Franco Beraldo – L’emozione intelligente
L’emozione intelligente di Franco Beraldo incentrata sugli ultimi quattro lustri di ricerca dell’artista veneziano.
Comunicato stampa
La PoliArt Contemporary di Milano inaugura la mostra L’emozione intelligente di Franco Beraldo incentrata sugli ultimi quattro lustri di ricerca dell’artista veneziano. Nelle circa venti opere scelte emerge l’originalità di una pittura in cui la forma, la luce e il colore, mai immemori della storia alla quale appartengono, divengono una via per accedere a un’emozione libera e astratta, eppure potentemente legata alla concretezza delle cose.
La lunga ricerca di Beraldo, sin dalla fine degli anni settanta, ha attraversato molteplici trasformazioni, testimoni di un’incessante e originale meditazione sui modelli che il talento e la vocazione dell’artista hanno trovato via via consentanei alla scelta del proprio modo di esistere come uomo e come pittore.
Pare che in ogni sua opera Beraldo si sia premurato di lasciare gli indizi - ma sarebbe più adeguato parlare di stratificazioni di indizi -, affinché chi guarda possa essere in grado (a seconda della propria capacità di approfondimento) di riconoscere il percorso e lo sfondo culturale, in cui l’applicazione intelligente e appassionata dell’artista trova quella via unica e irripetibile nella storia che è la rivelazione istantanea di ogni grande opera d’arte.
Nessuno mai potrà scrivere come debba nascere un’opera d’arte: l’unica cosa certa è che non accade mai per caso, a meno che quello stesso caso non ne sia il fondamento. Forse il segreto di quel nascere è in una segreta necessità: l’umiltà, la costanza, l’innamoramento, la dedizione, la cultura, sono parte di quella necessità. Ogni grande opera d’arte che nasce s’intesse in tutto ciò che l’ha preceduta, amalgamandosi nell’indecidibile che è il presente e infrangendo, per quanto inconsapevolmente, l’impenetrabile che prepara la storia. C’è un attimo destinato
a non estinguersi, in cui la forma, la luce e il colore di cui si sostanzia l’opera, raccolgono l’umiltà, la costanza, l’innamoramento, la dedizione, la cultura e le trasformano in emozione intelligente.
È questo il luogo in cui Franco Beraldo da sempre cerca la propria pittura.
LC
Nota biobibliografica
Franco Beraldo nasce a Meolo (Ve) nel 1944. Nel 1979 comincia la sua intensa attività espositiva in spazi pubblici e privati, di cui si ricorda la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia (1986), Palazzo Roncale di Rovigo (1988), Civica Galleria di Gallarate (1992), Museo Nazionale di Villa Pisani a Strà (1997), Galleria Arco di Trento (1997), Palazzo delle Contesse di Mel (2007), FerrarinArte di Legnago (2007), Auditorium Comunale di Villafranca (2010), Palazzo Valmarana Braga di Vicenza (2010), Hanhzou (Cina, 2013), Palazzo Ducale di Guastalla di Reggio Emilia (2015), Centro Culturale Candiani di Mestre (2018), Museo Civico Palazzo Ricchieri di Pordenone (2021), Palazzo Bottalgisio di Villafranca (2021).
Tra gli altri hanno scritto di lui: Antonella Alban, Stefano Annibaletto, Virginia Baradel, Elisabetta Barisoni, Gabriella Belli, Michele Beraldo, Leonardo Conti, Marco Goldin, Dino Marangon, Paolo Rizzi, Alessandra Santin, Chiara Squarcina.