.
IL CINEMA DI FRANCO BATTIATO
Alle ore 21, nella Sala Conferenze del Broletto di Pavia, sarà proiettato il fim Musikanten, di cui Franco Battiato ha firmato regia, soggetto e sceneggiatura (insieme a Manlio Sgalambro).
Sabato 7 settembre (dalle ore 21 nella Sala conferenze del Broletto), in occasione della Notte bianca, verranno proiettate anche le altre tre pellicole firmate da Battiato.
Il debutto alla regia avviene nel 2002, a 58 anni, con Perdutoamor, che si aggiudica il Nastro d’argento al miglior regista esordiente.
La carriera cinematografica di Battiato prosegue nel 2005 con Musikanten, sulla vita di Ludwig van Beethoven, di cui firma anche le musiche.
La sua terza produzione, del 2007, è Niente è come sembra, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione Extra.
Nel 2010 firma il documentario Auguri Don Gesualdo, sulla figura e l'opera di Gesualdo Bufalino attraverso un mix di immagini di repertorio, testimonianze, interviste e riprese inedite nei luoghi d'elezione dello scrittore comisano.