Franco Franchi – Mediterranea
In mostra una ventina di lavori tra dipinti e sculture che testimoniano l’importanza del serio lavoro compiuto dall’artista livornese nel corso dell’ultimo periodo.
Comunicato stampa
CASTIGLIONCELLO Si inaugura sabato 13 agosto alle ore 18 a Castiglioncello (Li) presso la sala espositiva “La Macchia”, via di Portovecchio, 12A (scalinata a mare) la mostra di pittura e scultura del Maestro Franco Franchi dal titolo “Mediterranea” curata da Filippo Lotti, organizzatore di mostre d’arte ed eventi culturali, e allestita dall’architetto Marco Sereni. In questa esposizione, patrocinata dal Comune di Rosignano Marittimo e fatta in collaborazione con FuoriLuogo – servizi per l’Arte, con l’associazione culturale “La Ruga” e con lo Studio Architettare di Pisa, possiamo ammirare una ventina di lavori tra dipinti e sculture che testimoniano l’importanza del serio lavoro compiuto dall’artista livornese nel corso dell’ultimo periodo. In particolare i dipinti, di grandi dimensioni, sono stati realizzati appositamente per questa esposizione castiglioncellese. Una mostra dove Franchi presenterà anche una serie di sculture sia in terracotta, in vetroresina che in bronzo. Franco Mauro Franchi nasce a Castiglioncello (Li) nel 1951, vive e lavora a Rosignano Solvay (Li). Ha compiuto gli studi artistici presso l'Istituto Statale d'Arte di Lucca e l'Accademia di Belle Arti di Firenze. A Cecina (Li) conosce il pittore Sirio Bandini, nella cui galleria espone ripetutamente instaurando un rapporto di profonda amicizia e stima che li porterà spesso a condividere un'intensa attività espositiva ed iniziative culturali. Nel 1976 diventa assistente all’Accademia di Belle Arti di Firenze e vi resterà fino al 1989, anno in cui vince il concorso nazionale a Cattedre e gi viene così assegnata la cattedra di Scultura e insegna per un anno all’Accademia di Belle Arti di Foggia. Dall’anno successivo fino al 2001 insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nello stesso anno ottiene il trasferimento all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove tuttora svolge il suo magistero. Lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo esprimendo un senso della forma ampia e solare che aspira a rappresentare nell’immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l’universo. Donne giunoniche di una leggerezza infinita, affascinanti e misteriose. «Sono nato a Caletta di Castiglioncello – dice Franco Franchi – a cinquanta metri dal mare. La mia infanzia e adolescenza le ho trascorse sulla costa tra Buca dei corvi, Punta Righini e Crepatura in un universo di immagini fatte di scogli, piccole insenature e minuscole spiaggette . Scogli verdi venati di bianco come il serpentino del Gabbro o bruni scurissimi e spugnosi, detti “pungenti”, oppure i frangi onde, che sono macigni pescati dal fondo del mare e accatastati a protezione della riva dalla violenza del libeccio creando habitat pulsanti di vita per una miriade di creature marine a partire dai granchi e le patelle. All'orizzonte, misteriose, maestose e pacifiche, le isole che compaiono e scompaiono. A volte sembra di toccarle, altre sono una tenue ombra violacea o azzurrina. Nei giorni di particolare visibilità, insieme all'Elba, la Capraia e la Gorgona, si vede anche la Corsica. I fondali che contraddistinguono questa costa sono un altro universo di colori, di vita e di misteri, che in gioventù ho esplorato centimetro per centimetro alla ricerca di polpi, scorfani, saraghi, favolli, ricci… ma soprattutto per la meraviglia delle immagini e suggestioni. In estate questo litorale si riempie di persone in costume che assumono le più svariate posizioni per prendere il sole e sembra che diventino un tutt'uno con gli scogli, la sabbia e il mare. Questi sono i soggetti che conosco bene e che, anche inconsciamente, hanno caratterizzato tutta la mia produzione artistica. La proposta di esporre presso i bagni Salvadori l'ho vissuta come un ritorno a casa, alle origini, in un contesto che, anche a vista d'occhio, ripropone i soggetti o le suggestioni dei miei quadri e delle mie sculture, figure che evocano sempre l'orizzonte marino. Anche i supporti dei nuovi dipinti li ho preparati con la sabbia, come fossero intonaci per l'affresco caricandoli e caricandomi ulteriormente di suggestioni materiche e visive che rimandano al mare. Voglio sottolineare anche la soddisfazione di vedere concretizzarsi l'idea di presentare le mie opere in un contesto di genesi originaria come quelle della grande pittura toscana che ha immortalato nella storia dell'arte questi luoghi. Immagini che sento e vivo come mio patrimonio genetico». Mostra, quella di Franchi a Castiglioncello, che segue quella di David Fedi (Zeb), Mario Madiai e Massimo Lomi, nei nuovi spazi espositivi realizzati dallo studio Architettare di Pisa, nel processo di ristrutturazione dello storico stabilimento balneare dei Bagni Salvadori.